Stavo gironzolando in un mercatino quando su una bancarella il mio occhio annoiato viene attirato da una strana foto: cavolo! Kabir Bedi ha fatto un nuovo CD!
Guardo bene la copertina e nonostante la straordinaria somiglianza col Sandokan di mamma Rai mi ritrovo tra le mani un perfetto sosia che si occupa di folk alla Casadei!
Ma facciamo un passo indietro.
Se negli anni ’70 il “boom del liscio” monopolizzato dalla stirpe dei Casadei (iniziata da Secondo e proseguito da Raoul e oggi dal giovane Mirko) ha contribuito a diffondere nel mondo il genere “lissio romagnolo”, nello stesso tempo ha creato un immenso sottobosco di autori, compositori, orchestre a tema, scuole di ballo, balere e improvvisati talenti della “polka a saltini” con il conseguente giro d’affari che caratterizza inevitabilmente questo genere di fenomeni.
Oggi vogliamo parlarvi di uno dei fautori del cosiddetto “country romagnolo”; conosciuto da tutti ormai come il “Cowboy del Liscio” o “Il Boss Hogg della Romagna”, Ringo Story (alias Vittorio Guazzoni), ex alpino, chitarrista per passione e cantautore folk che in oltre 35 anni di carriera si è costruito una solida posizione nel giro, trascinando con sé e la sua orchestra un buon numero di appassionati e incalliti pistaioli da balera over 70.
Già il moniker, che sembra essere un connubio perfetto tra il celebre biscotto double-face alla vaniglia e un velato omaggio agli “spaghetti western” di Duccio Tessari, descrive ampiamente la tipologia di soggetto con cui abbiamo a che fare, ma ciò di cui ci interessa maggiormente parlarvi a fronte di una sconfinata e prolifica discografia destinata a riempire le sale da ballo dell’intera riviera romagnola nei secoli a venire, è l’ultima fatica “Zingaro Per Amore” pubblicato nel 2010 dalla casa discografica Balla Con Noi, guarda caso specializzata in autori folk esclusivamente dell’Emilia-Romagna, patria del liscio per eccellenza.
In questo nuovo album il nostro Kabir Bedi dei poveri sfoggia in una perfetta tenuta da gitano con tanto di orecchini di bigiotteria, palandrana a firma Laura Biagiotti e petto villoso alla Fabio Testi in primo piano, certo di entrare ancora più prepotentemente nei cuori dei suoi fans.
Dopo un artwork così d’effetto le melodie di questo piccolo gioiellino del folk romagnolo non sono da meno, regalandoci un pot pourri di valzer, polke e mazurke, senza risparmiarci nemmeno qualche cha-cha-cha, limbo e perfino un hully gully: però come spesso accade in questo genere di prodotti, pur avendo un impianto sonoro curatissimo nei dettagli, ci accorgiamo troppo presto di trovarci di fronte all’ennesimo sapiente utilizzo di basi pseudo-midi che ci accompagneranno per tutti i 45 minuti d’ascolto lasciandoci addosso l’olezzo tipico del cestone “nice price” del discount.
Il nostro Ringo manifesta una sensibilità poetica e sentimentale ispirata dalle muse Euterpe ed Erato, tra un bicchiere di Sangiovese e una piadina allo squacquerone. Tra i pezzi forti dell’album, oltre la title track “Zingaro Per Amore”, che esprime tutto il sentimento e l’ardore verso il gentil sesso in maniera passionale e romantica allo stesso tempo, non poteva mancare anche un doveroso omaggio alla mamma: per la serie “anche i figli so’ piezz’e core” la strappalacrime “Mamma Ti Voglio Bene” concettualmente riprende la più celebre “Mamma” di Beniamino Gigli, col classico figlio emigrato che scrive una lettera alla madre lontana, spinto dalla nostalgia del focolare domestico.
Nella categoria “pseudo-cover” possiamo annoverare “Donne”, pezzo dalle sonorità Cutugnane che sembra vagamente (?) ispirato al “L’Italiano” del cantante Lunigiano, “La Nuova Fattoria”, un divertente hully gully che tenta una cover del Quartetto Cetra utilizzando però degli strampalati autori per il verso degli animali e la più estiva “Limbo Dance”, carino divertissement da spiaggia da ballare durante una gara di limbo appunto, dal vibe fresco e divertente e dotato di rime da 3a elementare (“per ballare questo limbo, io dovrò tornare un bimbo”). Il non plus ultra però è l’impagabile brano autocelebrativo “Intrigante”, dove il nostro Ringo si cala forse un po’ troppo nei panni di Richard Gere e del suo “Gigolò” con un moderato dal sapore country con un intro a base synth preso pari pari da “Scuola Di Ladri” di Neri Parenti, al solito dotato di liriche auliche prese in prestito da “L’Importante è Finire” del Cristianone nazionale (“io di lei sarò l’amante, ma in amor sarò intrigante”).
Per la serie “plagio d’autore” segnaliamo “Dimelo” , un cha-cha-cha dal sabor latino , che riprende spudoratamente “Smooth”, brano campione d’incassi di Santana assieme a Rob Thomas, mescolandolo a “El Talisman” di Rosana; come ciliegina sulla torta troviamo anche la cover nella cover, visto che la vocalist sembra essere una cosplay di Loredana Bertè primo modello mescolata a Giusy Ferreri di “Novembre”. Chapeau!
Se pensate però che questo possa essere il massimo per un disco del genere, allora allacciate le cinture perché, utilizzando la consolidata tecnica che mescola sapientemente doppi e tripli sensi ad una semplice mazurketta da pista, trasformandola così in una sex-talk velata e colorata da humour non certo di stampo inglese, troviamo due “hit” mica da ridere: “La Rottamazione” è una mazurka incentrata sulla rottamazione delle consorti (!) che basa il suo concept nel gettonato paragone della “carrozzeria” come unico parametro di riferimento della bellezza estetica femminile; a seguire lo splendido “El Gallon”, divertente merengue con sonorità alla stregua dei Los Locos e del loro pezzo forte “Swing”, dove Ringo descrive in maniera colorita le straordinarie capacità del suo “gallon” senza lasciare spazio ad ulteriori interpretazioni.
Per non farci mancare proprio nulla e far felici anche i provetti ballerini, troviamo pure un lotto di pezzi strumentali che non mancheranno di allietare anche i più sgambati e irriducibili calcapista frequentatori assidui dello storico “Ca’ Del Liscio” di Ravenna.
Certo, l’Orchestra Romagna Mia o Castellina Pasi sono altra cosa, ma questo disco ha il sapore del vinaccio da sagra dei ciccioli che indubbiamente farà entrare anche il nostro Ringo nei cuori di tutti gli aficionados del liscio, col suo irresistibile fascino gitano e la sua allegria da balera di periferia.
…e vai col lissio!
Alex feat. Vittorio “Vikk” Papa
Tracklist:
01. Occhi Sinceri
02. Nella Nuova Fattoria
03. Cocosamba (strumentale)
04. Donne
05. Zingaro Per Amore
06. La Rottamazione
07. Ciclone (strumentale)
08. Su La Gamba (strumentale)
09. Mamma Ti Voglio Bene
10. Intrigante
11. Dimelo
12. Limbo Dance
13. El Gallon