Chi non conosce Heather Elizabeth Parisi alzi la mano. Tanto sono sicura che non ne vedrò nessuna.
La nostra soubrette (forse una delle ultime, con Lorella Cuccarini), classe 1960, deve i suoi natali a genitori con evidenti origini italiane, che vivevano a Hollywood. Sì, a Hollywood (Chi gliel’ha fatto fare, di venir qua, non si sa). Appena diciottenne volò oltreoceano per ricercare le sue origini nel Bel Paese (così dicono ma secondo me è solo venuta in vacanza in Costa Smeralda) e subito venne notata in una discoteca.
Come dare torto al suo talent scout: ci ritroviamo davanti a uno splendore sexy, ironico, biondissimo e con un irresistibile e marcatissimo accento americano.
Heather inizia così a partecipare a programmi televisivi come ballerina e nel 1979 incide l’ipnotica “Disco Bambina”, ma sarà con il programma Fantastico che sia la soubrette, sia l’accattivante pezzo (che sarà usato come sigla), avranno la loro consacrazione.
Dopotutto, chi non la conosce? Quando avevo 3 o 4 anni io impazzivo. La sovraeccitazione che si creava dopo la cover dei Puffi sul “Bimbo Mix” del 1983, mentre ascoltavo il caldo scricchiolio del cambio del pezzo sul vinile, non aveva pari.
Insomma, che cosa rendeva irresistibile questo pezzo? Forse la vocina da bimbetta rompiscatole con l’immancabile accento americano. Forse le parti nell’incomprensibile inglese che, soprattutto da piccoli, affascina (tralasciamo il fatto che io canti ancora gloriosamente parole inventate a distanza di 20 anni, sempre le stesse, sempre con le stesse smorfie), o forse perché ritrovavo me stessa nel “corposissimo” testo: la ripetizione ossessiva delle parole “bambina”, “bravo” e “fantastico”. E cos’ero io? Una bimba, brava e fantastica. La combo perfetta. Sì perché il pezzo tutto coriandoli colorati e stelle filanti portava il mio ego a immaginarmi in una ginnica alzata di gamba, conditio sine qua non se di Heather non potevi nemmeno avere i capelli biondi.
Musicalità alla stregua del decennio che sta per bussare alla porta, ma di più non potremmo nemmeno pretendere: finti fiati, spari di synth alla Space Invaders, solita beatbox agghiaciante, ma un giro di basso quasi accattivante, che mai ti aspetteresti in una canzonetta senza pretese da biondina ebete.
“Disco disco per magia, chiudo gli occhi e volo via…” e ci si ritrova a guardare la sigla di Fantastico pensando a quanto erano brutti gli anni ’80. Un delirio da balletto compulsivo con i classici sostenitori di un’improbabile coreografia: body luccicanti con accostamenti di colori alquanto mesti, capigliature che parlano di anni settanta ormai andati, ma con un tocco di nostalgia-canaglia ed Enzo Avallone come partner maschile centrifugato nella candeggina. Ultimo, ma non per importanza, lo sfondo-epitaffio fotografico, tipico dei futuri anni dell’optical e delle spalline da giacca simil-rugbista.
Non ci resta che sublimare durante l’ascolto e ripetere come un mantra (se siete signorine come la sottoscritta) “disco disco manda via tutta la malinconia, è la favola, la superfavola / dove sto come vorrei, dove vivo i sogni miei, col mio principe più azzurro che mai” per avere la netta sensazione di vivere nel mondo caramelloso della nostra Heather. Provare per credere!
Da qui in poi Heather Parisi inizierà una lunga e proficua carriera musicale di cui parliamo in questo articolo.
Claudia Andrea
Disco Bambina
Disco disco dove io
sono veramente io
è fantastico
superfantastico …
E la dimensione che
mi fa vivere con te
l’avventura che c’è dentro di me…
Disco disco manda via
tutta la malinconia
è la favola
la superfavola
dove sto come vorrei
dove vivo i sogni miei
col mio principe più azzurro che mai …
Bambina bambina
“Sing along and dance bambina”
bambina bambina
disco bambina.
Bambina bambina bambina ba….
“Ace of diamonds, Jack of Spades
change your partner, promenade”
Bravo bravo bravo
disco bambina.
Bambina bambina bambina ba…
“One and two and three and four
help yourself and ask for more”
Follow me as I step out on the floor …
Disco disco dove io
sono veramente io
è fantastico
superfantastico …
E la dimensione che
mi fa vivere con te
l’avventura che c’è dentro di me …
Disco disco per magia
chiudo gli occhi e volo via
come Peter Pan
e come Superman …
C’è la musica che va
ballo ballo sono già
nel mio viaggio per la felicità.