Sapete perché la musica degli anni ’70 e ’80 era unica? Perché era infarcita di strepitosi doppi sensi e a tutti andava bene così. Prendiamo “Gelato al cioccolato”, uno dei brani più celebri di Pupo, scritto da Cristiano Malgioglio: il cantautore toscano ha recentemente rivelato che Malgioglio gli avrebbe confessato di aver scritto la canzone di ritorno da un viaggio in Tunisia.
Il primo aprile 2016, a distanza di 11 anni dal precedente, Pupo ha pubblicato un nuovo disco, intitolato “Porno contro amore”, dichiarando che sarà l’ultimo, per poi concentrarsi maggiormente sulla TV. Noi mettiamo subito le mani avanti: l’intera operazione è una grandissima figata.
Per prima cosa scordatevi le velate allusioni e i doppi sensi che potremmo aspettarci da un cantautore divenuto celebre a cavallo tra i ’70 e gli ’80: Pupo non le manda a dire e nei 12 brani inediti (più una quasi auto cover) che compongono il disco, affronta apertamente e in maniera smaccatamente autobiografica (con uno stile didascalico e camp che già avevamo adorato in “Italia amore mio”) una serie di questioni spinose della sua vita personale che ormai ci sono arcinote: i problemi con il gioco d’azzardo, la dipendenza da sesso (anche con uomini, per sua stessa ammissione), i pensieri suicidi, l’amore bigamo per sua moglie e per la sua compagna; tutto questo con arrangiamenti pop al limite del banale ma efficaci per evidenziare i messaggi che vuole veicolare. Pupo sembra aver fatto pace con i suoi demoni del passato e non si vergogna di niente.
Già la scelta del titolo del disco (e del primo singolo), “Porno contro amore” anziché, per dire, “Sesso contro amore” è volutamente provocatoria: “Siamo stati abbastanza combattuti anche perché, all’inizio, la canzone doveva chiamarsi Un gran disordine, poi, ci siamo accorti che, in realtà, non voleva dire niente a livello di comunicazione. Porno contro amore è più scioccante, meno scontato, poi ci stava benissimo con il concetto del brano. Abbiamo preso quella strada”. A proposito, il video sarà diretto da Giuseppe Cruciani de La Zanzara di Radio 24. Rapper italiani, imparate.



Pupo ha avuto una vita burrascosa e oggi ha deciso di dichiararlo apertamente e senza remore: ne sono testimonianza le numerose interviste rilasciate alle principali testate giornalistiche italiane per l’uscita del disco: “Sono tornato a essere un uomo sessualmente e sentimentalmente equilibrato, economicamente più ricco di prima. Ero miliardario a 25 anni e prendevo il Concorde Parigi-New York come la gente prende un taxi, ho perso tutto, mi hanno salvato e mie donne. Ma ho ricomprato tutto quello che avevo perso: casa, albergo, quadri, edizioni SIAE pignorate con i dischi d’oro e platino, le chitarre, le società. Credo non sia capitato a nessuno. E giro il mondo per i russi di Australia, USA e Canada, oltre che in Russia. Nei casinò, mi faccio pagare prima, devo dominare i miei diavoli. Non gioco più da anni. “Porno contro amore” è un inno a un sentimento che è passato dall’inferno. Ero sessodipendente, avevo raptus incontrollabili, con la cameriera che mi portava la colazione in camera, per fortuna consenziente. Al limite della follia. Finisco con la Mercedes dentro un Autogrill, sotto shock mi metto a girare mentre arriva la polizia. Entro nell’edicola e lo faccio con una ragazza di cui ricordo solo un “non così, ci rimango male” con l’accento modenese”. Rocker italiani, imparate anche voi.
E ancora: “Sono presuntuoso e arrogante, il pregiudizio che mi ha sempre offeso mi ha portato ad odiare molti, ad augurare loro tutto il male possibile. Ricordo il ritratto sferzante di Enzo Biagi: “Ha la faccia del garzone del salumiere… è il principe delle canzonette di serie B”. Me ne vergogno ma è così. E ho sempre sofferto di un incrollabile complesso di superiorità, non mi sono mai sentito inferiore a qualcuno, piuttosto meglio di tutti. Sono snob, non ho mai visto il concerto di un collega, Morandi e Baglioni per tre ore sai che palle”. Indie-fighetti italiani, questo è per voi.
