Tim Toupet Ich bin ein Döner

Tim Toupet – Ich Bin Ein Döner (2008 – CD singolo)

Ultimo aggiornamento:

Tim Toupet Ich bin ein DönerPiù il tempo passa più penso che i tedeschi siano un popolo senza vergogna, musicalmente parlando.

Dopo aver dato asilo a qualsiasi cantante italiano (da Rita Pavone a Carlo Cori, da Bobby Solo a Francesco Napoli), dopo aver fatto diventare una star musicale David Hasselhoff, dopo aver permesso che Michelle Hunziker incidesse un disco, dopo aver creato tormentoni come “Da Da Da”, “Zuppa Romana” e “Carbonara”, nel 2008 sono ancora attivissimi grazie a quel genialoide di Tim Toupet che si inventa una canzone culinaria inneggiando al “piatto tipico” germanico degli ultimi anni, il famoso Döner (che in Italia molti chiamano genericamente kebab, cioè “carne arrostita”) con un brano dal titolo programmatico “Ich Bin Ein Döner” (Io sono un döner).

Il disco è un piccolo capolavoro a partire dalla copertina, talmente ridicola da essere quasi carina, per non parlare della canzone in stile dance da Oktoberfest (gli Aqua al confronto sembrano Mozart) con stereotipati richiami tanto al folk teutonico quanto alla musica turca. Un vero “Inno alla Gioia” del girarrosto!

Buon ascolto e buon appetito, ma attenzione perché è parecchio indigesto (e non sto parlando dell’incolpevole kebab).

Ich bin ein Döner

Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner, denn Döner macht schöner
Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner,
ich hab mich zum Fressen gern.

Ich greife jeden Tag zu einer kleinen List,
Denn man ist was man isst.
Ich bin lecker schön und heiß, weil ich eines sicher weiss –
Baguette macht fett, Sushi macht wuschi, Pizza macht spitza, aber Döner macht schöner.

Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner, denn Döner macht schöner
Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner,
ich hab mich zum Fressen gern.

Ich dufte gut und bin so knusprig braun, darum lieben mich die Frauen.
Erst neulich hat mich eine überrascht und dann ganz spontan vernascht.
Baguette macht fett, Sushi macht wuschi, Pizza macht spitza, aber Döner macht schöner.

Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner, denn Döner macht schöner
Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner,
ich hab mich zum Fressen gern.
Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner, denn Döner macht schöner
Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner,
ich hab mich zum Fressen gern.

Hunger hammer hammer hammer
Hunger hammer hammer hammer
Hunger hammer, Hunger hammer, hey

“Ali macht noch einen Döner klar” ham-mam

Hunger hammer hammer hammer
Hunger hammer hammer hammer
Hunger hammer, Hunger hammer, hey

“Ali du bist einfach wunderbar”

Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner, denn Döner macht schöner
Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner,
ich hab mich zum fressen gern.
Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner, denn Döner macht schöner
Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner,
ich hab mich zum fressen gern.
Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner, denn Döner macht schöner
Ich hab ne Zwiebel aufm Kopf, ich bin ein Döner,
ich hab mich zum fressen gern.

ich hab mich zum Fressen gern, hey!

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  1. Nel ritornello, la parte che ripete “macht schöner”, sembra dica “marcione”.
    Niente, era una piccola considerazione.

  2. Però i fratelli Tedeschi sono proprio forti! Certi pensano che siano tutti “Wurstel, Crauti e Precisione”, in realtà si divertono il doppio di noi.

  3. caro Raffaele,

    il mio “senza vergogna” non significa certo che la Germania non abbia mai partorito musicisti di rilievo (tu ne hai elencati alcuni e io potrei benissimo continuare), questo non l’ho mai detto ne’ scritto e si tratta di una tua deduzione piuttosto arbitraria.
    Io intendevo semplicemente dire che “quando si impegnano” riescono a trascendere ogni benche’ minima decenza, peculiarita’ tutta teutonica.

    Tutt’altro discorso il rapporto successo/qualita’ al quale tu hai accennato.

    Assieme ai wurstel fatti anche una dunkel alla mia salute.

  4. in riferimento al “senza vergogna” riferito ai gusti musicali dei tedeschi devo dirti che dimostri un’igoranza a dir poco abissale.

    basterebbe ricordarti Caterina Valente, Hildegard Knef, Georgette Dee, Alexandra, Udo lindenberg fino ad arrivare a Nina Hagen per confutare la tua tesi e dire che i discografici tedeschi negli anni hanno fatto miracoli. Il Mercato tedesco ha sostenuto le carriere di artisti del calibro di Branduardi, Alice, Battiato, Milva,Gianna Nannini o anche Battisti e Lucio Dalla.. e anche di personaggi pop che noi schifavamo ma che oggi, comparati alle schifezze che produciamo, sembrano artisti di prima levatura.. vedi Ricchi e Poveri e Toto Cutugno.
    E’ facile dire stronzate, e soprattutto dirle non sapendo di cosa si sta parlando. E’ un pò come dire che la musica italiana è tutta un Gigi D’alessio e anna tatangelo o peggio ancora leone di lernia e francesco salvi.. Magari informati meglio la prossima volta e magari scoprirai che è stata la Germania a creare mostro sacri del palcoscenico come la greca Melina Mercouri o la svedese zarah Leander.. Vogliamo poi parlare di Vicky Leandros? Il riferimento a Rita pavone del resto è ambiguo.. lei venne chiamata in germania in contemporanea con il suo periodo americano (ti ricordo che la signorina ha avuto album e singoli nella top ten americana), e gli venne creato un repertorio adatto agli adolescenti del tempo. Discutibile o meno è stata comunque amatissima e il suo grande successo tedesco “wenn ich ein junge waer” fu coverizzato anche da Nina Hagen nel suo grandioso album di esordio. Ti vorrei poi ricordare che gente come Udo lindenberg traduceva i testi in tedesco per Lucio Battisti e a tutt’oggi è uno dei maggiori musicisti e autori europei. Infine vogliamo parlare di Milva e dei tanti grandiosi album in lingua tedesca che ha inciso che in italia non avrebbero mai visto luce? La rossa ha inciso tra tutti due grandiosi album tributo a vangelis e Teodorakis, dischi che si sono venduti a milioni di copie in tre quarti del pianeta e che ne hanno fatto una diva in mezzo mondo.. questa io la chiamerei lungimiranza piuttosto. Quindi viva i tedeschi! e viva i wurstel (di ogni forma e grandezza!)

  5. Tim Toupet è uno dei miei idoli, soprattutto dopo averlo visto in tv a cantare Du hast die Haare schoen (ma non sono sicuro che sia sua)

    Conte 85

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