Andrea e Nicole sono probabilmente uno dei punti di forza di tutta l’orgasmo music italiana, quel filone musicale nato sulla scia del successo di Je t’aime… Moi non plus di Serge Gainsbourg nel 1969, pietra dello scandalo per i benpensanti e allo stesso tempo capace di stuzzicare gli ormoni di giovani e meno giovani in brani bizzarri quanto spesso involontariamente esilaranti.
Questo misterioso duo uscì quasi contemporaneamente a Diciottanni dell’altra coppia erotica Paolo e Francesca, incentrato sullo stesso tema, uno dei topoi del genere: la prima esperienza sessuale. Contemporaneamente l’opera di questi misteriosi Andrea e Nicole rappresenta anche il canto del cigno del genere che in sette anni da quell’«année érotique» (per dirla alla Gainsbourg) aveva prodotto numerosissime imitazioni e rivisitazioni e che ormai aveva terminato il suo corso, non prima del successo travolgente del 45 giri La prima volta che diede il la alla creazione di un intero album che racconta nei dettagli la storia di Andrea e Nicole o meglio la Storia della prima volta.
Il concept album, o per usare il termine riportato sul disco, il “fonoromanzo” ci racconta attraverso le varie tracce e una sorta di fumetto dozzinale sulla busta del vinile i capitoli della storia d’amore insolita e triste dei due giovani, incontratisi per caso e subito innamoratisi, con conseguenze inaspettate quanto esilaranti (ma soprattutto irrealistiche al massimo grado), riportando i loro dialoghi su dei minimali temi musicali
In questo preambolo veniamo a conoscenza dei nostri protagonisti, i quali mostrano delle voci suadenti e sussurrate persino quando comprano dei semplici biglietti del treno alla stazione Termini di Roma (lei diretta a Rimini, lui a San Benedetto del Tronto) e si chiedono indicazioni. Il tutto su una base lounge drammatica accompagnata da eterei cori femminili per niente allegra e con effetti sonori della stazione dove i due s’incontrano casualmente, scoprendo di salire sullo stesso treno insieme, mentre il lungo crescendo musicale di sottofondo aumenta di ritmo.
In viaggio
Piano, chitarra e batteria quasi prog, forse un organo elettrico o un clavicembalo. Il ritmo prosegue sempre più determinato, come fosse il treno stesso, oltre che una certa “tensione” che viene a crearsi tra i due protagonisti. Il giro minaccioso di piano sempre più persistente, quasi gobliniano, e degli sviluppi armonici ripetitivi accompagnano le avance di Andrea che diviene sempre più ridicolo nelle affermazioni pittoresche e nei tentativi d’approccio degni di uno stalker.
Finalmente soli
Ovviamente Andrea decide di optare per un cambio di programma e scende anche lui a Rimini insieme alla bella Nicole e i due improvvisano su consiglio insistente di Andrea una passeggiata sulla spiaggia.
In riva al mare
Un altro tema al piano, questa volta dal ritmo più lento e delicato, ma sempre venato di tanta, tantissima malinconia, non sono ancora sicuro di quanto sia voluta, ma l’atmosfera è subdolamente tristissima. Nonostante Nicole inizi a tremare dal freddo Andrea propone una corsa sulla battigia. Cominciano i sospiri, ma sono solo i postumi di una lunga corsa, poi d’improvviso un momento incredibile di lirico imbarazzo:
Andrea: Come è bella la luna nei tuoi occhi, sento il mare sulle tue labbra. Se fossi un pittore dipingerei la tua ingenuità… Così tra mare e cielo.
Nicole: Io ho già dipinto questo mare e questo cielo, ma senza te!
Stacco inaspettato di batteria, prosequio del tema sentito precedentemente
Nicole: Vedi quella soffitta lassù? È lì che passo il mio tempo preferito.
Andrea: Mi porti a vederla?
Nicole: Ti piace è bella vero?
Andrea: Sì, come te! (lui palesemente non vede l’ora)
Nicole: Ma dove sei
Andrea: Sono qui
Nicole: Dove?
Silenzio, momento suspence.
