Hombres G Venezia

Hombres G – Venezia (1985 – 7″)

Ultimo aggiornamento:

Hombres G VeneziaNegli anni ’80 non erano solo i tedeschi che sognavano le spiagge dell’Adriatico e il buon cibo o gli albanesi che guardando “Colpo Grosso” pensavano che attraversando l’Adriatico ci fosse il paradiso. Anche in Spagna il mito del Belpaese era assai popolare come ci dimostrano gli Hombres G, uno dei gruppi rock spagnoli più popolari degli anni ’80 e ’90 non solo tra i patri confini, ma anche in Sud America.

Il brano “Venezia” fu il secondo number one hit consecutivo della band iberica e vero e proprio tormentone dell’estate 1985 (almeno in terra latina). Inizialmente pensato come lato B del primissimo singolo pubblicato dal gruppo nel 1983, questo capolavoro di new wave goliardica ha dimostrato di essere assolutamente vincente, giocando con l’italiano e prendendo tutti per il culo senza che se ne accorgessero, o quasi.

A orecchie non italiote infatti il testo suona come una canzoncina come tante, innocua e senza pretese che parla di estate, spiagge e vacanze in Italia (Venezia appunto). In realtà un testo come quello regalatoci degli Hombres G sarebbe assolutamente inconcepibile per qualsiasi network radiofonico mainstream.

Oltre alla solita immancabile trilogia mafia, spaghetti e mozzarella (per tacer delle belle figliole) i nostri ci mettono un bel po’ di pepe cantando ripetutamente: “Tu sei uno stronzo di merda e un figlio di troia in Venezia” dopo un preludio da operetta. Chapeau!

Il risultato è ottimo anche perchè supportato da una melodia fresca e immediatamente memorizzabile anche se il ritornello ricorda da vicino “Centro de Gravedad” del maestro Franco Battiato.

Se sia stata una citazione voluta non lo sapremo mai, come non sapremo mai (forse) perché diavolo volessero venire in Italia a comprarsi delle maledettissime maglie a strisce.

Venezia

Io sono il Capone della mafia
Io sono il figlio della mia mamma
Tu sei uno stronzo di merda ¡Ja! ¡Ja! ¡Ja!
E un figlio di troia in Venezia
Venezia…
Venezia…
Venezia… ¡Cha! ¡Cha! ¡Cha!
Lo tengo preparado, tengo las maletas
Vamos juntos hasta Italia, quiero comprarme un jersey a rayas
Pasaremos de la mafia, nos bañaremos en la playa…
Io sono il Capone della mafia
Io sono il figlio della mia mamma
Tu sei uno stronzo di merda
E un figlio di troia in Venezia
(Quiero spaghetti…)
Venezia…
(…Y mozarella)
Venezia…
(Quiero tirarme…)
Venezia…
(…a Donatella).
Lo tengo preparado, tengo las maletas
Vamos juntos hasta Italia, quiero comprarme un jersey a rayas
Pasaremos de la mafia, nos bañaremos en la playa…
Lo tengo preparado, tengo las maletas
Vamos juntos hasta Italia, quiero comprarme un jersey a rayas
Pasaremos de la mafia, nos bañaremos en la playa…
Stavamo per farci la numero mille
Quando arrivò la guardia civile.
Io sono il capo della mafia (gli dissi)
Se non la smetti ti spacco la faccia
(Quiero spaghetti…)
La faccia…
(…A mozarella)
La faccia…
(Quiero tirarme…)
La faccia…
(…a Donatella) ¡Cha! ¡Cha!
Lo tengo preparado, tengo las maletas
Vamos juntos hasta Italia, quiero comprarme un jersey a rayas
Pasaremos de la mafia, nos bañaremos en la playa…
Vamos juntos hasta Italia, quiero comprarme un jersey a rayas
Pasaremos de la mafia, nos bañaremos en la playa…
Vamos juntos hasta Italia, quiero comprarme un jersey a rayas
Pasaremos de la mafia, nos bañaremos en la playa…

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  1. no, jersey a rajas , è (come mi ha detto una madre lingua) il vestito dei carcerati;:)…un jersey è un tessuto, anche in italiano si dice, a rajas a strisce….come a dire un paese di criminali perchè carcerati

  2. Sono un peruviano che abita da 20anni in Italia, devo dire che questo tormentone l'ho sentito tantissimo da piccolo, sapevo pure a memoria le parole (!!).. solo riascoltandola qui per caso anni dopo ho realizzato cosa volevano dire!!

  3. @Gola84 anch'io pensavo si riferisse ai gondolieri, ma il testo dice "andiamo in Italia" non a Venezia; che sia una semplice sineddoche?

  4. Non mi viene il titolo… Il ritornello a me non ricorda Battiato, ma un brano degli Ustmamò leggermente accelerato – brano che, per inciso, risale ai 90.

  5. Caro Vikk hai riportato in auge un cimelio sonoro del 1985 che spiazzerà tutti i tormentoni dell'estate 2010! E' la prima volta che sento una canzone straniera che riassuma in soli 4 minuti e mezzo così tanti stereotipi del nostro bel paese… tra Mafia, mozzarella, spaghetti, bellavita, prepotenza tipica del pappone intrallazzato con la malavita e chiare ed evidenti minacce stile "Gabibbo" (quel "ti spacco la faccia" è micidiale!) faranno di questo pezzo un cult dei tormentoni estivi trash targati "Orrore a 33 giri"!E che dire poi del cantante? Pare davvero un mix ante litteram tra Franco Battiato (il ritornello è pari pari a "Centro di gravità permanente"), Billy Corgan degli Smashing Pumpkins (a parte i baffetti da sparviero e la bombetta è identico sia come aspetto e movenze) ed Edoardo Bennato (la voce è praticamente quella di Bennato).Grazie per questa chicca!!!P.S.: Adesso capisco come ci facciamo rispettare all'estero:"Io sono il Capone della mafiaIo sono il figlio della mia mammaTu sei uno stronzo di merdaE un figlio di troia in Venezia"e anche:"Io sono il capo della mafia (gli dissi)Se non la smetti ti spacco la faccia"Bellissimo!

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