Che cos’hanno in comune il rock acrobatico ed il Festival di Sanremo? La risposta è Rodolfo Banchelli. Vincitore di un titolo europeo e due titoli mondiali di ballo e attore nel film Rock ‘n Roll di Vittorio De Sisti nel 1978, una sorta di Step Up ballato a ritmo di rock; non contento il nostro a metà anni ’80 decide di intraprendere anche la carriera di cantante, così, tanto per non farsi mancare nulla.
Fu così che nel 1983, a venticinque anni, il giovane Rodolfo vince con il brano Invece no il Festival di Castrocaro, vittoria che gli permette automaticamente di accedere, l’anno seguente, al Festival di Sanremo.
Il 1984 per Sanremo è una grande annata: anzitutto a presentare c’è Pippo Baudo, una garanzia di ascolti, poi viene per la prima volta introdotta la categoria Nuove Proposte. I vincitori furono Al Bano e Romina con Ci sarà, ma i veri successi, diventati dei classici, furono Non voglio mica la luna cantata da Fiordaliso, quinta in classifica, e soprattutto Terra promessa di Eros Ramazzotti, che vinse la categoria Nuove Proposte.
Tra i giovani esordienti c’è anche il nostro Rodolfo che, nonostante il playback, il ritmo incalzante del brano e un balletto al limite del ridicolo che ci fa chiedere come abbia potuto aggiudicarsi dei titoli mondiali, non riesce ad arrivare in finale, venendo eliminato quasi subito. In realtà Madame è un brano di tutto rispetto e Banchelli sfodera una voce potentissima e disperata che racconta la triste storia di un uomo in fuga da una ninfomane poiché vogliosa di solo sesso, in pratica un racconto di fantascienza.
Nonostante l’eliminazione, come spesso accade con il Festival di Sanremo, in cui gli ultimi saranno i primi in hit parade, la sua Madame ha degli ottimi riscontri di vendita, tali da spingere Rodolfo Banchelli a riprovarci l’anno seguente, con la ballata Bella gioventù traboccante di sax e luoghi comuni. Inutile dire che il brano non lasciò la minima traccia né nella competizione nè nelle classifiche di vendita.
Dopo la seconda esperienza fallimentare il cantante-ballerino decide di abbandonare la carriera cantautoriale continuando però a scrivere canzoni per altri, tornando al Festival come autore nel 1997 con il brano Voglio un Dio interpretato da una giovane Petra Magoni che accompagna come ospite sul palco, provate a indovinare come andò a finire?
Oggi Rodolfo Banchelli continua a coltivare la sua passione nelle vesti di curatore artistico e ballerino, oltre che come presentatore per programmi su alcune reti regionali della sua natìa Toscana.
Madame
Oh madame oh madama
Che bestia che sei
Mi sconvolgi la vita
Morire mi fai.
Oh madame oh madama
Dai apriti ancora
Verso spiagge lontane in mari di gioia
Io son pronto ad entrare a volare da qui
Sono un diavolo buono e mi piaccio così.
Come la notte è piena di stelle
Vibra forte il mio corpo e ti leva le voglie.
Dalla mia bocca esce un grido sommesso
Tu mi hai deluso mi dai solo sesso
E divori il mio corpo oh no
Abbiamo strade diverse
Da seguire
E allora scapperò
Non piangerò per te
Un viaggio strano come questo
Io non l’ho mai fatto e sai perché?
Oh madame oh madama
Travolgimi ancora
Sei un vulcano che esplode e che tutto divora
Sono pronto ad entrare a volare con te
Ma i tuoi giochi proibiti non fanno per me.
Dalla mia bocca esce un grido sommesso
Tu mi hai deluso mi dai solo sesso
E divori il mio corpo oh no
Abbiamo strade diverse
Da seguire
E allora scapperò
Non piangerò per te
Un viaggio strano come questo
Io non l’ho mai fatto e sai perché?
Oh madame oh madama
Che bestia che sei
Mi sconvolgi la vita
Morire mi fai.
Oh madame oh madama
Io ti lascio qui
Sono un diavolo buono e mi piaccio così.
Madame
Oh no madame