Il 45 giri de La prima volta
La prima volta
L’apice della storia è rappresentato ovviamente dal segmento musicale più famoso dell’intero disco; un brano che uscì come singolo e che poi decretò il successo del duo vendendo, si dice, oltre 800.000 copie. Un inquietantissimo carrillon con tanto di litanie lontane di cori spettrali infantili. Come se non bastasse la voce dell’uomo, quando iniziano i dialoghi, appare così pesante e sussurrata che sembra quasi quella di un maniaco. Un momento altamente disturbante.
Il momento, che dovrebbe essere (almeno nelle intenzioni) romantico e dolce viene impreziosito da espressioni di Nicole quali «Come sei brutto» (?) e «Sei cattivo… Dimmi che mi ami tanto non ti credo».
Come da tradizione dell’orgasmo song i sospiri e i rantoli della coppia si muovono in un crescendo musicale vocale fino al prorompere di un coro e dell’attacco della musica stessa. Lo stesso coro infine diventa nuovamente una litania funebre. E in questo modo atroce termina il lato A.
Dopo
Come naturale, dopo il momento intimo, tutto ciò che lui riesce ad dire è un «mi perdoni?» mentre lei gli intima di «non guardarmi». Dopodiché lui propone di bersi qualcosa in tranquillità, tra una smanceria e l’altra. Classico coretto femminile e musica lenta, soffusa e plumbea che fa pensare a cieli grigi e ambienti lagunari e baretti con tanto di archi mesti alla fine.
In silenzio
lo stesso tema continua in momento pensoso per i due imbarazzati protagonisti, ma anche per noi, tanto da farci pensare a come diversi passaggi strumentali avrebbero potuto trovare fortuna migliore utilizzati in altri casi più prettamente musicali che come un semplice sottofondo.
Noi… Ancora una volta
Su un tema leggermente diverso, Nicole decide in un momento di riposarsi e di farsi una doccia. Ma inevitabilmente sopraggiunge all’improvviso Andrea, e abbiamo così, come presagito, una seconda volta della nostra coppia, tra mormorii esasperati e il solito tema musicale cupo e ripetuto.
La telefonata e…
All’improvviso lui chiede a Nicole se vi è un telefono nella casa, c’è qualcosa di ansioso in tutto ciò, possiamo capirlo anche dal tono della musica, particolarmente minaccioso suonato da uno spettrale organo hammond e note come gocce d’angoscia sui due personaggi.
«Ma tu…» ebbene sì, abbiamo una shockante rivelazione! Veniamo così a conoscenza dal litigio che ne scaturisce tra i due che Andrea è già sposato e persino con due figli. Nonostante le sue insistenze, lei lo allontana. Mentre Andrea si incammina sulla spiaggia Nicole da lontano gli chiede un’ultima cosa, almeno di rivelarle il suo nome, facendo altrettanto.
A questo punto scopriamo inoltre che non solo il loro fulgido amore è nato e durato in un giorno solo o poco più, ma che addirittura non si erano nemmeno presentati l’uno all’altra.
Nicole: Amore, va via ascoltami, vattene non dovevi.
Andrea: Se non mi vuoi me ne vado, ma sei sicura?
Nicole: Sì, sì, addio! No aspetta, dimmi almeno il tuo nome!
Andrea: Andrea, e il tuo?
Nicole: Io mi chiamo Nicole!
Ennesima ripresa del tema strumentale col nome di Andrea e Nicole. Perfetti titoli di coda in chiusura di questo bizzarro film sonoro.
Così, almeno apparentemente, finisce la storia di Andrea e Nicole, per quanto il finale possa sembrare aperto a ogni eventuale seguito o meno. A meno che non si voglia considerare come tale quel 45 giri Niente…/Buonanotte amore, l’unica altra pubblicazione discografica pubblicata a nome della coppia e che ci farebbe capire che alla fine i due quantomeno si rivedono per un’altra appassionata notte d’amore.
