Ti dicono che c’è una canzone totalemnte improbabile e fai fatica a crederci. L’ascolti e fai ancora fatica a crederci. Che cos’è?
In un’era che è sempre più digitale, in cui le notizie corrono e ormai raramente un disco nuovo è un evento, a meno che non si sia usata una strategia inedita per lanciarlo, arriva questo: un inno alla vita da parte dei Ministri del governo italiano. Ministri che cantano, beninteso.
Ancora non ci credete?
Tania Cammarota, figura che dal 1993 si occupa di condurre programmi televisivi per la Rai, ma che è anche la mente geniale che ha promosso il calendario 2008 Signora politica (i cui soggetti erano delle parlamentari), è la comandante in capo di questa operazione da lei fortemente voluta.
Tutto questo si materializza nel progetto Onorevole dia il la una sorta di We Are The World alla cacio e pepe, con tanto di pubblicazione di CD singolo. Il pezzo forte è però il videoclip ufficiale, anche questo molto casereccio, che ricorda tutti i vari progetti benfici collettivi che si traducono in brani cantati da una ciurma più o meno assortita.
In questo caso ci e andata particolarmente male perché la canzone Canto per la vita è il non plus ultra del “dimenticabilismo musicale” (permetteteci questo neologismo): un tema sonoro urticante, un testo al limite del patetico e “qualche” mancanza tecnica. L’unico elemento degno di nota è il raro caso di stonatura multipla e continata per tutti i (lunghissimi) quattro minuti e mezzi di durata (probabilmente da Guinness dei primati), così come anche il palese caso di disciplina inappropriata per il Ministro Ignazio La Russa, con una voce soave come quella di una cornacchia entrata per sbaglio nello studio di registrazione.
L’intro della canzone poi ha qualcosa di già sentito e in una frazione di secondo quasi tutti siamo già “sul pezzo”: I Will Survive, probabilmente citata non a caso, o forse sì?.
Insomma, una ruffianata in piena regola in cui molti nomi noti, da Gianni Alemanno a Daniela Santanchè, da Renato Schifani a Denis Verdini, da Enrico La Loggia a Luca Volontè, senza naturalmente dimenticare Clemente Mastella, il già citato Ignazio La Russa e Sandro Bondi, hanno prestato le loro voci e le loro facce per fare una cosa di questo genere, che va di diritto ad affiancarsi alla precedente hit Menomale che Silvio c’è nella discoteca del Consiglio dei Ministri, nonché in quella di Orrore a 33 Giri.
Canto per la vita
Per la vita, per la vita,
perché vita siamo noi,
per la vita, per la vita,
siamo vita tutti noi.
Vita è la libertà,
vita è la creatività,
è il sorriso che tu mi fai,
è la mano che tenderai,
come quella che ora tu,
quella che ora tu,
quella che ora mi dai.
Per la vita, per la vita,
perché vita siamo noi,
per la vita, per la vita,
siamo vita tutti noi.
Vita è condivisione,
è il pezzo di pane che scambierai,
è un bambino con un pallone
in qualche cortile di una città,
è ogni gesto di lealtà,
la più audace sincerità,
è una luce che nascerà,
oltre il buio e l’oscurità,
è l’abbraccio che tu mi dai
è l’amore che unisce tutti noi.
Vita è l’umanità,
è la solidarietà,
è il sorriso che mi fai,
è la mano che mi dai.
Vita è un canto comune
senza barriere e diversità
è un amico che non frequenti
ma se lo cerchi lui è già là,
è lo sguardo della bontà
che non chiede mentre ti dà,
è ogni sogno che seguirai
oltre i tutti dubbi che hai
è ogni voce che ascolterai
è ogni volta che tu aprirai.
Per la vita, per la vita,
perché vita siamo noi,
per la vita, per la vita,
siamo vita tutti noi.
Vita è un mondo migliore
da costruire insieme io e te,
è il coraggio di andare avanti
lungo la strada in cui credi tu,
è passione e complicità,
è la tua e la mia dignità,
è colui che perdonerai,
perché lui è quello che sei
e ricorda sempre che è lei
è il più grande dono che hai.
Per la vita, per la vita,
perché vita siamo noi,
per la vita, per la vita,
siamo vita tutti noi.