Sulla copertina è una donna ritratta in un contrasto di bianco e nero. Helmut Newton, il trascurabile fotografo, trent’anni fa deve averle chiesto di adagiarsi su di un divano decorato di pelo con tutta la tenacissima malinconia di cui è sempre stata capace. E così deve aver fatto, Catherine Deneuve, il cui corpo lo vediamo, aderisce sublime mentre il pelo l’accoglie. La posizione è adeguata e la predisposizione canterina è totalmente fallimentare; la domanda a questo punto emerge ineffabile: ma era davvero necessario farle fare un disco?
Di fronte a una domanda del genere noi di Orrore a 33 Giri diciamo sempre sì.
Eppure molto spesso, nelle pellicole dei film che hanno fatto la storia del cinema, l’abbiamo vista spesso zitta e adagiata da qualche parte. Che cantasse: qualcosa di lontano e insospettabile. Per Buñuel era una borghese repressa adagiata in un ruolo familiare scomodo, ergo la necessità di adagiarsi sui letti di Madame Anais per essere Belle du Jour. Per Polanski invece, in Repulsion, era un’estetista maltrattata dalla ruvidità della vita, il cui “adagiarsi” e rinchiudersi nel suo appartamento era l’unica via di salvezza. E ancora, come dimenticarcela adagiata sulle gambe di Jean Paul Belmondo, mentre il silenzio la guida nel suo piano, spudorato e spietato, ne La sirene du Mississippi?
Ecco. Ora che ce la siamo ricordata in così tante opere di eterna bellezza orizzontale, ricordiamola per l’opera di eterna diversificazione di bellezza, registrata (presumibilmente) in verticale. Ma soprattutto: ricordiamoci di dimenticarla.
“Souviens-toi De M’oublier” è il singolo, scritto e interpretato anche da Serge Gainsbourg, tratto dall’omonimo album e dato in pasto ai media nel 1981. Una mossa commerciale? Una necessità di completare il diagramma a torta di una carriera?
In questo pezzo di misurabile vaghezza la voce di Catherine esce a stento dalla sua boccuccia. L’ansimare è inesistente, ma l’idea di un amplesso perduto (?) c’è e insiste. C’è la possibilità che stia imitando Jane Birkin, ma secondo me sta solamente cantando sdraiata.
Souviens-toi de m’Oublier
Souviens-toi de m’oublier
J’vais y penser
Réfléchis comme un miroir
J’vais voir
Et souviens-toi de m’oublier
J’vais essayer
L’amnésie a le pouvoir de la magie noire
Souviens-toi de m’oublier
Et quand je pleurerai
Fais un nœud à ton mouchoir, pour ta mémoire
Et souviens-toi de m’oublier
J’vais y penser
Les flash-back c’est comme voir
Des films noirs
Souviens-toi de m’oublier
Ouais j’vais y penser
Réfléchis comme un miroir
J’vais voir
Et souviens-toi de m’oublier
J’vais essayer
Tu sais bien qu’il va falloir
Ne plus nous voir
Souviens-toi de m’oublier
Mais souviens-toi