Alessandro Cecchi Paone è uno di quei personaggi borderline che popolano la televisione italiana. O lo ami, o lo odi. Non ci sono vie di mezzo.
Infaticabile è il suo impegno a favore della divulgazione scientifica che lo ha sempre visto in prima fila a propugnare il messaggio del miglioramento della qualità dei programmi televisivi italiani, con l’aumento di spazi nei palinsesti dedicati alla cultura. Una battaglia che gli fa certamente onore: peccato che, a fronte delle buone intenzioni, il tutto venga sempre condito con un tocco di simpatia forzata e di delirio di onnipotenza con cui tende a sminuire gli interlocutori, tanto che il suo carattere sarebbe indigesto persino a un capodoglio con lo stomaco di ferro.
Memorabili le sue sfuriate, fatte di insulti a quello che potrebbe definirsi il popolino bue, come quella avvenuta in occasione dei Telegatti 2001: infuriato per l’assegnazione del premio per il miglior programma culturale al Grande Fratello (sic), grazie ai suoi piagnistei Alessandro passò dalla parte del torto, riuscendo persino a far sembrare la buon’anima di Pietro Taricone, a quei tempi al top del “personaggio gladiatore”, un luminare nel campo della comunicazione e dei media.
Vista l’avversione per certa televisione spazzatura, colse quindi tutti di sorpresa la sua decisione di partecipare all’edizione 2007 dell’Isola dei Famosi, a quei tempi trasmessa sulle reti Rai e presentata da Simona Ventura. Il suo intento: innalzare il livello dei partecipanti; missione finale: trasformare il programma in un edu-reality, in una commistione di cultura e spettacolo.
Peccato che il contributo di Alessandro alla vita dell’isola si risolse in grandissime ronfate e bagni nelle acque tropicali di Cayo Cochinos, la cui unica soluzione di continuità era rappresentata dalle pause pranzo, momenti in cui Cecchi Paone spiccava per voracità: tutto ciò, unito alle sue forme rotonde, gli valse tra gli isolani il soprannome di Orso Paone. Forte di questo epiteto, dopo essersi ritirato dalla competizione a causa della mancanza di connessione internet e telefono cellulare, Alessandro si presentò nello studio di Simona Ventura indossando una tutona da orso, reggendo il gioco dei suoi ex compagni di viaggio. L’autoironia mostrata dal presentatore gli valse l’affetto del pubblico, che lo accolse con calore.
Forte di questo sostegno, con lo zampino dell’etichetta Blu&Blu Music e avvalendosi della collaborazione della band siciliana Archymedea (già noti per la hit dance Kuma Ya edita con il nome di Afrique) Cecchi Paone decise di partecipare alla composizione e alla realizzazione di un singolo, che dal personaggio prese il nome. Nacque così La ballata dell’Orso Paone.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=20&v=E9QYtlmBNMQ
«Il progetto è nato dall’entusiasmo con cui il pubblico italiano ha accolto il personaggio scaturito per puro caso dalla mia esperienza all’Isola dei Famosi. Bambini, anziani, uomini e donne mi hanno sommerso con tantissimi orsi di peluche in segno d’ affetto. Ho deciso di
ringraziarli con una ballata giocosa e festosa che spero possa essere portatrice di buon umore per tutti».
Parlare musicalmente del pezzo non è facile: vuoi per la base, degna delle peggiori MIDI da karaoke in una pizzeria di bassa lega, vuoi per il ritmo che vuole essere allegro ma finisce in una gran tristezza, vuoi soprattutto per il limitato contributo del presentatore, che partecipa riproponendo alcune delle sue frasi a effetto tratte dai suoi interventi televisivi più controversi relativi alla sua partecipazione all’Isola dei Famosi, lasciando ai vocalist del gruppo la parte del vero protagonista. Degno di nota, tuttavia, il ritornello alla Divertedo, che gioca sull’accostamento tra la figura dell’orso come animale e lo sfottò alla bella televisione spazzatura, rappresentata dal reality show stesso.
Danza insieme all’Orso Paone
non sprecare questa occasione
quanta bella televisione
dolce come il miele.
Non ci resta quindi che chiudere in maniera fantozziana: l’affetto che un ascoltatore può nutrire nei confronti di questa canzone è paragonabile alla signora Pina che dopo 35 anni di matrimonio rivela al ragionier Fantozzi di provare per lui molta pena… E questo misto di pena e tenerezza, unito all’atroce visione di Alessandro Cecchi Paone, paladino della televisione culturale italiana, in pelle d’orso ancheggiante e sgambettante, aleggia in effetti nel cuore ascoltando questa sciagurata ballata demenziale.