Festivalbar 1995. Alla conduzione ci sono Amadeus, Federica Panicucci e Laura Freddi che, non contenta, partecipa anche alla gara col brano Per non volare (alla faccia del conflitto di interessi).
Il cast è un meraviglioso miscuglio di grandi nomi e presenze diversamente belle. Giusto per citare qualche artista: 883, Ambra Angiolini, Elastica, Ray Charles, Enzo Iacchetti, Samuele Bersani, Björk, Rednex, Scatman John, Stevie Wonder, Dhamm e via dicendo. Vince Gianluca Grignani che però rifiuta il premio per protestare contro l’uso del playback (come se non lo avesse saputo sin dall’inizio) e al primo posto ci finiscono gli 883.
Alla gara prendono parte anche i Neri per Caso, reduci dalla vittoria sanremese nella sezione Nuove Proposte con Le ragazze. Sul palco del Festivalbar portano ben due pezzi: Donne, cover del pezzo di Zucchero, e la celebre Sentimento pentimento e proprio di quest’ultima vogliamo parlare.
Il brano è un estratto del loro disco d’esordio Le ragazze uscito poco prima; si tratta di una raccolta di cover di canzoni arcinote (Viva la mamma, Non m’annoio, Je sò pazzo…) con tre inediti firmati dal produttore Claudio Mattone cui il gruppo deve anche il proprio nome: una sera infatti, dopo un’esibizione in cui aveva notato che tutti i membri erano vestiti di nero chiese se la cosa era voluta e, quando questi gli risposero che era solo un caso, se ne uscì appunto col nome Neri per Caso.
Quello che ci interessa in tutta questa storia è che Sentimento pentimento, successo frizzantino dell’estate 1995, non è affatto un inedito essendo già stata inciso nel 1989 da tale Stefano Palatresi. Ma procediamo con ordine.
Come si diceva il brano è stato scritto da Claudio Mattone, figura che pur non dicendo molto ai più merita assolutamente una parentesi. Cantante, compositore, arrangiatore, nella sua carriera ha ricoperto praticamente ogni ruolo. Come cantante nel 1968 incide il 45 giri È sera/Gianni, 3 agosto ’39 e nel 1975 il 33 giri Un uomo da buttare via. L’anno prima invece compone una bella colonna sonora per Cugini carnali, commedia erotica diretta da Sergio Martino. Ma le sue attività principali sono senza dubbio quelle di compositore e arrangiatore. Scrive per Nada Ma che freddo fa che ad oggi è molto probabilmente il suo pezzo più noto, ma la sua firma la si trova anche su pezzi di Jimmy Fontana, Dalida, Gianni Morandi, Sergio Endrigo, Franco Califano, Patty Pravo e tantissimi altri.
Per la quota Orrore a 33 giri ascoltare tassativamente: La rosa di Josè Altafini, Beach on the Beach dei Trettré e Bongo Bongo Bongo di Christian De Sica, della quale esiste anche un video che visti i tempi è meglio per lui se non vede nessuno dal momento che per tutta la durata del pezzo sfoggia una blackface d’antologia.
Una delle collaborazioni più proficue di Mattone è stata però quella con Renzo Arbore per cui ha scritto diversi pezzi fra cui Il clarinetto (che la Ricordi distribuisce in uno splendido 45 giri destinato solo alle radio che sul lato A ha Stripped dei Depeche Mode) e Cacao Meravigliao, che fa cantare all’allora 13enne Paola Cortellesi, che è la sorella della sua compagna.
Ed è proprio grazie a Renzo Arbore che Stefano Palatresi, l’altro protagonista di questa storia, inizia a farsi conoscere dal grande pubblico. Nel 1985 lavora alla trasmissione Quelli della notte e nel 1988 presta la voce per i cori dei brani contenuti nell’album Discao Meravigliao, alcuni dei quali arrangiati proprio da Claudio Mattone. Sempre nel 1988 si classifica secondo nella sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo con la canzone Una carezza d’aiuto.
Nel 1989 esce il suo primo e unico album autointitolato e prodotto proprio da Claudio Mattone che firma anche i testi. Nel disco fa la sua comparsa la prima incisione di Sentimento pentimento, che all’andamento quasi reggae della versione dei Neri per Caso preferisce una base che pur mantenendo sullo sfondo una chitarra vagamente in levare la ammanta di un’atmosfera a metà fra il karaoke e il piano bar.
Nel disco compaiono anche Foto degli anni ‘50 e Non è per abitudine, due pezzi che nel 1997 verranno incisi anche da Gigi Proietti nell’album Il fatto è che non riesco a dimenticarti. E proprio con Gigi Proietti e Peppino di Capri forma il Trio Melody con cui si ripresenta guarda caso al Festival di Sanremo del 1995 cantando l’ennesimo brano scritto da Mattone, Ma che ne sai… (…se non hai fatto il piano-bar). Non vanno benissimo e si piazzano solo tredicesimi.
Da quel momento Palatresi decide di dedicarsi soltanto all’attività di direttore d’orchestra e in questo ruolo partecipa a numerosi programmi televisivi tra cui il mitologico Furore condotto da Alessandro Greco e Piazza Grande condotto da Giancarlo Magalli. Oggi, se volete vederlo all’opera, lo trovate insieme alla sua orchestra nella trasmissione I fatti vostri, nella quale è subentrato al posto di Demo Morselli.