L’estate 2010, almeno radiofonicamente, ci ha sublimato con qualcosa che personalmente mi ha fatto tenerezza. Mi sembra ormai dichiarata la mancanza di originalità e di creatività da parte, prima di tutto, delle major discografiche, ree di pubblicare qualsiasi cosa possa portare un qualche guadagno (seppur non nella misura dei bei tempi andati) e soprattutto da chi i dischi li incide: i cantanti o gli artisti (due cose, per inciso, ben distinte).
Il summa di questo grande nulla sono i tedeschi The Baseballs che con il loro primo disco “Strike!” (addirittura ripubblicato come “Strike! Back” con la scusa di includere il nuovo singolo “Chasing Cars”, cover degli Snow Patrol), hanno sbancato le classifiche di tutta Europa.
L’idea alla base del progetto non è nuova: mettere in chiave “anni ‘50” le hit del momento. Ci avevano già pensato i Big Daddy una trentina di anni prima, ma i tempi cambiano, le mode diventano più veloci e le radio martellano molta più plastica di prima, giacchè spingere un disco su un network radiofonico non è più solo una mossa dettata dalla passione o da un ragionevole senso musicale, bensì un business che paga (e anche bene: infatti il disco esce sotto etichetta Warner).
Il trio di bellocci (più o meno) col ciuffo arriva dalla zona di Berlino, e secondo il loro sito ufficiale “hanno sempre avuto una predilezione per la musica rock’n’roll degli anni ‘50”. In verità, il sito in questione risponde alle spontanee domande che gli amanti della musica si pongono di fronte a “Strike!”: una dichiarazione del gruppo (ossia del Communication Strategy Team della Warner) dice: “In tempi di crisi la gente vuole divertirsi!”. Ancora, si dice che “abbiamo dato l’impronta più vera che queste canzoni in realtà hanno”. Convinti voi…
Per motivare la mia accusa sono andato a vedermi qualche esibizione dal vivo dei The Baseballs e devo dire senza falsa modestia che, da batterista, quando canto sotto la doccia sono molto più intonato: insomma, esibizioni non all’altezza di quanto ci si aspetta. Ma di quello che penso poco importa perché i tre bellocci tedeschi hanno l’effetto del miele con le api verso il pubblico femminile adolescente per la gioia della loro casa discografica.
Dubito comunque che tra qualche anno saremo ancora qui a parlarne.
Tracklist:
01. Umbrella (Rihanna cover)
02. Love In This Club (Usher cover)
03. Hey There Delilah (Plain White T’s cover
04. Bleeding Love (Leona Lewis cover)
05. Hot’n Cold (Katy Perry cover)
06. I Don’t Feel Like Dancin’ (Scissor Sisters cover)
07. Don’t Cha (Pussycat Dolls cover)
08. Let’s Get Loud (Jennifer Lopez cover)
09. Angels (Robbie Williams cover)
10. Crazy In Love (Beyoncé cover)
11. This Love (Maroon 5 cover)
12. The Look (Roxette cover) (bonus track)
13. No One (Alicia Keys cover) (Strike! Back bonus track)
14. Chasing Cars (Snow Patrol cover) (Strike! Back bonus track)
15. Monday Morning (Melanie Fiona cover) (Strike! Back bonus track)
16. Pokerface (Lady Gaga cover) (Strike! Back bonus track)
17. Jungle Drum (Emilíana Torrini cover) (Strike! Back bonus track)