Pat Boone, più noto come Mr. Speedy Gonzeles, per cercare di rilanciare la propria carriera nel 1997 ebbe la brillante l’idea di rivisitare in chiave swing, con tanto di big band, alcuni classici hard rock ed heavy metal del passato (lontano e recente).
Se al funanbolico Richard Cheese questo tipo di reinterpretazioni pazzarelle riescono con estrema facilità, anche perchè il gusto dissacratorio è insito nel suo personaggio, al sessantatreenne Pat Boone si può al massimo elogiare l’idea, perché il risulatato non è certo tra i più eccitanti.
Non contento di aver scomodato quasi il non plus ultra del mondo hard rock e heavy metal anni ’80 si è preso la briga di scomodare anche mostri sacri come Jimi Hendrix, Deep Purple e Led Zeppelin; a questo sacrliegio hanno partecipato anche diversi ospiti illustri, tra cui Ritchie Blackmore e Dweezil Zappa che hanno contribuito ad impreziosire questo “capolavoro”.
L’iniziale You’ve Got Another Thing Comin’ dei Judas Priest fa sperare davvero bene, così come sono cover riuscite No More Mr. Nice Guy di Alice Cooper, Holy Diver dei Dio con tanto di cammeo vocale di Ronnie James Dio in persona, Smoke On The Water dei Deep Purple impreziosita dalle chitarre di Dweezil Zappa e Ritchie Blackmore, oltre alla “famosa” Crazy Train utilizzata come sigla del semi-reality The Osbournes ripresa dal repertorio di Ozzy Osbourne ovviamente.
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Purtroppo “non tutte le cover non riescono col buco” ed ecco che con Panama dei Van Halen si sfonda il muro del non ritorno della noia che prosegue con le riletture facilotte di Love Hurts, originariamente degli Everly Brothers e portata al successo dai Nazareth) e The Wind Cries Mary di Jimi Hendrix, fino a toccare il fondo con l’orripilante versione di Paradise City dei Guns N’ Roses (pubblicata addirittura come singolo) e la pessima Stairway To Heaven dei Led Zeppelin.
Il progetto ambizioso del nonnetto rock Pat Boone (che pensò bene di promuovere il disco cingendosi di abiti in pelle, orecchino e finti tatuaggi) si trasforma immediatamente in un soprammobile kitsch per la vostra raccolta di dischi, interessante solo per i cultori delle cover bizzarre. In ogni caso questa pagliacciata consentì aPat Boone di rivitalizzare la propria carriera arrivando alla posizione 135 della classifica Billboard 200. Missione compiuta.
Tracce:
01. You’ve Got Another Thing Comin’ (Judas Priest cover)
02. Smoke on the Water (Deep Purple cover – feat. Ritchie Blackmore)
03. It’s a Long Way to the Top (If You Wanna Rock ‘n’ Roll) (AC/DC cover)
04. Panama (Van Halen cover)
05. No More Mr. Nice Guy (Alice Cooper cover)
06. Love Hurts (Everly Brothers cover)
07. Enter Sandman (Metallica cover)
08. Holy Diver (Dio cover – feat. Ronnie James Dio)
09. Paradise City (Guns N’ Roses cover)
10. The Wind Cries Mary (Jimi Hendrix cover)
11. Crazy Train (Ozzy Osbourne cover)
12. Stairway to Heaven (Led Zeppelin cover)