Visto che abbiamo scoperto che un giovane Carlo Conti ha fatto una canzone italo-disco, per non farci mancare niente, ma proprio niente, abbiamo spulciato ancora più a fondo e abbiamo trovato l’intera discografia del conduttore ambrato che ci sembra doveroso condividerla con tutti voi.
Carlo Natale Marino Conti (questo il suo nome completo) esordisce nel mondo dello spettacolo poco più che ventenne nei primi anni ’80 come conduttore e DJ radiofonico.
Claudio Cecchetto ci insegna che ogni DJ degno di tale nome all’epoca doveva incidere almeno un disco, quindi ecco che nel 1984, a soli 24 anni, Carlo produce e interpreta per la prestigiosa etichetta Carlo Conti (da lui creata ad hoc e che, se ve lo state chiedendo, non pubblicherà nessun altro disco) il suo primo singolo It’s Okay It’s All Right musicato da Danilo Ciarchi e arrangiato da un giovanissimo Marco Masini che all’epoca suonava i sintetizzatori per svariati progetti dance.
Il brano parla ovviamente di quanto è bello ascoltare la radio quando c’è il tuo DJ preferito (Carlone appunto) e non a caso venne utilizzato come sigla finale della trasmissione Aloha Disco Show.
Il pezzo apre con un intro parlato in inglese, scaldato dalla sensuale voce di Conti, per poi sfociare in una strofa “groovettina” con piano sincopato e synth a strafottere, spiccando il volo verso un ritornello super accattivante. Mediocre come tutta la sua produzione, ma lodi all’arrangiamento di Marco Masini, che ci fa chiedere perché non abbia continuato su questo stile anziché finire a proporci cover dei Metallica.
Risale sempre al 1984 la prima apparizione televisiva conosciuta di Carlo Conti, all’epoca in forza alla squadra di Radio Fantasy. Con gli altri DJ della Radio fondano la Radio Band e presentano il loro inno ricco di groove Radio Rap, che guardacaso affronta la solita tematica dei DJ che ti fanno compagnia.
Nel raro filmato, introdotti dal già citato Danilo Ciarchi, sono presenti tutti i DJ che interpretano il brano: Carlo Conti, Michele Lopez, Tommy Kelvin, Jody, Davide Sagliocca, Fabrizio Faber, Maurizio Loggia e Valentina, la piccola figlia di Ciarchi. Memorabili le camicie hawaiane, la coreografia dei ballerini ma soprattutto il testo delirante:
E’ una serata strana questa sera la mia
ti passo un altro disco e in testa nasce un’idea
cantare una canzone a te che stai ascoltando
con tanta simpatia anche se canto stonando
noi siamo dei Disc Jockey dalle mille esperienze
tu ascoltaci guidando per le vie di Firenze
L’oroscopo, notizie, è tardi corro veloce
ma quel che conta è che ti giunga chiara la voce
mi chiedi una canzone ma è degli anni ’60?
Ok io ti accontento con Il Cielo In Una Stanza
Ti faccio un bel missaggio Martinelli – Righeira
tu resta qui all’ascolto che ti passa la sera
che voce nella notte senti che fantasia
noi siamo tanti amici trasmettiamo allegria
Savage, Gazebo, Twins, Stallone
rimani in sintonia, non cambiare stazione
la sigaretta accesa si consuma pian piano
ti leggo il notiziario ma mi trema la mano
finisce la giornata, si schiarisce la voce
la Radio Band saluta e manda un ciao veloce.
Per concludere con i versi incomprensibili della piccola Valentina.
Il 1985 è l’anno di Through The Night, di cui abbiamo già parlato, firmato con lo pseudonimo Konty. cercando di sprovincializzare la sua proposta musicale.
Sempre scritto da Danilo Ciarchi, il brano segue il trend della musica italo-disco della seconda metà degli anni ’80 virando lievemente verso sonorità più cupe e meno happy-a-tutti-i-costi.
Ricordiamo sempre con piacere (oltre alla splendida copertina) il fatto che la canzone è arrangiata da Fabrizio Federighi, il quale può vantarsi di aver scritto Professor of Percussions di Ilona Staller. Sul lato B un remix di Riccardo Cioni, talentoso DJ e storica nemesi di Claudio Cecchetto, il brano è attualmente l’unico disponibile in commercio negli store digitali.
Nel 1986 Carlo torna ad usare il suo vero nome e pubblica per la Durium il 12″ Radio con tonalità sempre più dark, forse influenzate dalla new wave italiana del periodo.
Non sembra quindi un caso che il brano sia scritto e prodotto dal mitico Hanno Rinne, che solo l’anno prima aveva partecipato con un assolo di chitarra al brano Pioggia di luce dei conterranei Litfiba, dal loro primo strepitoso LP Desaparecido.
Ecco spiegato perché nella canzone si sprecano percussioni a spron battuto e scuri cori da stadio (che ricordano Tarzan Boy, tormentone dei Baltimora dell’anno precedente), sui quali Carlo Conti sciorina il suo sempre mediocre inglese.
L’anno successivo riprova a buttarsi nella produzione discografica fondando una nuova etichetta asssieme al DJ Mario Mangiarano. La Zeus pubblica diverse cura diverse buone produzioni italo disco, lanciando una manciata di brani di altri artisti tra i quali ricordiamo Dancing On Illusion degli Esprit Nouveau, 5 O’Clock In The Morning degli Indianapolis e Take You Home (Tonight) dei Good Fear.
Rimanere nelle oscure retrovie va stretto al nostro Carlo Conti che nel 1989 torna al microfono trascinato dal suo amico Leonardo Pieraccioni che aveva scritto un intero disco (musica e testi) e cercava una degna spalla.
