padre pio

Le 10 canzoni più strane dedicate a Padre Pio

Qualche anno fa una lucidissima Iva Zanicchi dichiarò alla rivista Vero TV che Padre Pio era un suo fan e ascoltava spesso le sue canzoni: «Anni fa ho visitato i luoghi della sua vita e il convento di San Giovanni Rotondo. Lì ho mangiato anche con i suoi confratelli e uno di loro mi disse che una delle canzoni preferite di Padre Pio e che più amava ascoltare era Un fiume amaro». L’Aquila di Ligonchio però, non ha mai dedicato una canzone al santo. Fortunatamente per noi a farlo ci hanno pensato molto altri artisti. Di seguito vi presentiamo i 10 migliori (o peggiori) pezzi dedicati al frate di Pietrelcina divenuto una risconoscibilissima icona pop(olare) dei giorno nostri.

Precedente
Successivo

Cugini di Campagna – Stigmate (2002)

Nel 2002 Padre Pio diventa santo. Per celebrarlo nel migliore dei modi i Cugini di Campagna sfornano questo incredibile pezzo rap (!) che non rinuncia all’immancabile ritornello in falsetto.

Tra un’esortazione a cercare Dio nel nostro cuore e un bignami della vita di Padre Pio c’è spazio anche per una notevole svolta astrologico-fantascientifica racchiusa nei versi «Io ti seguirò ovunque andrai e sempre più spesso vagherò con te nell’universo, come una farfalla senza meta nelle tue braccia sulla stella cometa».

Gigione – Grazie Padre Pio (2006)

Nel 2006 esce l’album Figlia mia. In mezzo a pezzi come A chiattona e Salernitana in serie A, Gigione trova spazio anche quest’inno al santo di Pietrelcina. La canzone denota la capacità della superstar di Boscoreale di destreggiarsi abilmente anche con i temi sacri. Grazie Padre Pio fa parte della colonna sonora del film che porta lo stesso titolo (se non l’avete visto recuperatelo immediatamente). Il video, tratto proprio da quella pellicola, ci mostra Gigione intento a intrattenere un pullman pieno di pellegrini diretti a Pietrelcina. Ad accompagnarlo nella performance gli stessi pellegrini ai cori e un frate alla chitarra. Tutti rigorosamente incapaci di andare a tempo col playback.

Jo Donatello – Canzone a Padre Pio (2010)

È proprio il caso di dire tale padre, tale figlio. Quattro anni dopo il pezzo di Gigione esce Canzone a Padre Pio che porta la firma di suo figlio Jo Donatello. Anche in questo caso fa parte di un album, Il bombolone, che mischia sapientemente sacro e profano. E così fra gente che fa l’amore in spiaggia, ciliegine malandrine e ragazze che si mettono in bocca dei bomboloni che in cima hanno una golosità ecco spuntare questa ode a Padre Pio. Il tono rispetto alle altre canzoni del disco è decisamente diverso. Jo Donatello si fa serio e sfodera un pezzo pensato per spezzare i cuori già malandati dei 60/70enni di tutta la penisola.

Omar Codazzi – Santo Padre Pio (2010)

Ai più il suo nome non dirà niente. Per me vuol dire casa. Sì perché mio nonno era solito passare le giornate sintonizzato sui canali di liscio lombardi tenendo il volume della televisione a un livello insensatamente alto. Fra i suoi idoli c’era lui, Omar Codazzi. Capello impomatato e leccato all’indietro e sguardo da incorreggibile playboy di provincia.

Nel suggestivo video che accompagna la sua Santo Padre Pio lo vediamo sotto una cascata (finta) come un qualunque membro di una boyband degli anni ‘90, intento a scalare una montagna e guarito dalle stigmate. La canzone si chiude con una profezia/minaccia: «Il mondo si convertirà pregando insieme il santo Padre Pio».

Arditi di Pio – Salvaci da Satana, Padre Pio (2012)

Nel 2012 la canzone Salvaci da Satana, Padre Pio ebbe un piccolo successo sul web. Molti ci cascarono pensando che si trattasse di un vero inno sacro. Cosa assolutamente comprensibile, dal momento che nessuno sarebbe stupito dall’idea di quattro papa boys e una papa girl che cantano le lodi di un santo su una base electro; inoltre nel testo non ci sono elementi ironici che svelano la natura dell’operazione. Purtroppo (o per fortuna, a seconda dei punti di vista) la canzone serviva da traino per uno spettacolo dall’eloquente titolo Padre – Una storia inventata e col video successivo la fantomatica boyband cristiana scopre le carte. In Padre Pio ti amo abbestia è infatti presente uno spot in pieno stile youtube del Pione, parodia del Super Pasqualone. Come per l’uovo di Pasqua targato Giochi Preziosi anche nel Pione si trovano un sacco di gustosi gadget legati a Padre Pio; facile vederci una ridicolizzazione del business creato intorno al santo.

