Partendo dal presupposto che nel 99% dei casi far cantare un’attrice porta agli stessi disastrosi risultati che far recitare una cantante, immaginate se al microfono ci mettiamo un’avvenente ragazza con una voce tutto fuorché bella, entrata nel mondo del cinema attraverso la porta chiamata “riviste per adulti”, riuscendo a mettere nel proprio curriculum quasi tutti i magazine per maschietti degli anni ’70 (Playboy, Blitz, Penthouse e Playmen). Terribile vero?
Per non farci mancare proprio niente prendiamo Cristiano Malgioglio, paroliere-prezzemolino che non a caso quando si tratta di celebrare l’apocalisse musicale non manca mai all’appello e che in questo caso firma i testi di entrambi i brani presenti su questo 45 giri di dubbia qualità che vede al microfono Eleonora Giorgi, indimenticabile icona sexy acqua e sapone (o sarebbe meglio dire cacio e pepe) di numerose commedie anni ’80.
https://youtu.be/W6hF5uuqgDE
“Quale Appuntamento…” è un pop romantico con un ritornello dal sapore funky tra l’inutile e il noioso, a nulla servono i riverberi e lo stesso Malgioglio ai cori, che probabilmente disgustato da tanto scempio inciderà una versione nettamente superiore del brano nell’album “Artigli”. L’assoluta mancanza di una pur minima tecnica, mista a una voce afona e sfiatata fa fare il salto di qualità al brano, trasformando una canzone piuttosto inetta in un esempio terrificante di che cosa succede quando i produttori sono guidati solo dalla “gnocca”.
https://youtu.be/zOo6OneAO0I
Con “Messaggio Personale” sul lato B le cose vanno leggermente meglio, anche perché fare di peggio sarebbe stato davvero da Guinness dei primati. Il brano è la cover di “Message Personnel” proposta però con una traduzione italiana approssimativa e soprattutto con un arrangiamento sovraccarico, kitsch ed eccessivo (ad opera di Garbo). In questo caso la nostra è più a suo agio grazie alle ampie parti parlate a cui però non riesce a rendere giustizia per via di una capacità di recitazione davvero dozzinale trasformando la canzone in un sottofondo cheap per momenti intimi, ben lontana dalla splendida versione originale di Françoise Hardy.
Il classico disco capace di creare imbarazzo nell’ascoltatore.