Ma chi si cela dietro questo misterioso progetto e questo album? Il compositore sembra essere il paroliere e musicista Giancarlo Giomarelli e la sua band di supporto I Beati Paoli, mentre la voce di Nicole, da quanto riporta il prezioso libro Orgasmo song: sesso, musica e sospiri del nostro Fabio Casagrande Napolin, è di Daniela Casoni, una cara amica di Giomarelli che decise di prestarsi al progetto.
L’altra personalità che fu fondamentale per l’idea fu Luciano Telli, attore e caratterista del cinema underground più impegnato degli anni ’70, già collaboratore di Pier Paolo Pasolini nel Decameron, che lavorò ai dialoghi che riscrisse ampiamente rendendo l’intero album quasi un proprio progetto personale, a tal punto che per molto tempo si è creduto che anche la voce stessa di Andrea fosse proprio di Telli. Stando a Giomarelli in realtà la voce del giovane era la sua e tutta l’ambiguità e la confusione scaturitasi fu un normale fattore dovuto all’alone di mistero che si fece ruotare attorno allo scandaloso progetto (per l’epoca ovviamente).
Luciano Telli
Ai più ferrati probabilmente il nome di Luciano Telli avrà fatto drizzare le orecchie in quanto non è altro che lo pseudonimo del fantomatico Timothy che rilasciò i due singoli più bizzarri e insoliti dell’orgasmo song italiana, affrontando l’ammucchiata a tre e il rapporto omosessuale.
Ad aggiungere pepe al tutto pare che la storia di Andrea e Nicole non fosse pura fantasia, ma fosse basata su un’avventura accaduta realmente a Giancarlo Giomarelli, creando così un album leggero, ma con elementi strettamente personali.
Come già accennato prima l’unica altra fatica discografica a nome Andrea e Nicole fu il 45 giri Niente…/Buonanotte amore, due brani meno scandalosi del precedente singolo, che, si dice, vendette oltre 800.000 copie, risultando sempre in classifica ma non venendo mai trasmesso per il troppo pudore dell’epoca, facendo ovviamente incuriosire di più il pubblico e aumentandone così le vendite. Buonanotte amore inizialmente era stata scritta, stando allo stesso Giomarelli per essere portata nientepopodimeno che al Festival di Sanremo che aveva chiamato il duo ad esibirsi nell’edizione del 1977 dopo il clamoroso successo de La prima volta, ma che dovettero rifiutare l’offerta in quanto la Casoni aveva rinunciato temendo che la cosa avrebbe potuto influire negativamente sulla propria vita privata e sulla sua carriera da hostess. Forse avremmo avuto occasione di veder sdoganato definitivamente questo genere di canzone erotica, ma a quel tempo era così, che ci si può fare.
Il brano è altrettanto sussurrato e leggerissimo, sarebbe stato davvero interessante aver visto un esibizione di questo progetto e vedere come (forse) sarebbe proseguita questa carriera.
A quanto pare venne registrato anche un altro singolo da parte del duo, intitolato 20 Luglio e destinato a divenire la canzone estiva di Andrea e Nicole, ma non venne mai rilasciato e rimane a tutt’oggi inedito.
Successivamente Daniela Casoni con lo pseudonimo di Mariangela R. pubblicò lo scherzo supremo, La confessione, uno degli ultimissimi dischi soft-erotici, uscito poche settimane prima dello stesso Niente…. Un 45 giri dalle atmosfere intriganti ma con finale a sorpresa pazzesco da rasentare il cattivo gusto, la prova di come nemmeno loro credessero più nemmeno al genere di cui furono alfieri.
Questo non ha impedito al buon Giancarlo Giomarelli di proseguire con passione e impegno nella sua carriera di compositore e di paroliere, contribuendo anche all’adattamento di svariate sigle di cartoni animati giapponesi giunti in Italia e spegnendosi infine nel 2015.
Tracce: A1. Alla stazione A2. In viaggio A3. Ci conosciamo di più A4. In riva al mare A5. La prima volta (con S.P. dal vivo) B1. Dopo B2. In silenzio B3. Noi… Ancora una volta (con S.P. dal vivo) B4. La telefonata e… B5. Andrea e Nicole (strumentale)
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