Finita l’avventura con i Pitura Freska, il loro uomo immagine s’imbarca (rigorosamente su un vaporetto direzione Kingston) in un’avventura solista che prosegue filologicamente quanto fatto con la sua vecchia band, ovvero un reggae imbastardito di ragamuffin, pop e rock in salsa “venesiana”.
Sir Oliver Skardy diventa così il portabandiera di una sonnolenta Venezia che imprevedibilmente assume tinte caraibiche, fiero delle sue origini e del suo essere una anti-star che campa orgogliosamente con uno stipendio da bidello in un liceo nascondendosi sotto il nome di Gaetano Scardicchio.
Grande Bidello (2004 – CD)
Se sulla carta gli ingredienti sembrano sempre gli stessi (ritmi in levare, ritornelli orecchiabili e sagacità dei testi) la differenza salta subito all’orecchio a causa di una svolta ragamuffin che strizza l’occhio più a roba come Shaggy che agli Africa Unite tanto per intenderci. Un reggae popolare e sintetizzato che funziona con il contagocce (“Bideo”, “Super Skank” e “Nord Est”), ma che spesso si annacqua in mediocri melodie e arrangiamenti anonimi con scivoloni evitabili come la pessima cover di “Break on Through” dei The Doors o ammiccamenti pop romantici che ricordano i disprezzabilissimi Sottotono (“Bluff” e “Stella”).
Nonostante “Grande Bidello” non sia un album memorabile, fa piacere sapere che il caro vecchio Skardy è ancora in giro.
Tracklist:
01. Radio Maranza (intro)
02. Bideo
03. Super Skank
04. Bluff
05. Nord Est
06. Ah Mi No So Miga
07. Break Deca (skit)
08. Sex Symbol
09. Lap Dance
10. Tetta Killer
11. Break tandui (skit)
12. El Xe U (Break on Through) (The Doors cover)
13. Do Mie
14. Break Tanka (skit)
15. Ketchup
16. Stella
17. Competition Generation
Piragna (2010 – CD)
Con una vera band alle spalle che maneggia sapientemente la materia reggae, rocksteady e ska, impreziosita da una convincente sezione di fiati, l’ombra lunga dei Pitura Freska è evidente, ma per una volta il senso di déjà vu è assolutamente piacevole, vuoi anche per uno Skardy ottimamente ispirato come non succedeva da almeno quindici anni e con una piacevole inclinazione politica, anticipata nel 2008 da una cover di “Destra Sinistra” di Giorgio Gaber.
“Piragna” diventa presto un’inaspettata abbuffata di brani notevoli e piacevolissimi: “Mr. Bim Bum Bam”, “Di Gei”, “Fame un Spritz”, “Magna Magna”, “Pentito” e “Radio Zapping” scivolano via che è un piacere senza far rimpiangere il glorioso passato, anzi facendoci premere nuovamente il tasto play non appena finiscono le note dell’ultima canzone.
Tracklist:
01. Reggae da Dopolavoro
02. Viagra
03. Mr. Bim Bum Bam
04. Di Gei
05. Ipocriti Lend
06. Cammina Cammina
07. Fame un Spritz
08. Magna Magna
09. Povero Ricco
10. L’Onorevole
11. Pentito
12. Radio Zapping
13. Destra Sinistra (Giorgio Gaber cover)
14. Mr. Bim Bum Bam (Alambic Conspiracy Dub Version)
Ridi Paiasso! (2013 – CD)
E’ subito evidente che con l’età il bidello con i rasta sia diventato più amaro e pungente. Oltre ad aver preso qualche chiletto la voce è maturata con un tono baritonale che dona quella profondità che i dischi d’inizio carriera non possiedono. Non stiamo facendo l’esegesi dei rantoli di un vecchio dall’animo amaro, piuttosto Skardy ha il dono di offrirci istantanee della vita scattate non attraverso la lente di una macchina fotografica, ma di un bicchiere di spritz.
Ce n’è per tutti: politici corrotti e bancari senza scrupoli (“Europei”, “Ridi Paiasso”, “Ton Tom”, “Tuto Normal”), ricchi “magna schei” (“Edelweiss”), mondo del music business (“Firulì Firulà”) e bacchettoni anti proibizionisti (“Rose e Petardi”), senza paura del non esattamente politically correct (“Cinesi”).
Non mancano tematiche più leggere come le solite feste tra alcol e canne (“Festin”), la vita da anti star (“Vita da Star”) e ovviamente la figa (“Su la Mona” ispirata da una poesia di Giorgio Baffo).
Qualcuno non potrà evitare di tacciare il nostro di un certo populismo da bar, ma questo è solo un aspetto quasi necessario e inevitabile per uno dei personaggi che nonostante gli anni passati si dimostra ancora in ottima forma (molto meglio di altri, più impegnati a incassare lauti assegni per trasmissioni televisive di dubbio gusto), capace di attaccare i potenti senza prendersi troppo sul serio tra “du canoni” e “quatro goti” con i soliti amici di sempre.
Tracklist:
01. Firulì Firulà (feat. Paolo Belli)
02. Europei (feat. Natalino Balasso)
03. Edelweiss
04. Rose e Petardi (feat. Marco “Furio” Forieri)
05. Cinesi (feat. Elio e Natalino Balasso)
06. Avido
07. Festin (feat. Baby)
08. Ridi Paiasso
09. Su la Mona
10. Ton Tom
11. Tuto Normal (feat. Nevruz)
12. Fiom Fiom (feat. Maurizio Landini)
13. Vita da Star (feat. Baby)
14. Mamba Nero (Radio Version) (Bonus Track)
15. Sarde in Sàor (feat. Cantori di Burano) (Bonus Track)
Ridi Paiasso Reload (2016 – CD)
A parte il bruttissimo video che accompagna la cover il disco è in realtà identico all’originale del 2013 tranne che per una scaletta rivoluzionata (in peggio), l’aggiunta del nuovo brano (pescindibilissimo) e una copertina più in stile reggae. Nonostante noi vogliamo molto bene a Skardy non credimo che la cover del famosissimo brano di Battiato abbia la forza per gettare nuova luce e interesse su un disco destinato (purtroppo) a pochi affezionati fan.
A chiiudere il 2016 arriva però il nuovissimo singolo “Menarosto” dalle sonorità molto vicine alla nuova scuola del reggae jamaicano più elettronico, con la speranza di avere al più presto tra le mani un nuovo brano di reggae venziano.
Tracklist:
01. Centro di gravità permanente (Franco Battiato cover)
02. Cinesi (feat. Elio e Natalino Balasso)
03. Rose e petardi (feat. Marco “Furio” Forieri)
04. Europei (feat. Natalino Balasso)
05. Edelweiss
06. Avido
07. Festin (feat. Baby)
08. Ridi paiasso
09. Su la mona
10. Ton tom
11. Tuto normal (feat. Nevruz)
12. Fiom Fiom (feat. Maurizio Landini)
13. Vita da star (feat. Baby)
14. Firulì firulà
15. Mamba nero (Ragga Version) (Bonus Track)
16. Sarde in sàor (feat. Cantori di Burano) (Bonus Track)