Dopo ben tre lunghi anni di attesa è arrivato finalmente il nuovo singolo dei Rammstein. Personalmente l’attesa è stata tanta, soprattutto per capire quali sarebbero state le coordinate che i sei folli tedeschi avrebbero intrapreso dopo due dischi discreti e niente più.
I rumorosissimi berlinesi sembrano aver messo da parte per sempre ogni velleità artistica “alta” preferendo divertirsi, giocando a fare se stessi nel vero senso della parola. Il nuovo singolo “Pussy” riparte dalla stupida follia di “Te Quiero Puta” dell’ultimo album “Rosenrot”, ed il messaggio è forte e chiaro già dalla copertina dove la band appare ritratta senza veli in sembianze femminili.
Il brano è una canzoncina musicalmente facile facile ed ampiamente sotto gli standard del gruppo che si ripresenta sì con le solite chitarrone, le solite tastiere gotiche, la solita sezione ritmica secca e marziale e la solita interpretazione teatrale di Till Lindemann, ma anche con un testo che sembra scritto dalla versione etero di Brüno:
You’ve got a pussy,
I have a dick,
So what’s the problem?
Let’s do it quick.
So take me now before it’s too late
Life’s too short, so I can’t wait.
Take me now, oh don’t you see,
I can’t get laid in Germany.
Tutto voluto e studiato a tavolino, ma anche tutto dimenticabilissimo. Tutt’altro discorso invece per il videoclip che passerà alla storia come il primo video musicale pornografico (ATTENZIONE: il seguente link conduce ad un sito contenente materiale pornografico riservato ad un pubblico adulto, al fine di fornire accesso all’opera integrale così come originariamente concepita dagli artisti. Qualora tu non sia maggiorenne sei invitato a non cliccare il link. Il video censurato è incluso nel corpo dell’articolo). In un’era di decadenza di questo formato promozionale ancora una volta la band tedesca è tra i pochi artisti che riesce a coniugare creatività, fantasia e senso dell’umorismo in un semplice videoclip. Dopo aver visto i vari musicisti impegnati nelle situazione più strane questa volta sono alle prese con procaci fanciulle interpretando sei scene stereotipate di film a luci rosse senza lasciare nulla alla fantasia.
Attenzione però, se guardate con attenzione vedrete che il rapido montaggio non riesce a nascondere come nelle scene più esplicite i Rammstein siano stati sostituiti da degli attori proffessionisti, ma questo, in fondo, non cambia di una virgola la sostanza: “Pussy” ha fuso il videoclip musicale e la pornografia, andando ben oltre quanto fatto dai nostrani Elio e le Storie Tese che presero parte ad un (brutto) film di Rocco Siffredi, ma solo come spettatori-musicisti di un’orgia.
Che vi piaccia o meno la canzone perché disperarsi? «You’ve got a pussy, I have a dick. So what’s the problem?»