S.C.O.R.T.A. – Pertini Dance (1984 – 12″)

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S.C.O.R.T.A. - Pertini DanceVisto che si è parlato di italo-disco con piglio svizzero, vorrei mettere sotto analisi questa vergognosa uscita dance del 1984: a quei tempi, chi andava in discoteca (o chi, come me, approfittava dello spazio “discoteca” alle varie Feste dell’Unità, in vacanza come a casa) sentiva, bene o male, lo stesso sound ripetersi disco dopo disco.
Del resto i grandi successi per l’Italia che ballava erano quelli: Tracy Spencer, Sandy Marton, Gary Low ma anche Tony Esposito etc…

C’erano alcune etichette discografiche che capitalizzavano sulla tendenza del momento, e la Discomagic era una di quelle più attive: ho sempre pensato che questa label, in particolare, pubblicasse più “tavanate galattiche” (per usare un gergo popolare in quegli anni) che dischi di successo, fondamentalmente perché sentivo spesso, anche più in là del 1984, che le uscite discografiche avevano un “non so che di già sentito da qualche altra parte”.
In effetti, i dischi di questa etichetta erano spesso suonati da progetti di studio che si avvicinavano molto a un riff di successo e poi distribuivano il disco, che andava a mischiarsi in mezzo ad altri negli scaffali dei negozi.

Il 1979 vide l’uscita, ad esempio, di “Wojtyla Disco Dance”, a nome di Freddy “The Flying Dutchman” and The Sistina Band che altri non era che il mitico disc jockey Federico l’Olandese Volante, voce importante degli anni pionieristici delle radio private italiane. Ebbene, sulla scia di questo soggetto (il Papa) e del successone del disco a lui dedicato, il brano che analizziamo oggi scimmiottò l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini (che da ciò che ricordo era molto amato dagli italiani) per ricercare un successo da discoteca.

Oggi è un bizzarro oggetto di culto tra gli amanti della cosiddetta italo-disco, ma a risentirlo fa veramente ridere e i motivi principali secondo me sono due: l’intro con tastierina tipo-Bontempi a buon mercato e il vocalist maschile che, nella versione italiana, sembra l’attuale Presidente del Consiglio!

E che dire del nome del “gruppo” che ha realizzato tutto questo: S.C.O.R.T.A.: perché un Presidente ne ha bisogno, senza vergogna.

Di questo brano fu realizzata anche una versione in inglese, che soffre di alti e bassi (più di bassi, secondo me: l’intonazione del vocalist non è così “squillante” come nella versione italiana e non ho capito se era insicurezza nella pronuncia inglese o perché ai tempi “faceva figo così”): infatti, ho letto goliardici commenti a codesta versione in giro per la rete.

Mi rendo conto che su cose simili ci sarebbe, volendo, bisogno di parlare di più, dal testo palesemente infantile alla base musicale, ma è pur vero che stiamo parlando, ormai, di 26 anni fa, e anche se le cose oggi non sono molto cambiate, abbiamo tra le mani un prodotto di nicchia. Sandro Pertini e la sua pipa, poi, erano un tutt’uno nelle foto ufficiali e nell’immaginario nazionale: ecco che quindi la copertina di questo mix sancisce il tributo a un personaggio sin da questi dettagli riconoscibilissimo.

Avevo completamente rimosso questo disco dalla memoria: però, appena il mio amico Didi (corresponsabile di questo sguardo attuale sul passato) mi ha detto “Ah, c’è un disco che è orripilante, forse lo conosci: “Pertini Superdisco Dance”!” mi si è accesa una flebile lucina sulla capa. Il titolo “Pertini” relazionato a un disco mi era familiare (l’avrò visto in qualche radio: mio fratello maggiore, a quei tempi, si dilettava come disc jockey in alcune radio private, e io lo seguivo spesso), quindi lo ringrazio per questo input.

Franco “FrankDee” Malatesta

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