Ci fu un periodo storico in cui l’Italia, ma soprattutto l’adolescente italico, ha visto passare sullo schermo della televisione una mandria di ragazzette urlanti che, sculettando e cantando, riuscivano a far durare il programma tra i 60 e i 90 minuti, di cui alla fine l’ignaro spettatore non ricordava pressoché nulla, tranne le fanciulle ovviamente. Citando il suo ideatore Gianni Boncompagni: “Faccio un programma privo di contenuti, non voglio lanciare nessun messaggio. Dicono che propongo un insopportabile clima da gita scolastica in torpedone. E allora? Cosa c’è di male?”.
Andato in onda tra il 1991 e il 1995 il programma si chiamava ovviamente Non è la Rai e porta l’onore e l’onere di aver regalato alla televisione italiana un abbondante numero di showgirl e comparse e qualche raro vero talento.
Una delle tante ragazzine passate dal programma che riuscì in qualche modo a farsi notare fu sicuramente Francesca Pettinelli, la mora con gli occhialoni (per chi ha buona memoria). Francesca riuscì a risaltare grazie alla propria voce, cosa non da poco visto l’abuso del playback durante il programma, in cui le parti cantate venivano incise da interpreti professioniste. “Credo che si puntasse poco al talento; come si sa c’erano delle vocalist a prestare le voci alle ragazze e in poche di noi cantavamo con la nostra vera voce.” (da corrieredellospettacolo.com)
Forse proprio per questo, forse per la sua bellezza, forse per il carattere che la fece notare rispetto a tante altre, o forse per tutte queste cose combinate assieme, verso la fine della terza edizione del programma fu data la possibilità a Francesca di pubblicare un album solista così come accadde per Ambra Angiolini e Pamela Petrarolo, separato dalla classica compilation di fine stagione che usciva puntualmente ogni anno.
Viene dato perciò alle stampe “Dance With Francesca”, prodotto da RTI, in cui la giovane cantante interpreta in chiave danzereccia undici cover più un improbabile medley di “What Is Love”, “Please Don’t Go”, “Feel It”, “Gypsy Woman (She’s Homeless)” e “Video Killed The Radio Star”. Quindi con i superpoteri della musica dance Francesca interpreta, stravolge e distrugge alcuni capolavori della musica internazionale, più “La Canzone del Sole” del duo Battisti-Mogol, come unica e scontatissima cover italiana. Da notare è la bassissima qualità dell’audio nelle canzoni, l’uso di sintetizzatori con suoni alla stregua di semplici basi midi che sembrano uscite da qualche videogioco per computer e la voce probabilmente registrata direttamente con il Canta Tu a casa di qualcuno, senza eccessiva cura nemmeno nell’equalizzarla con il resto della musica.
Oltre al già citato medley e alla canzone di Battisti, Francesca è riuscita a stravolgere “Mandy” di Barry Manilow, la versione dei Santa Esmeralda di “Don’t Let Me Be Misunderstood”, “No Woman, No Cry” di Bob Marley, “I Wish” e “Superstition” di Stevie Wonder, “Another Brick In The Wall Part II” dei Pink Floyd, “We Don’t Need Another Hero” e “I Don’t Wanna Lose You” di Tina Turner e “Whatever You Want” degli Status Quo.
Se vi state chiedendo il perché di queste scelte stilistiche così poco curate, ci vengono in soccorso le parole della cantante stessa che, prese da un’intervista a nonelarai.it, non svelano direttamente l’arcano, ma ce lo lasciano intuire: “Registrammo l’intero album nell’arco di due settimane, al ritmo di una canzone al giorno. Avendo sempre cantato con la mia voce, conoscevo bene la sala d’incisione e il lavoro che c’è dietro […] il disco avrei dovuto farlo molto prima, poi però fu rimandato per ragioni che non è carino dire. A cantare con la nostra voce fin dalla prima canzone eravamo in poche, detto questo, con il ragionamento puoi arrivarci da solo”.
https://www.youtube.com/playlist?list=PLZIuE-cc37xLIx7OxwxbvP3BcK2iiiCOJ
L’album comunque riuscì a vendere 15.000 copie solo nelle prime settimane, questo per farvi capire l’influenza che il programma aveva sul pubblico. “Oggi un artista italiano prima di vendere 15.000 copie ce ne mette! Poteva sicuramente andare meglio, ma tieni presente che il disco è uscito a solo un mese dalla fine del programma. Per cui, fatta eccezione per alcune incursioni in altre trasmissioni, restai in video a promuovere il disco solo un mese. Al di là delle vendite, fui personalmente soddisfatta e anche la casa discografica lo fu, per cui proprio non mi posso lamentare” anche se la piccola Francesca non ci guadagnò molto: “Mi fecero un contratto secondo il quale percepivo una piccolissima percentuale sulla royalty delle vendite. Insomma alla fine non guadagnai tantissimo”.
Nello stesso anno dell’uscita dell’album Francesca abbandona il programma: “Andai via nel novembre ’94 perché mi ero stancata! Erano quattro anni che facevo quel programma e cominciavo ad annoiarmi. Tieni anche presente che erano andate via tutte le mie amiche e le mie coetanee. Ero circondata da ragazzine che non conoscevo e con le quali, anche per un discorso generazionale, non c’era la possibilità di allacciare un rapporto. E poi, sicuramente è stata una bella parentesi, ma a me non interessava fare televisione, avevo voglia di dedicarmi completamente al canto”.
Da allora Francesca non ha mai smesso di seguire la sua passione. Inizia a fare la vocalist per Ike Therry (quello di “C’Est la Ouate”) e il nostro DJ Flash e torna in sala d’incisine solo nel 1996 per incidere il singoletto “I Ragazzi in Discoteca” con le TVB ovvero altre 2 ex colleghe di Non è la Rai che però non va oltre qualche passaggio su TMC. Ci riprova sporadicamente negli anni 2000 ma il successo tanto agognato non arriverà mai.
Tracklist:
01. Mandy (Barry Manilow cover)
02. Don’t Let Me Be Misunderstood (Santa Esmeralda cover)
03. No Woman, No Cry (Bob Marley cover)
04. I Wish (Stevie Wonder cover)
05. We Don’t Need Another Hero (Tina Turner cover)
06. Another Brick in the Wall part II (Pink Floyd cover)
07. La Canzone del Sole (Lucio Battisti cover)
08. Mix Francesca
– What Is Love (Haddaway cover)
– Please Don’t Go (KC and the Sunshine Band cover)
– Feel It (FPI project cover)
– Gypsy Woman (She’s Homeless) (Crystal Waters cover)
– Video Killed the Radio Star (The Buggles cover)
09. Pata Pata (Miriam Makeba cover)
10. Superstition (Stevie Wonder cover)
11. I Don’t Wanna Lose You (Tina Turner cover)
12. Whatever You Want (Status Quo cover)