Non è un caso quindi che questo Animali di città lo stile italo disco a cui eravamo abituati è completamente sparito in favore della forma canzonetta sulla falsariga dei capolavori di Renzo Arbore, con la differenza che qui parliamo di Pieraccioni e Conti, due simpatici ragazzotti toscani, mentre Arbore ha praticamente inventato il filone “canzoni divertenti”.
Titoli come Cembalo, Reggae argentino e la cover di La porti un bacione a Firenze lasciano presagire il peggio e in effetti all’ascolto è esattamente così. A questo punto era meglio la italo disco cafonotta e senza personalità.
Arriviamo così ai primi anni ’90, Carlo Conti si sposta gradualmente dalla radio alla televisione e nel mentre cerca di tenere sempre un piede nella sua vecchia passione, così nel 1991/1992 fonda gli Interno 31, praticamente poco più di una cover band.
Con questo combo il nostro gira le discoteche e le piazze toscane proponendo medley di ogni fattezza mischiando allegramente i nostaglici anni ’60 con gli ultimi successi pop-rock che ritroviamo puntalmente in questo agghiacciante Carnevalestro.
Il disco è un ideale compendio del divertimento generalista in prime time che da lì a poco farà la fortuna del DJ/presentatore. Quindi con tanto pelo sullo stomaco ci troviamo ad ascoltare Bandiera gialla, The Addams Family Theme, Una donna per amico, Twist And Shout, Acqua azzurra acqua chiara, Il ballo del mattone, My Sharona e Smoke On The Water!
Tra un vecchio successo e l’altro troviamo anche una manciata di brani semi-inediti tra cui Ahi ahi ahi, prodotta dal solito Carlo Conti e lanciata sempre da Leonardo Pieraccioni nel 1991, il cui ritornello recita «Ahi ahi ahi, i figli di troia ‘un muoian mai». Poesia.
The Aria Fresca – Aria Fresca (1992)
A concludere la parabola musicale del nostro conduttore scuretto preferito, nel 1996, sull’onda del sccesso della trasmissione comica Aria fresca che lanciò Giorgio Panariello in prima serata, ebbe l’idea di creare una compilation a tema che tra le altre cose conteneva il tormentone di Panariello Su le mani.
Da qui in poi Conti non si avventurerà più nel fatato mondo della produzione musicale, salvo poi firmare negli anni 2000 una raccolta di CD compilation contenenti canzoni evergreen di ogni sorta, dall’emblematico titolo Carlo Conti presenta Hit 60, cui fecero seguito Hit 70, 80 e 90, esattamente come fece a suo tempo Claudio Cecchetto con le compilation disco music.
Emerge senza dubbio da questa edificante storia uno spaccato della società italiana a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90 con una sola, imperturbabile costante: l’abbronzatura di Carlo Conti.
Discografia
- 1984 – Carlo Conti – It’s Okay It’s All Right/It’s Okay It’s All Right (Instrumental Version) (Carlo Conti, CC 001, 7”)
- 1984 – Radio Band – Radio Rap (Vocal)/Radio Rap (Instrumental) (Radio Fantasy, RF 001, 12”)
- 1985 – Konty – Through The Night (Dance Version)/Through The Night (Original Version) (Discomagic Records, MIX 235, 12”)
- 1986 – Carlo Conti – Radio (Vocal)/Radio (Instrumental) (Durium, DEX 13086 12″)
- 1989 – Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti – Animali di città (Pistoiese Edizioni Musicali S.a.s., PEM LP 114, LP)
- A1. Prendi Questa Canzone
- A2. 1978
- A3. Da Grande
- A4. La Tua Compagnia
- A5. Cembalo
- B1. La Porti Un Bacione A Firenze (Odoardo Spadaro cover)
- B2. Autostrada
- B3. Limoni
- B4. Reggae Argentino
- B5. Animali Di Città
- 1992 – Carlo Conti & Interno 31 – Carnevalestro (Polygram Italia SRL, 512 872-2, CD)
- 01. Con Il Nastro Rosa
- 02. Bandiera Medley (Bandiera gialla, Stasera mi butto, Il ballo di Simone, Io ho in mente te, Nessuno mi può giudicare)
- 03. Hully Gully Medley (The Adams Family Theme, Bomba o non bomba, Bella signora, Una donna per amic)
- 04. Beatles Medley (Bank In The U.S.S.R, A Hard Day’s Hingt, Twist And Shout)
- 05. Ahi Ahi Ahi
- 06. Battisti Medley (La canzone del sole, Acqua azzurra acqua chiara, Un’avventura)
- 07. Twist Medley (Una zebra a pois, Il ballo del mattone, Geghegè)
- 08. Rock Medley (Jump, I Was Made For Lovin’ You, (I Can’t Get No) Satisfaction, My Sharona, Smoke On The Water)
- 1992 – Carlo Conti & Interno 31 – Con il nastro rosa (Polygram, 5002 016, 12” promo)
- 1996 – The Aria Fresca – Aria fresca (GDM, 483826 2, CD)
- 01. Clonato Zero – Un pensiero vola
- 02. Giorgio Panarielo & Carlo Conti – Aria fresca
- 03. Mario il Bagnino – Nota nota
- 04. Achille Maruska, Gavino, Silvan, Lucio & Katia – Ari-A
- 05. The Aria Fresca – Come si lavorano
- 06. P.R., Lello Splendor, Nando & Simone – Su le mani
- 07. The Aria Fresca – Handa e Rihanda
- 08. The Aria Fresca – Furia
- 09. Giorgio Panarielo & Carlo Conti – Aria Fresca (Power Flangers Remix)
- 10. Giorgio Panarielo & Petra Magoni – Che Natale Sei