Stelvio Cipriani – Sono la tua creatura (1997)

Stelvio Cipriani è uno che ha composto colonne sonore per film di qualunque genere negli anni d’oro del cinema italiano. Nel suo curriculum non manca nulla: western, gialli, erotici, polizieschi, horror, decamerotici, commedie, nazi-porno, action e chi più ne ha più ne metta. Ma nella sua carriera può anche vantare un album uscito nel 1997 dall’eloquente titolo Emozioni musicali ispirate da Padre Pio. Ascoltando questo Sono la tua creatura l’emozione che prevale è la confusione. Dora Ferrè canta un testo che sembra un dialogo preso da una puntata qualunque di Beautiful: «Io gli sono madre. Ma io sono la sua creatura. Egli è mio figlio. Egli è il mio creatore. Madre sono io di un dio che è figlio, ma sono figlia anch’io di un dio che è padre». Ci mancava solo un gemello cattivo.

Polo, el rapero catolico – El rap de Padre Pio (2012)

Usciamo dai confini nazionali e andiamo a Dallas per incontrare questo MC latino che ha come missione quella di trasmettere la parola del signore in chiave rap. El rap de Padre Pio uscito nel 2012 parla della vita di Padre Pio sfruttando le immagini del film con Sergio Castellitto per il video. In un’intervista che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook ha raccontato di ladri che sono entrati in una casa, hanno rubato il suo CD e dopo averlo ascoltato hanno deciso di tornare sulla retta via. Probabilmente l’hanno fatto per non correre nuovamente il rischio di entrare in una casa e rubare un altro suo album.

Vitinho P.A.E. – Frei de Pietrelcina (rap do Sao Padre Pi) (2020)

Spostiamoci ora in Brasile per ascoltare Frei de Pietrelcina uscito a luglio del 2020, giusto per ribadire che stiamo vivendo un anno bersagliato dalle tragedie. Su una base oscura che lascerebbe presagire il solito testo condito da droghe, strada e guardie infami troviamo invece raccontata in prima persona la vita di Padre Pio. Il consiglio che vi dò è quello di non cedere alla tentazione di interrompere il video; se avrete la pazienza di arrivare fino al minuto 1’50” la vostra resistenza verrà ripagata da un’imperdibile versione trap dell’Ave Maria.

Liberovici – Padre Pio (1980)

Un’ode sexy/glam dedicata al santo di Pietrelcina? Ebbene sì. Del bizzarro disco di Andrea Liberovici del 1980 ne parliamo in un altro nostro articolo. Qui troviamo un brano dal titolo inequivocabile e dai toni marcatamente lascivi. Liberovici sembra voler ricompensare Padre Pio per averlo avvicinato a Dio con ben più di una preghiera. E i gemiti, il bacio scoccato a metà canzone e quell’«I love you» sono lì a testimoniarlo.

San Culamo – Mannaggia Padre Pio (2001)

Dopo tante canzoni che tessono le lodi di Padre Pio è doveroso dare spazio anche all’altra campana. E chi meglio dei San Culamo può tenere altro il vessillo dell’anticlericalismo goliardico?

Il pezzo fa parte del loro terzo album, I predatori dell’arca madonna, che citando la descrizione che ne fanno loro stessi «è un vero e proprio inno alla bestemmia». E lo si evince abbastanza chiaramente anche a partire dall’intro parlata del pezzo che vi proponiamo, che vede Girolamo e Alfonso discutere di una pizzata programmata in contemporanea con la beatificazione di Padre Pio. La sovrapposizione degli eventi suscita un’inevitabile tsunami di bestemmie. Imprecazioni che proseguono nella canzone che, sull’aria di Boom, Boom, Boom, Boom dei Vengaboys, maledice un po’ tutti: Padre Pio, Dio, la Madonna, tutti gli angeli e un cospicuo numero di santi.

SUPPORTACI

Ti piace Orrore a 33 giri? Abbiamo voluto essere sempre indipendenti e per questo non abbiamo pubblicità sul sito. Se vorrai puoi aiutarci a sostenere le spese di hosting con una piccola donazione su Ko-Fi o PayPal. Grazie!

SEGUICI QUI

SUPPORTACI

Orrore a 33 giri è sempre stato un progetto indipendente e per non avere padroni non abbiamo pubblicità sul sito. Per questo, se ti piace quello che leggi, ti chiediamo una mano, se vorrai, con una piccola donazione per sostenere le nostre spese di hosting. Potrai farla su Ko-Fi o PayPal.

GRAZIE MILLE