Cristiano Malgioglio e Barbara D’Urso sono le reginette della televisione baraccona, generica e generalista di oggi, ma entrambi hanno un passato canterino.
Se il buon Malgioglio può fregiarsi di alcuni brani di successo (nonché una vittoria al Festival di Sanremo) come paroliere negli anni ’70 e di una successiva carriera alquanto discutibile come interprete, millantando enormi proseliti nel profondo Sudamerica, la soubrette/attrice/presentatrice napoletana ha invece un repertorio assai più limitato: il solo 45 giri Dolceamaro pubblicato senza fortuna nel lontano 1980.
Ecco quindi che appare quasi naturale che il buon Cristiano Malgioglio, da qualche anno diventato una sorta di personaggio coccolato un po’ da tutti i salotti buoni e scoreggioni del piccolo schermo, decida di recuperare quella vecchia canzone per farla diventare il suo novo fiammante singolo da far suonare in tutte le spiagge d’Italia, in una sorta di sinergia di due icone gay di casa nostra.
Dopo ben 39 anni ecco che Dolceamaro assume nuova vita che però non è affatto eccitante. Sebbene la canzone di Barbara D’Urso non fosse particolarmente originale (scopiazzando senza remore Viola Valentino), non abbiamo mai nascosto il nostro apprezzamento per un brano sbarazzino e appiccicoso che funzionava benissimo nonostante la voce afona di Barbara D’Urso; anzi la genialità fu quella di giocare su un’interpretazione un po’ ammiccante e un po’ ansimante per coprire sapientemente i difetti (quanto era delizioso quel crescendo su «non finire, adesso proprio non finire, rimani ancora un po’ a sognare, ti prego ancora no amore» prima del ritornello?).
La versione 2019 appiattisce la canzone adagiandola sui classici stereotipi della musica dance più ignorante di oggi con ammiccamenti agli anni ’80: una giostra di suoni scintillanti, filtri e magie a colpi di Pro Tools, con un Malgioglio che ormai, come da copione, si limita praticamente a parlare invece che cantare, mentre la vocina di Barbara D’Urso rimane ai minimi sindacali apparendo solo nel ritornello.



Una canzone a suo modo davvero perfetta per qualche siparietto pecoreccio a Domenica Live e che manderà sicuramente in visibilio i follower delle due dive sui social network, ma che non ha certo la forza di diventare il tormentone dell’estate 2019. In compenso scommettiamo che risuonerà come perfetta musica da autoscontro nelle sagre di tutta Italia.