Il 2012 è un anno davvero speciale, non solo perché è la fine del mondo, ma soprattutto perché si celebrano i 20 anni di carriera di Max Pezzali, che se vogliamo sono un po’ la stessa cosa.
Dopo un fallimentare lancio come duo hip hop nel 1989 con la loro misconosciuta “Live In The Music”, quando i nostri scimmiottavano il primissimo Jovanotti con il nome terribilmente onomatopeico de I Pop, il battesimo del fuoco per Max e il funambolico Mauro Repetto avvenne con un disco socio-musicalmente mai troppo lodato, quel “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno” che è una sorta di “Nevermind” padano, senza alcuno spleen generazionale, ma con semplici storie di serate in discoteca finite regolarmente in bianco, noia di provincia, scazzi con i genitori o semplici discorsi da bar, nella migliore delle accezioni.
Il portale Rockit ha pensato di fare cosa gradita all’umanità chiamando una ventina di band e musicisti del sottobosco musicale nostrano a rendere omaggio ai brani degli 883, il tutto in combutta con lo stesso Max e il suo management per promuovere il suo prossimo album antologico “Max 20”, dove in compagnia di gente come J-Ax, Club Dogo, Tiziano Ferro, lo stesso Jovanotti e tanti altri, ripercorrerà la sua carriera a suon di duetti.
Win-win-win situation quindi: una montagna di pubblicità per Rockit, efficace ed economicissima operazione di marketing per il cantante e operazione-vetrina per tanti nomi che i fan di Max Pezzali sicuramente non hanno mai sentito nominare.
L’unico a non vincere in tutto ciò è però l’ascoltatore di questa compilation, nonostante i brani siano scaricabili gratuitamente. Il difetto di “Con Due Deca”, a parte il titolo agghiacciante, è l’assenza di cuore, oltre alla qualità sonora spesso mediocre. I (tanti/troppi) nomi coinvolti sembrano più impegnati a farci vedere come sono bravi a impreziosire banali canzonette pop, piuttosto che vivere e reinterpretare i brani senza pensarci troppo.
Più che una celebrazione qui ci troviamo a che fare con una terribile accozzaglia di suoni hipster chic di provincia. Qualche buona cover la si trova (più che altro per la legge dei grandi numeri), ma quello che rimane impresso sono le versioni abominevoli che si appiccicano “piacevomente” alle orecchie come il chewing gum sotto le scarpe nuove: “Nord Sud Ovest Est” confezionata dai Carpacho! è un pastiche di campionamenti con un overdose di citazioni “colte” (Grandaddy, Blur, Beatles) di rara bruttezza, stessa sorte tocca a “Non Ci Spezziamo” reinterpreta dagli Amari e alla quasi totalità dei brani. Meritevoli di citazioni solo la fetentissima “Senza Averti Qui” ad opera di Girless & The Orphan, l’angosciante “Weekend” di Maria Antonietta e l’apocrifa “Aeroplano” (brano regalato dagli 883 a Caterina) sfregiata da I Camillas.
Senza grandi sorprese il pezzo più stuzzicante lo regalano gli Ex-Otago reinventandosi una goliardica versione di “Sei Un Mito”, a pari merito con gli ottimi Soviet Soviet che confezionano un perfetto abito post punk a “Il Grande Incubo” superando di gran lunga l’originale che non era certo granché. Anche I Cani e Nicolò Carnesi offrono buoni spunti, recuperando rispettivamente, “Con Un Deca” e “Rotta Per Casa di Dio”, peccato, però, per la registrazione approssimativa.
Chi sembra crederci davvero sono i Lava Lava Love (nati dalle ceneri dei Canadians) giocando d’azzardo con quella fetecchia di tormentone da spiaggia che fu “Bella Vera” e facendone una godibilissima versione indie-teen-lesbo che se fosse accompagnata da un video tutto bolle di sapone e zucchero filato rosa potrebbe fare breccia anche tra la nuova MTV generation.
Molto rumore per nulla, ma la cosa più preoccupante è che su 21 canzoni se ne salvino a malapena una manciata. Si tratta di cover, ma ciò non getta propriamente una luce molto positiva sulle nuove leve del “paese scarpa”.
Tracklist:
01. I Cani – Con un Deca
02. Carpacho! – Nord Sud Ovest Est
03. Selton – Come Deve Andare
04. Colapesce – Gli Anni
05. Amor Fou & AntiteQ – Come Mai (Pregando per un Synth)
06. Casa del Mirto – Una Canzone d’Amore
07. Nicolò Carnesi – Rotta per Casa di Dio
08. Numero 6 – Hanno Ucciso l’Uomo Ragno
09. Ex Otago – Sei un Mito
10. Macrobiotics (Nic Sarno & Dargen D’Amico) – La Regola di D’Amico
11. Ghemon – T.P.S. (prod. Fid Mella)
12. Amari – Non Ci Spezziamo
13. Egokid – La Regina del Celebrità
14. Il Triangolo – Nella Notte
15. Maria Antonietta – Weekend
16. Soviet Soviet – Il Grande Incubo
17. Girless & The Orphan – Senza Averti Qui
18. Lava Lava Love – Bella Vera
19. I Camillas feat. Liverani & Orson Camillas – Aeroplano
20. News for Lulu – Cumuli
21. Dimartino – Nessun Rimpianto