Una delle caratteristiche sociali degli anni ’80, ultima epoca d’oro della nostra nazione, fu la nascita del culto dell’edonismo e della passione per lo stare in forma.
A partire da Milano e lungo tutto lo stivale si registrò un incremento sostanziale nell’apertura di palestre e centri fitness. I cupi scantinati di pesistica e le fumose palestre condivise con l’agonismo lasciarono quindi il passo a veri e propri saloni di benessere di tipo più moderno, in cui uomini ma soprattutto donne si prodigavano in esercizi di aerobica e di body building per scolpire il proprio corpo sul modello delle star d’oltreoceano. Le persone volevano essere belle e apparire all’altezza della situazione, dedicando tempo a se stesse e lasciandosi definitivamente alle spalle l’austerità e la violenza sociale dei decenni precedenti.
Risalgono a questo periodo anche i vari corsi televisivi di aerobica, must dei palinsesti delle reti private ma anche quelle di stato, presentati da volti noti della TV e da attrici famose. Una di queste, la bellissima Barbara Bouchet, era ammirata per una bellezza nordica e per un fisico mozzafiato, che aveva generosamente mostrato per più di un decennio come uno dei volti più noti della commedia sexy all’italiana, ma anche di film più impegnati. Memorabile, in tal senso, la sua go-go dance in Milano Calibro 9, ad oggi uno dei maggiori momenti di erotismo della storia del cinema del nostro paese.
Complice anche il declino del filone cinematografico di riferimento, la biondissima Barbara traghettò alla televisione come conduttrice di strisce quotidiane dedicate alla corretta alimentazione e all’esercizio fisico per tutte le telespettatrici a casa, che al ritmo della musica e delle istruzioni della bella teutonica speravano di bruciare le calorie in eccesso dovute a quella pennetta alla vodka di troppo o all’anatra glassata della nonna. Il tutto indossando body attillati, fuseaux dai colori accesi e scaldamuscoli d’ordinanza, in stile squisitamente anni ’80.
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Forte del successo della proposta e sulla scia dell’indimenticato Ginnastica fantastica della collega Heather Parisi uscito qualche anno prima, anche la Bouchet, dopo il successo di Se tu fossi bello, diede alla luce un suo disco pensato specificatamente come accompagnamento per una lezione di aerobica.
Nel 1986 su etichetta Lupus vide quindi la luce Move Your Body, un 12” dal titolo e dalla copertina eloquentemente invitanti allo sport. Si tratta, né più né meno, di un pezzo in puro stile italo-disco scritto dalla coppia di autori Massimiliano Di Carlo e Robert Masala (già all’opera su perle di Vanna Brosio, Flavia Fortunato, Gary Low e David Zed) e quindi via di spianolate, percussioni e cantato in inglese di rigore.
Ad accompagnare, una copertina in cui Barbara dà sfoggio della sua bellezza in body bianco azzurro e fascia coordinata su chioma mossa, nell’atto di svolgere un esercizio di sollevamento pesi. Un quadretto che sembra uscito dal manuale di storia e cultura del decennio, e per questo irresistibile.
Non sappiamo quante signore in realtà ottennero un fisico perfetto sulle note di Move Your Body grazie ai consigli di Barbara Bouchet, ma la semplicità e la spontaneità del fenomeno ci fa sorridere. Noi ricordiamo il progetto e l’interprete con l’affetto dovuto a uno dei maggiori idoli sexy italiani e con un tocco di nostalgia per un decennio fatto di speranza ma anche della giusta dose di leggerezza e naturalezza, alla faccia delle influencer prese male di oggi, dei loro singoli fatti al computer e dei loro filtri di Instagram.