Per qualche arcana ragione che noi poveri mortali non riusciamo a comprendere l’ornitologia e la musica “da ballare” sono da sempre strettamente legate.
Tutto ha avuto inizio negli anni ’60 per colpa del fisarmonicista Thomas Werner che scrisse quel diabolico motivetto che venne ripreso in tutto il mondo e che in Italia arrivò con il nome de Il Ballo Del Qua Qua ad opera di Romina Power e che segnò più di una generazione.
Negli anni ’70 é stata la volta della scandalosa Disco Duck, conosciuta anche come la morte cerebrale della disco music, fino ad arrivare alla dance anni ’90 che ci ha proposto la techno caciarona de El Gallinero.
Il glorioso decennio degli ’80 poteva forse sottrarsi a questa nefasta ricorrenza? Che domande, ovviamente no! Ecco quindi che nel 1984 la Patto Records ci regala questa perla italo-disco da brividi che grazie al misconosciuto combo dei La Nuova Fattoria riesce a far cantare tutto il pollaio come solo Francesco Salvi sarebbe riuscito a fare; troviamo infatti oltre ai polli anche una papera (dall’inconfondibile voce alla Paperino) e addirittura un gallo.
L’elementare giro di synth su cui si basa il pezzo, oltre ad essere infarcito di suoni al limite del surreale, ci accompagna con delle liriche demenziali da film dell’orrore:
Ma che gallo?
Tu sei proprio un pollo!
Ma che pollo?
Ma che pollo? …pollo DOC!
E pensare che il team di produzione è davvero stratosferico: il disco è prodotto da Stefano Jürgens (autore di una vagonata di programmi fondamentali della TV privata come La Corrida, Buona Domenica, Il Pranzo è Servito, nonché autore di canzoni per Corrado, Patrizia Pellegrino, Gianni Morandi, I Gatti di Vicolo Miracoli e molti altri) e da Alfonso Bettini (visionario produttore dei dischi del compianto Enzo Carella).
Una canzone da pelle d’oca nel vero senso della parola, ma la domanda che ci inquieta é: chi sarà il prossimo a battezzare il nuovo millennio con un degno sequel? La risposta è arrivata nel 2012 grazie (o a causa) del famigerato Pulcino Pio, il tormentone per bambini che ha massacrato l’esistenza di un’intera generazione. Col senno di poi rivalutiamo questa Disco Pollo de La Nuova Fattoria che al confronto è un vero capolavoro.