Rick Grossman hot romance 2

Rick Grossman – Hot Romance (1978 – LP)

Ultimo aggiornamento:

Rick Grossman hot romanceOgni volta che mi ritrovo davanti Hot Romance del misconosciuto Rick Grossman mi viene sempre in mente (in ogni suo singolo aspetto) il provino di Kirk Van Houten Puoi prestarmi un’emozione? ne I Simpson.

La copertina ci mostra un bizzarro personaggio occhialuto e con la camicia aperta, un incrocio fra Napoleon Dynamite ed un John Holmes in attesa della crescita dei baffi che sembra ammiccare allo spettatore (o meglio ancora, all’inavveduto ascoltatore che non ha preso la cosa come un ovvio avvertimento per ciò a cui andrà incontro). In un font estremamente semplice e freddo la scritta Rick Grossman: Hot Romance.

La freddezza non finisce qui, basta ascoltare qualsiasi canzone del disco per renderci conto di una cosa: la totale incompetenza di Rick al canto; una voce assolutamente priva di qualsiasi pathos ed enfasi come se ne potrebbero trovare in una sala karaoke di provincia frequentata da gente che non ha mai avuto alcuno skill in materia. Di pari passo a questa inadeguatezza c’è solo l’immensa autoconvinzione di Rick Grossman delle sue doti e, a giudicare dalla copertina, della sua immagine.

La musica è una blanda imitazione di semplici ritmi pop-rock che, senza alcuna originalità, accompagnano in maniera qualitativamente degna la voce del nostro Rick. Di non meno peso sono i testi, scontatamente melensi e ridicoli sin dal titolo, in particolare The Magic We All Hide, Sweet Young Thing e Lose Your Heart in The Melody sono da denuncia.

Per una tragica quanto sadica ironia della sorte Rick Grossman dopo l’abbandono del mondo della musica e dopo essersi dedicato con più successo alla produzione di apparecchiature mediche, verrà assassinato nel 1996 all’età di 44 anni da suo figlio teenager. Il movente: quest’ultimo era irritato dal modo in cui suo padre stava suonando il pianoforte.

Hot Romance è un disco che spiazza in un modo insolito, proprio per la sua capacità di non spiazzare, essendo di una banalità talmente ingenua da divenire insolita. È davvero difficile arrivare alla fine, anche perché non vi è alcuna distinzione né nel ritmo né nello stile dei vari brani, e di sicuro non è un disco che si riascolterebbe frequentemente, sopratutto nella sua interezza. Eppure è veramente facile trovare diversi punti di contatto con la produzione più pop e melodica dei più importanti vati del lo-fi moderno, quali R. Stevie Moore e Ariel Pink.

Dopo aver ascoltato questo Hot Romance, se fossi stata Luann, ora come ora, penso che avrei dato una seconda chance al buon Kirk.

Tracklist:
A1. The Magic We All Hide
A2. Mellow Heaven Clout
A3. Sweet Young Thing
A4. Running Wild
A5. The Key
B1. Some Nights When You’re Dreamin’
B2. Lazy Days
B3. Cordoba
B4. Lose Your Heart In The Melody
B5. New York, Now You’re Alive

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