Tutto si può dire di Fabrizio Corona ma non che sia un uomo a corto di idee (legali o illegali) per cercare di racimolare denaro: editore, imprenditore, attore, presentatore, scrittore e musicista … più o meno.
Spinto dalla disperazione o da deliri di onnipotenza l’ex cocco di Lele Mora, come la sua ex moglie Nina Moric, ha provato a più riprese a sfondare anche nelle classifiche con una manciata di pezzi rap di una bruttezza rara che meritano di essere narrati in un’eroica discografia.



La pseudo-carriera musicale del Re dei paparazzi non può essere narrata senza tirare in ballo lo sconosciuto rapper Kalief (diminutivo di Kaliefornia, autoproclamatosi “il principe”). Di Kalief non si sa praticamente nulla anche perché non c’è nulla da sapere: un rapper romano sconosciuto che deve la sua minima fama solo grazie alle malefatte dell’amico-mecenate Fabrizio Corona di cui è diventato cantore di corte. L’unico segno discografico reperibile, oltre ai brani che inciderà con lo stesso Corona, è la raccolta “2007-2014 – The Sampler” acquistabile comodamente dalla sua pagina Facebook; noi non l’abbiamo ascoltata ma già il fatto che su un’autoproduzione italiana abbia voluto metterci il l’etichetta americana Parental Advisory (neanche fosse Ice-T) ci fa propendere per il giudizio di “vaccata a priori”.
Kalief entra in contatto con Fabrizio Corona nel 2007 dopo le vicende giudiziarie che gli erano costate 80 giorni di carcere, seguiti da continue apparizioni su tutti i principali talk show nazionali. Diventato un vero caso mediatico di massa ancora più che giudiziario il paparazzaro si autoconsacrò come uno degli eroi gentisti per eccellenza; chi di noi non ha sentito almeno una volta nella vita un buontempone qualunque lamentarsi che “i criminali veri continuano a stare fuori mentre Corona è finito dentro per due foto?”, ignorando solo il piccolo particolare che al di là delle famose foto scandalistiche dei vari VIP vi erano anche accuse di estorsione, bancarotta fraudolenta, frode, evasione fiscale, utilizzo di banconote false, corruzione e ricettazione di armi da fuoco.
Io sto giù con Fabrizio
l’uomo che ha scardinato l’Italia del vizio
tutti sempre pronti a dare il proprio giudizio
Nel 2008 il novello martire d’Italia viene sedotto dalle lusinghe di Ensaime, un anonimo DJ, all’epoca resident alla discoteca Casa De Sica in provincia di Brescia (non esattamente il Cocoricò o il Papeete, insomma) per produrre insieme un singolo.
Nel 2009, con la speranza (per fortuna mai trovata) di aver un seguito di qualche tipo, Kalief torna alla carica con il secondo singolo “Pazzesco!!! (Nuovo oltraggioso pezzo)”, dove la breve parabola musical-agiografica di Corona raggiunge l’apice, in un testo che vorrebbe porsi come un duro attacco alla corruzione e all’ipocrisia imperante nel nostro Paese in cui solo gli innocenti finiscono in galera mentre i potenti godono dell’immunità. Guarda caso proprio la voce del buontempone qualunque di prima.
Ad accompagnare questo brano anche il “video che non volevano farvi vedere” che racchiude i peggior stereotipi dei film d’azione tra donne in pelle, serpenti, esplosioni, pistole giocattolo e chi più ne ha più ne metta. L’inizio di questa filippica martirologica è già di alto livello “Corona ti perdona e lui al processo ci va” accompagnata da tanto di semi-citazione dello Scarface di Brian De Palma: “Nella vita contano solo due cose, palle e parola”.
La produzione trasuda tutto questo sapore casalingo, tanto che il pezzo sembra registrato con l’iPhone, ma questo non basta: a completare l’opera ecco quindi una base posticcia monocorde, un testo più banale persino del precedente, il vilipendio alla grammatica e la metrica fallace:
Se pensi che è innocente allora grida:
Corona libero, li-be-ro!
Fabri, non arrenderti
tu continua a crederci
odiato, amato, tu non molli
l’Italia segue le tue storie folli
(…)
Bad boys bad boys per la vita
poliziotto poliziotto, perchè vuoi mettermi in cattività ?
Magistrato magistrato
non lo vedi che l’italia è criminale e cattiva già?
(Corona e Kalief è sempre gangsta chic)
Tutto ciò prima di concludersi con l’ennesima dichiarazione di Corona che si lamenta di essere finito in carcere invece di tanta altra gente.
Se dopo questa mirabile trilogia Kalief ritorna nel nulla da cui è arrivato, ma la carriera musicale di Fabrizio Corona non finisce qui. Nel 2013 assieme al DJ Steve Forest eccolo tentare la carta dei dancefloor con il brano “Belen” (se ci riuscite provate ad immaginare di che cosa parla la canzone); qui il ruolo di Corona è ancora più enigmatico: si limita ad apparire nel videoclip. Misteri della musica.
Una carrellata di nomi piuttosto noti (Fabri Fibra, Bassi Maestro, Mondo Marcio, Club Dogo; Colle Der Fomento, Ice One…) e fa davvero un po’ specie vedere tra questo marasma anche quello di Frankie Hi Nrg MC con la gloriosa “Fight da faida”.
La cosa più divertente è però notare che tra le 24 tracce c’è spazio per cani e porci tranne che per il suo ex menestrello Kalief. Probabilmente vista la serie di flop inanellati dal rapper, Corona ha pensato bene d’ignorare questo recente passato davvero poco glorioso.
Discografia:
- Kalief feat. Fabrizio Corona – Corona non perdona (2007 – singolo digitale)
- Ensaime Vs Corona – Takes a Picture (2008 – singolo)
- Kalief feat. Fabrizio Corona – Pazzesco!!! (Nuovo oltraggioso pezzo) (2009 – singolo digitale)
- Kalief feat. Fabrizio Corona – Corona libero! (2010 – singolo digitale)
- Steve Forest & Fabrizio Corona – Belem (2013 – singolo digitale)
- Fabrizio Corona presenta Hip Hop Selection (2014 – compilation)