Gli anni ’80 non sono stati clementi con le star dei decenni precedenti che raramente sono riuscite a trovare uno spazio nello scintillio del playback e nel luccichio della televisione a colori pubblica e privata. Trovatisi senza un pubblico dovettero arrangiarsi per tirare a campare in un modo o nell’altro: chi abbandonò la musica per un lavoro fisso, chi divenne un presenzialista delle sagre di provincia, chi tentò la carriera televisiva o quella cinematografica.
In questo scenario post-apocalittico ogni occasione era buona per ritagliarsi un piccolo spazio e portare a casa la pagnotta. Successe quindi che nel 1985 per la quarta edizione del programma di Canale 5 Premiatissima (una copia riveduta e corretta del varietà musicale Canzonissima della Rai) vennero chiamati a sfidarsi in una gara all’ultima nota quattro gruppi italiani in quella che sembra una sorta di WrestleMania del pop piuttosto che una competizione canora.

Nelle vesti dei campioni predestinati alla vittoria abbiamo i Ricchi e Poveri (all’epoca superstar internazionali e freschi vincitori del Festival di Sanremo con Se m’innamoro), sfidati dagli agguerritissimi Passengers (gruppo italo-americano di discreta notorietà all’epoca che cantava in inglese) e dalle giovani promesse del Gruppo Italiano (responsabili del terribile tormentone Tropicana e un altro paio di fatue canzonette fortunatamente durate lo spazio di uno sbadiglio). Come nella migliore tradizione del wrestling non manca il classico personaggio ignoto e sfigato destinato sin dalla sua entrata sul ring a collezionare solo un sacco di ceffoni per la gioia del pubblico. A tale scopo venne creato nei misteriosi laboratori della Fininvest di palzzo dei Cigni di Milano Due il gruppo dei Ro.Bo.T.: il terrificante nomignolo nascondeva nientepopodimeno che Rosanna Fratello accompagnata dai due Elvis italiani Bobby Solo e Little Tony, dinosauri della canzonetta le cui carriere si erano bellamente concluse da una ventina d’anni.
La rinnovata popolarità di questo mostro tricefalo consentì ai tre interpreti di aggirarsi in televisione a piede libero per qualche anno e di incidere addirittura un paio di dischi.
Il debutto avvenne proprio nel 1985 con Le più belle canzoni di Sanremo che già dal titolo emana un profondo sentore di muffa. In questa collezione da museo degli orrori, oltre ai brani già citati va certamente ricordato il medley in cui i tre interpreti si alternano al microfono per interpretare il loro più grosso successo, peccato che Sono una donna non sono una santa di Rosanna Fratello non partecipò mai a Sanremo ma fu presentata a Canzonissima. Ma in fondo chi se ne frega, lasciamoli cantare.
Sembra una barzelletta ma grazie a questo stratagemma Rosanna Fratello, Bobby Solo e Little Tony ritrovarono inaspettatamente un buon successo internazionale, tanto che il disco venne pubblicato anche in Brasile con il titolo Itália sempre Itália sulla cui copertina, oltre ai faccioni ammiccanti del trio delle meraviglie, viene piazzata una bella gondola formato cartolina. In fondo, riviera ligure o la laguna di Venezia che differenza fa?
https://youtu.be/gUWRgXPXJM0
Stiamo parlando dalla temibile e appiccicosa Ma in fondo l’Africa non è lontana, sulla cui copertina troviamo quanto di più mesto ci si può aspettare dal 1986: mise da attempati croceristi in vacanza transfughi dal set di The Love Boat (probabilmente con destinazione qualche meta esotica nel Nordafrica) con ricercatissimo contrasto cromatico (come non notare i due eterni guasconi con uno spezzato nero sopra e bianco sotto, mentre la Fratello, novello Capitano di Vascello, piazzata in mezzo in una giacca bianca con pantaloni neri), per tacere delle laccatissime chiome da buco nell’ozono dei due maschietti o della posa plastica del caro Bobby. Tutto davvero bellissimo.
Invece delle melodie suadenti di «mare, profumo di mare» in Ma in fondo l’Africa non è lontana troviamo un retrogusto quasi tropicaleggiante (forse i tre hanno sbagliato crociera?) mischiato alle sigle made in Fininvest dell’epoca, il tutto per mettere in scena lo scontatissimo adagio di “quanto sarebbe bello vivere in Africa in mezzo alla natura, mentre noi siamo costretti a stare in città”. Se tutto questo non fosse abbastanza ecco l’aggravante del frutto scelto nel ritornello, quel «banana, ehi banana, ehi banana» cui ci appiccicano qualsiasi cosa possa farci rima, da settimana a metropolitana e ovviamente savana: roba da ritiro della patente (per questa perla ringraziate gli autori Paolo Vasile) e il mitico Stefano Jürgens, uno che aveva messo lo zampino in brani come Capito?, Matta-Ta, Carletto, Sei forte papà e tante altre). Solo al termine di questa disgrazia sonora ci si ricorda di concludere con «buona Domenica» buttato là con la rinomata tecnica del “che cazzo me ne frega”.
https://youtu.be/1Sgdhg89dek
Visto il tema vacanziero del brano, la canzone venne anche usata nella micidiale miniserie televisiva Ferragosto OK al fianco di brani di Tom Hooker, Jo Chiarello e dei Righeira. In tutto questo mare magnum c’e anche Io non mi innamoro più, un irrilevante inedito sul lato B firmato a sei mani da Little Tony, suo fratello e il solito Stefano Jürgens.
