Come moltissimi artisti degli anni ’70 anche il camaleontico Bobby Solo nella seconda metà di quel decennio dovette fare i conti con lo tsunami della discomusic e come tantissimi suoi colleghi più o meno prestigiosi, per cercare di restare a galla, tentò di cavalcare la moda del momento.
Il nostro decise che era ormai giunto il tempo di abbandonare gli abiti da rocker del Tennessee e gli ammiccamenti alla cultura del mid-West americano che ormai sapevano un po’ di muffa, sostituendoli con uno scintillante abito bianco liberamente ispirato alle notti scatenate di del film campione d’incassi La febre del Sabato sera.
Per celebrare questa sua rinascita artistica Bobby Solo pensò bene di andare sul sicuro riciclando una sua hit di quasi 15 anni prima reincidendola in inglese per darle un tocco internazionale e con un arrangiamento discretamente ballabile al passo con i tempi.
Il risutato é Una lacrima sul viso 78 un piccolo capolavoro kitsch gelosamente conservato in un imperdibile 45 che ritrae il cantautore romano sulla copertina in posa plastica a metà tra Tony Manero e Tony Montana, in un’imperdibile mise da cucador della dance floor.
Come al solito niente da dire sulla voce del buon Bobby, come sempre di alto livello, anche se qui fa molto “imitatore di Elvis a Las Vegas” in un’operazione azzardata, tra discomusic fotocopiata e una bossa nova involontaria, facendoci dimenticare per un attimo quelle tristi percussioni statiche, un synth ripetitivo e monotonale e una chitarrina musicalmente senza fantasia, in una base che complessivamente sembra essere stata ripresa in versione leggermente più poveristica dalla versione discomusic de La vie en rose pubblicata l’anno prima da Grace Jones, fateci caso.
Anche se il risultato non é propriamente discomusic, ma ha un groove comunque piacevole per via dell’arrangiamento traboccante di stereotipi del genere, tutto merito del produttore Albert Weyman, uno che la disco music la masticava abbondantemente, risultando un pefetto brano tra il serio e il faceto involontario.
Viso il buon successo dell’operazione il nostro Bobby tentò di sfruttare il momento propizio con un paio di pubblicazioni in chiave disco, l’incredibile cover di Arrivedereci Roma e l’assurdo album Rock’n’Roll.
Una lacrima sul viso 78 rimane una vera gemma nascosta nella sconfinata quanto variegata discografia del chansonnier tricolore che non smette mai di sorprenderci.
Vittorio “Vikk” Papa e Domenico Francesco Cirillo
Una Lacrima Sul Viso 78
Una lacrima sul viso
Tears on your pretty face, babe
Makes me realize things I never knew
I mean something to you ?
One tear on your pretty face, babe
Gives away your dear secrets
‘cause your tears speaks from your heart and I see
That you are in love with me
I could never tell you
How much I love you
I never thought you could love me too
You and I always so damn shy
Never daring to make the first move
Una lacrima sul viso
Always happen you won’t risin’ (?)
I still can’t believe my dreams has come true
And mine baby, it’s you
(it’s really funny, I can’t stop my new courage
I can’t stop telling me… that I love you)
That I love you, baby, you know it
You know that i Love you
Oh yeah
I was going crazy
My heart long for you
There was no way I could get to say
those three words that could change my world
I love you but I couldn’t tell you
Una lacrima sul viso, one more –
Just could’t stop telling you
How much I love you