antoine l'alienazione

Antoine – L’Alienazione (1966)

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antoine l'alienazione“L’indomani mi accorsi che Bartleby non faceva nulla all’infuori di sostare in piedi accanto alla finestra, assorto nelle sue fantasiose divagazioni dinanzi al muro cieco. Quando gli chiesi perché non stesse scrivendo, rispose di aver deciso che non l’avrebbe più fatto. […] Lo osservai e notai che i suoi occhi apparivano spenti e vitrei.” Herman Melville da Bartleby lo Scrivano.

L’alienazione, qui intesa come estraniazione del sé da tutto ciò che ci circonda, siano persone o cose, è causa del diffuso malessere psicologico dell’età contemporanea. È un tema difficile da affrontare, con il rischio sia di cadere nel citazionismo di filosofi, sociologi, psicologi e tanti altri ancora, sia di prendere poco seriamente il problema. Antoine, che voi sicuramente ricorderete per la canzone “Pietre” (Quella che fa: “Tu sei buono e ti tirano le pietre. Sei cattivo e ti tirano le pietre.”), e che gli affezionati di Orrore a 33 Giri ricorderanno anche per “Il dirigibile” però riesce ad affrontare il tema in maniera esemplare.

Uscita nel 1966, “L’alienazione” è il lato A del secondo 45 giri di Antoine, il primo cantato in italiano; ma la canzone in realtà era già stata pubblicata nel 45 giri d’esordio dell’autore, con il titolo “Qu’Est Ce Qui Ne Tourne Pas Rond Chez Moi” (che cosa non va in me), in cui il cantautore italo-corso parla in prima persona, affrontando l’argomento da un punto di vista più personale.

Nell’edizione italiana Antoine cambia decisamente il tono, coadiuvato dal contributo linguistico di Herbert Pagani, e la canzone acquista uno stampo più divulgativo, enciclopedico, in cui l’artista cerca di spiegare con parole, in parte proprie, e con quel suo caratteristico accento francese che lo ha reso famoso, che cos’è l’alienazione, nello specifico i suoi sintomi più comuni.

Un tema decisamente importante per un artista agli esordi, ma si deve anche considerare il periodo di uscita del brano, siamo in piena ondata beat e da qualche anno un certo Bob Dylan ha raggiunto il successo internazionale, cambiando completamente lo stile cantautorale, sia per l’impegno politico e sociale, sia per il modo di cantare.

In questo contesto Antoine riesce quindi a parlarci di alienazione e male di vivere, ma allo stesso tempo ci fa ballare e muovere il culo nelle sale da ballo.

Scusate se è poco.

L’alienazione

L’alienazione sai cos’è
è il vuoto nei pensieri
le notti bianche
i giorni neri
e il vuoto intorno a te

Uno parla e non ascolti più
vivi e non sai perché
se ne amavi una
non l’ami più
anzi non sai più chi é

L’alienazione sai cos’è
è il vuoto nei pensieri
le notti bianche
i giorni neri
e il vuoto intorno a te

Tu mangi e bevi e dormi ma
non sai perché lo fai
non ridi più
non piangi più
sei chiuso a chiave ormai

L’alienazione sai cos’è
è il vuoto nei pensieri
le notti bianche
i giorni neri
e il vuoto intorno a te

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