Il disco che segue, intitolato pensate un po’ proprio Cantando cantando, non fa prigionieri: anzitutto l’amara sorpresa per i fan della prima ora, perché di canzoni a tre voci ce ne sono solo quattro (Io che amo solo te di un incolpevole Sergio Endrigo, Johnny Guitar di Peggy Lee, Rain And Tears degli Aphrodite’s Child e Amore fermati di Fred Bongusto). Il resto sono solo stacchetti di un minuto circa presi direttamente dalla trasmissione, in una collezione di brani a casaccio principalmente degli anni ’50 e ’60 tra l’Italia e gli Stati Uniti: da Speedy Gonzales a Magic Moments (che magicamente nel disco perde la “s” finale) fino a Banana Boat resa celebre da Harry Belafonte o all’autocover del buon Little Tony che per qualche ragione dovette riesumare la sua agghiacciante Profumo di mare, indimenticata sigla italiana del telefilm The Love Boat, forse per continuare con il filone croceristico.
Inutile dire che l’ascolto di questa robaccia è qualcosa di atroce, sia per gli arrangiamenti da jingle pubblicitario sia perché sciropparsi di fila questi micro-frammenti di canzoni che non vanno praticamente oltre il ritornello è qualcosa di particolarmente fastidioso e irritante.
https://youtu.be/1qfx2qiRxWE
Se un bel gioco dura poco, figuriamoci uno un po’ meno bello, così nel 1988 l’operazione Ro.Bo.T. che tante soddisfazioni ci aveva regalato viene accantonata e i tre prendono strade diverse cercando di mantenersi sopra la linea di galleggiamento, tra feste di piazza e ospitate in TV, sempre nel nome del puro revival, come le partecipazioni al Festival di Sanremo: Rosanna Fratello con la temibile Squadra Italia nel 1994 e i due imperituri rocker dal cuore di panna montata quasi dieci anni dopo in un’inedito duetto a parlare di amicizia.
Vittorio “”Vikk”” Papa e Giuseppe Sanna
Discografia
- 1985 – Le più belle canzoni di Sanremo (Five, FM 13556, LP)
- A1. Gli occhi miei (Wilma Goich e Dino, Sanremo 1968)
- A2. Che sarà (José Feliciano / Ricchi e Poveri, Sanremo 1971)
- A3. L’italiano (Toto Cutugno, Sanremo 1983)
- A4. Nel blu dipinto di blu (Domenico Modugno, Sanrmeo 1958)
- A5. Medley
– Una lacrima sul viso (Bobby Solo, Sanremo 1974)
– Sono una donna non sono una santa (Rosanna Fratello, Canzonissima 1971)
– Cuore matto (Little Tony / Mario Zelinotti, Sanremo 1967) - B1. Quando quando quando (Tony Renis, Sanremo 1962)
- B2. Io che von vivo (senza te) (Pino Donaggio, Sanremo 1965)
- B3. Quando m’innamoro (Anna Identici / The Sandpipers, Sanremo 1968)
- B4. Un’avventura (Lucio Battisti, Sanrmeo 1969)
- B5. Sarà perché ti amo (Ricchi e Poveri, Sanremo 1981)
- 1985 – Itália sempre Itália (Sigem, 70 002, LP, stampa brasiliana de Le più belle canzoni di Sanremo)
- 1986 – Ma in fondo l’Africa non è lontana/Io non mi innamoro più (Five, FM 13117, 7”)
- 1987 – Cantando cantando (Five, FM 13605, LP)
- A1. Io che amo solo te (Sergio Endrigo cover)
- A2. La voglia di sognare (Ornella Vanoni cover) *
- A3. Passion Flower (The Fraternity Brothers with Gil Fields cover) ***
- A4. Only You (The Platters cover) **
- A5. Johnny Guitar (Peggy Lee cover)
- A6. La città vuota (It’s a Lonely Town – Gene McDaniels) (Mina cover) *
- A7. Speedy Gonzales (David Dante cover) ***
- A8. My Prayer (The Platters cover) **
- A9. Nessuno al mondo (Peppino di Capri cover) *
- A10. Profumo di mare (Little Tony cover) ***
- A11. Banana Boat (Harry Belafonte cover) **
- B1. Rain And Tears (Aphrodite’s Child cover)
- B2. Il tuo bacio è come un rock (Adriano Celentano cover) ***
- B3. Magic Moments (Perry Como cover) **
- B4. Arrivederci (Umberto Bindi cover) *
- B5. Amore fermati (Fred Bongusto cover)
- B6. Ti senti sola stasera (Are You Lonesome Tonight? – Charles Hart) (Michele cover) ***
- B7. Luna caprese (Bob Azzam et Son Orchestre avec Miny Gérard cover) **
- B8. Renato (Mina cover) *
- B9. Blue Moon (Richard Rodgers and Lorenz Hart cover) ***
- B10. Tre settimane da raccontare (Fred Bongusto cover) **
- B11. Settembre poi (September Morn – Neil Diamond) *
* cantata da Rosanna Fratello
** cantata da Bobby Solo
*** cantata da Little Tony