La sinistra figura di Fiorello negli anni ’90 ha davvero tormentato la nostra gioventù: sarà perché lo si vedeva e sentiva ovunque, sarà che faceva di tutto per essere simpatico ad ogni costo, sarà che era un protetto di Claudio Cecchetto, sarà stato per il lungo codino, saranno state quelle sue cover inascoltabili spesso infarcite di deprecabili imitazioni, fatto sta che ho sempre trovato Rosario Fiorello tremendamente insopportabile in ogni sua forma.
Se dobbiamo proprio scegliere un disco dalla sua, incredibilmente folta, discografia, la risposta è una sola: “Spiagge & Lune”.
Dopo gli improponibili ma popolarissimi “Veramente Falso” e “Nuovamente Falso” il re del karaoke doveva fare il grande passo proponendo qualcosa di originale, si fa per dire. Per fare questo il suo pigmalione Claudio Cecchetto pensa bene di dare una svolta dance alla carriera dell’ex animatore turistico chiamando a raccolta i produttori degli 883 (Marco Guarnerio e Pierpaolo Peroni) coadiuvati dai DJ Molella e Fargetta.
Mancava però ancora qualcosa che facesse fare il salto di qualità e, ben conscio del fatto che Fiorello poteva cantare qualsiasi cosa senza porsi particolari problemi, cala l’asso dalla manica con la terribile “San Martino”, una versione dance della celebre poesia di Giosuè Carducci che all’epoca ottenne un grosso successo non solo nelle discoteche.
La recensione potrebbe finire qui, ma sarebbe ingiusto per gli altri capolavori contenuto in questa scatola magica di facili successi estivi; possiamo non citare gli altri singoli “Si o No” cover italianizzata del tormentone del momento “Please Don’t Go” , successo dei KC and the Sunshine Band riportata al successo dai Double You e “Mare Nostrum” dove Fiorello non resiste alla tentazione di parodiare Franco Battiato con una delle sue “famose” imitazioni?
Nella categoria “cover ignobili” annoveriamo senza indugio anche “Ricordati di me” pessimo rifacimento italiano in salsa kitsch di “Love Is In The Air” degna del peggior Cristiano Malgioglio dove Fiorello sembra un bolso Little Tony da pianobar, intento ad intrattenere turiste tedesche over 60, mentre tra i successi minori entra di diritto il romanticismo da Non è la Rai di “Puoi” (cover del tormentone “Words”) e soprattutto la super estiva “Spiagge”, un disgustoso frappé di luoghi comuni: spiaggia, abbronzatura, occhiali da sole, gelati e granite, il mare Adriatico, divertimento sfrenato, vu cumprà ecc. A parte questi brani di successo non possiamo non menzionare “Dolce amore mio” (cover di “Sugar Baby Love” dei Rubettes), folle pasticcio dance senza capo né coda.
Un disco bubblegum dal retrogusto piuttosto disgustoso, ma se pensiamo che Fiorello, preso da manie di onnipotenza, da lì a qualche anno tenterà senza successo anche la carriera di cantante “serio”, preferiamo di gran lunga questi tormenti da ombrellone.
Tracklist:
01. San Martino
02. Dicono (Baby I need your Loving – Supremes cover)
03. Puoi (Words – F.R. David cover)
04. Lei balla sola (Letter From My Heart – Steve Allen cover)
05. Ricordati Di Me (Love Is In The Air)
06. Si o No (Please Don’t Go – KC and the Sunshine Band cover)
07. Spiagge
08. Dolce Amore Mio (Sugar Baby Love – Rubettes cover)
09. Mare Nostrum
10. San Martino (Fargetta Remix)