Se non vi basta godetevi la registrazione della conferenza stampa che Pupo ha tenuto all’Hotel Principe di Savoia, di fronte ai primi uffici della Baby Records, l’etichetta di Freddy Naggiar che lo ha lanciato nel 1975, scegliendone anche il nome d’arte.
Dopo queste premesse, il disco è esattamente quello che ci si aspetterebbe: un album pop di uno a cui non frega più un cazzo di avere un’immagine perfetta. Quindi spazio al synth-pop moderno ma fuori tempo massimo di “Pensiero mio” e alla ballad “Se ci sei”, autodafé delle sue vecchie abitudini in favore dell’amore. Strepitoso l’incipit di “L’azzardo di eva”, dedicato ovviamente al gioco d’azzardo:
No, non c’è un cuore dentro a una slot
è solo una macchina che
t’illude e poi ti getterà
nel vuoto che ti inghiottirà.
Segue “Vietato”, praticamente un inno anarchico con un arrangiamento innocuo. “Da solo” affronta i momenti bui della vita del cantautore mentre “Nei pensieri miei” spinge a risalire la china di fronte alle avversità; vi rendete conto vero, del fatto che Pupo ci sta regalando uno strafottuto concept album?
Si continua con “Buon compleanno” che racconta le cronache di una storia d’amore, dedicata ovviamente alla moglie e all’arrivo dell’amante, con conseguente risoluzione del conflitto; attenzione al testo che è un vero capolavoro di neo-neo-neorealismo. “Vivere con te” cita (inconsapevolmente) i Pixies ed ha un ritornello killer a prova di Pooh. Il disco chiude alla grande con “Per voi due”, chiaramente dedicato a sua moglie e alla sua compagna, e con la ciliegina sulla torta, la cover di “Sarà perché ti amo”, scritta da lui e resa celebre dai Ricchi e Poveri; sembrava quindi giusto dare a Pupo quel che è di Pupo.
Prevedibilmente gli unici anelli deboli di questa incredibile catena cesellata sono i pezzi scritti da Il Cile, che viene a rovinare la festa firmando “Non odiarmi”, che sembra una canzone dei Latte & I Suoi Derivati, e la trascurabile “Sei tu”, degna di nota solo perché parla apertamente di suicidio.
Con questo album il cantautore toscano è riuscito (per una volta non involontariamente) a spazzare via in un sol colpo una carriera fatta di programmi spazzatura e canzoni da recuperare dopo vent’anni esclusivamente con spirito revivalistico. “Porno contro amore” è un disco onesto, compatto e vero, niente messinscene, niente “progetti discografici”, niente operazioni commerciali. Imparate, musicisti italiani tutti.
Per questo è impossibile non adorarlo. Pupo è un uomo che ha vissuto pericolosamente la sua vita, ne è uscito e lo ammette con onestà.
Enzo Ghinazzi è il vero punk-rocker della musica pop italiana.
Tracklist:
01. Porno Contro Amore
02. Pensiero Mio
03. Se Ci Sei
04. L’Azzardo Di Eva
05. Vietato
06. Non Odiarmi
07. Da Solo
08. Nei Pensieri Miei
09. Buon Compleanno
10. Sei Tu
11. Vivere Con Te
12. Per Voi Due
13. Sara Perché Ti Amo (Ricchi e Poveri cover)
Porno Contro Amore
Non sono più capace di innamorarmi e di fare l’amore
ma ho un disperato bisogno di sesso che devo sfogare
con te, con lei, con lui, da me
Passo le notti frugando nel buio con l’ansia di un ladro
fra sogni di plastica e voci doppiate dipingo il mio quadro
con te, con lei, con lui, da me
C’è un gran disordine
fuori e dentro me
nella mia mente c’è
questo tarlo che distrugge l’amore
non riesco a ucciderlo
e lui si nutre anche del mio dolore
del mio dolore
Non so più scegliere, non so più controllare le mie reazioni
sono depresso e all’improvviso aggressivo senza più inibizioni
con te, con lei, con lui, da me
C’è un gran disordine
fuori e dentro me
nella mia mente c’è
questo tarlo che distrugge l’amore
ma in fondo all’anima
c’è ancora spazio per un raggio di sole
un raggio di sole
Non sono più capace di innamorarmi e per questo sono qui
a chiederti aiuto
perché nessuno mi ha amato come te