Luce Caponegro, meglio nota come Selen, è una che nella vita si è sempre divertita senza pensarci due volte.
Proveniente da una famiglia agiata, forse annoiata dalle frequentazioni con i rampolli dei salotti bene dell’imprenditoria, preferisce impegnare le sue serate da neo-maggiorenne esibendosi nei locali per adulti del ravennate.
Solo dopo un provvidenziale intervento di mastoplastica la nostra riesce ad attirare su di sé gli occhi del mondo del cinema hard nei primi anni ’90 rivelandosi la donna giusta nel posto giusto al momento giusto.
Nel 1994, infatti, la carriera delle due superstar del porno tricolore era agli sgoccioli: Ilona Staller/Cicciolina si era ormai ritirata dalle scene, mentre Moana Pozzi scompariva (apparentemente) stroncata da una malattia incurabile, lasciando libera strada a una nuova pletora d’intrattenitrici del sesso, desiderose di diventare il sogno neppure tanto segreto degli italiani.
Quando il sesso chiama, il maschio italiano risponde e, dati alla mano, il pubblico incoronò compatto a nuova regina del porno made in Italy la prorompente romagnola dal nomignolo esotico, grazie anche all’immancabile sorriso e un seno che non passava inosservato.
La nostra Selen, come le sue colleghe più famose, parallelamente alla gloriosa carriera a luci rosse durante il corso degli anni ha subito il fascino sinistro di qualche discografico con molto pelo sullo stomaco.



Eccola debuttare nel 1996 con il suo primo 12’’ intitolato Lady Of The Night e diventato immediatamente un ricercato oggetto da collezione, non tanto per le quattro versioni del fetentissimo brano eurodance incise nel vinile, quanto per le foto al naturale del picture disc, così come avevano fatto in precedenza proprio Cicciolina e Moana.
Se questo potesse sembrare, in definitiva, solo un banale strumento di marketing, ritrovare l’attrice nuovamente dietro il microfono l’anno successivo in semi-anonimato suona più come un «ci credo davvero».
Utilizzando lo pseudonimo di Selen-X la pornostar ci riprova su un anonimo vinile nero, questa volta in maniera più astuta, proponendoci una cover dance della celeberrima It’s Raining Again, successo dei Supertramp di una quindicina d’anni prima.
Pur raggiungendo la soglia dell’ascoltabilità, la canzone manca di qualsiasi appeal per emergere dal marasma delle produzioni dance, ma non avrebbe certo sfigurato come riempitivo in qualche Deejay Parade Compilation dell’epoca (non che questo sia necessariamente un complimento).
La prima parte della carriera della nostra si chiude in maniera alquanto sommessa, giusto con una comparsata nel goliardico progetto Stereotype, in cui Selen fornisce i suoi terribili vocalizzi nella cover di Planet O (già sigla di Lupin III in giacca verde).
Come tutte le telenovele che si rispettino arriva puntuale il ritorno e il finale “tutti felici e contenti”. Probabilmente annoiata dalla vita domestica di provincia ecco che nel 2009 l’indomita Luce Caponegro torna a dedicarsi al popolo della notte proponendosi come Selen DJ, pubblicando a ruota il suo primo EP promosso con scollacciati dj set sulla riviera romagnola.
Ancora una volta però il popolo delle dance floor sembra apprezzare più le sue forme che i suoi spunti artistici anche perché, onestamente, l’anonimissima Star Of The Night non riesce ad ergersi a qualcosa di più di un qualunquissimo sottofondo per un aperitivo in qualche locale snob milanese tra un vodka-martini e un negroni.
- Selen – Lady Of The Night (1996 – 12”)
- Stereotype – Stereotype (1998, CD, ospite nel brano “Planet O”)
- Selen-X – It’s Raining Again (1997 – 12”)
- Selen DJ – The Star Of The Night (2010 – EP)