The Legendary Stardust Cowboy è il nome d’arte di Norman Carl Odam, un personaggio decisamente eccentrico: texano di nascita con la passiona per la fantascienza e la musica country.
Nel 1968 il Nostro divenne improvvisamente ed inaspettatamente famoso dopo la registrazione del suo primo singolo “Paralyzed”: una furiosa e scalcinata sequenza di urla indefinibili e strilli acuti accompagnati da percussioni selvagge ed inframmezzato da un delirante assolo di tromba.
Il testo (ammesso che ve ne sia uno) è assolutamente incomprensibile.
Il lato B, “Who’s Knocking at my Door?”, nonostante non si sposti di molto dal canovaccio di “Paralyzed”, mostra, al contrario del suo lato A, una maggiore struttura ritmica, talmente primitiva e ridicola che rischierà di rimanervi in testa e di farvela canticchiare per un bel pezzo.
Viene spontaneo chiedersi se la registrazione non sia altro che il frutto di uno scherzo o il prodotto della malattia mentale; ma nonostante questo, Odam ebbe una lunga carriera di album involontariamente demenziali e continua tuttora ad esibirsi in tutta la sua eccentricità, a quanto pare sdegnato dal fatto di non venir considerato un artista serio.
David Bowie, suo grande fan (!), si ispirò ad Odam per il suo pseudonimo Ziggy Stardust ed in seguito coverizzò anche una sua canzone (“I Took a Trip on a Gemini Spaceship”) nel suo album “Heathen” come omaggio al Leggendario Cowboy Polvere-di-stelle, il quale spesso si è dichiarato seccato di non aver ricevuto un soldo da Bowie per l’influenza su di lui esercitata.
Il critico Ron Weiner una volta definì la sua carriera musicale “un prodotto della disperazione”; qualunque sia la verità, si può solo affermare che The Legendary Stardust Cowboy è stato e rimane una vera e propria stramberia della musica americana.