Quando ero bambino negli anni ’80 e vedevo in televisione in trasmissioni come “Domenica In” o “Discoring” l’uomo-robot ne ero magneticamente attratto. Il motivo? Ignoto. Forse quel suo abito di plastica blu elettrico o le sue mosse meccaniche unite ad una perfetta immobilità facciale che lo avevano reso noto in Italia e nel mondo come l’uomo-robot o meglio Mr. Zed. Ideato il personaggio inedito e vincente David Kirk Traylor ci ha costruito una brillante carriera durata almeno due decenni e votata, quasi in maniera ascetica, a rappresentare sempre e soltanto lo stesso personaggio.
Nei primi anni ’80, nel pieno del suo successo, David Zed si prese la briga di incidere una manciata di 45 giri tutti piuttosto interessanti e devoti all’electropop sulla scia del Gary Numan più melodico. Ciò che rende straordinariamente interessanti questi brani (ad esclusione della tarda cover di “Witch Doctor”) sono però i testi autoreferenziali dedicati ovviamente al mondo dei robot; nel caso di “Balla Robot” il tutto è speziato da più o meno vaghi ammiccamenti a sfondo sessuale dall’inizio alla fine del brano.
Sarà per quel giro di riff insistente o per le mosse (di danza?) che vengono impartite, ma il brano sembra quasi una proto-versione del celeberrimo Gioca Jouer; sarà un caso?
Piccola curiosità, riconoscete il G. Magalli tra gli autori?
(G. Magalli-G. Santamaria-D. Sorrenti-C. Deangelis-M. Dicario)
amo i juke-box,
se metti una pila dentro di me
vedrai che suonerò,
che ballerò il “Balla Robot”.
Dai muovi le gambe
e non le piegar
apri le braccia
e chinati in giù
su dai ci riuscirai
anche se tu bulloni non hai.
piegati in giù
alzati e poi
ritirati su.
Balla Robot!
Sfiorami un dito e toccami un po’
senti la scossa che do!
il mio transistor batte per te
Su dai, balla con me
ti insegnerò il “Balla Robot”.
Ora la testa tu devi girar,
insieme alle gambe prova a spostar,
su dai, ci riuscirai
anche se tu a pile non vai.Girati un po’
piegati in giù
alzati e poi
ritirati su.
Balla Robot!
Se fai così, mi accenderò,
senti la scossa che do!
piegati in giù
alzati e poi
ritirati su.
Balla Robot!
Se fai così, mi accenderò,
senti la scossa che do!
amo i juke-box,
se metti una pila dentro di me
vedrai che suonerò,
che ballerò il “Balla Robot”.
Dai muovi le gambe
e non le piegar
apri le braccia
e chinati in giù,
vedrai ci riuscirai
anche se tu bulloni non hai.