Ve la ricordate Patrizia D’Addario? Se questo nome non vi dice nulla vi rinfreschiamo noi la memoria: stiamo parlando della discussa escort barese salita alla ribalta qualche anno fa per il suo rapporto molto speciale con l’ex premier Silvio Berlusconi.
La D’Addario era molto appassionata di audio e videoregistrazioni (soprattutto fai da te) e anche di politica, tant’è che nel 2009 si candidò (con scarso successo) alle elezioni amministrative nella lista “La Puglia prima di tutto”, riuscendo successivamente ad unire le due passioni registrando addirittura dialoghi e incontri col Berlusca, tra cui quello tristemente famoso del “lettone di Putin”.
Sarà stata indubbiamente questa passione per le registrazioni a spingere Patrizia a lanciarsi nel mondo della musica, debuttando come cantante nel 2010. In realtà lei all’epoca affermò di cantare “da una vita” ma evidentemente l’impegno nel mestiere più antico del mondo le aveva impedito di far conoscere prima le sue doti vocali.
Così uscì il singolo All You Want, che originariamente doveva anticipare un album con ben dodici brani di cui però, almeno sul web, non c’è traccia sfortunatamente (o anche no).
Come si evince dal titolo, il brano è in inglese, mossa effettuata probabilmente per elevare la Nostra a star internazionale, sfruttando la notorietà acquisita grazie alle vicende col Berlusca, anche se in effetti potrebbe essere stato in qualsiasi altra lingua, visto che il filo di voce con cui Patrizia canta non consente di discernere bene le parole. Per questo motivo non ci pronunciamo sulla bontà del testo, anche se così, a naso, si può dire che non sia opera dell’estro di Carlo Emilio Gadda, mentre per quanto concerne la parte melodica, siamo davanti a un sound pop neanche troppo ricercato, che figurerebbe divinamente come colonna sonora (se ne avessero una) di un film porno della CentoXCento. Il problema più grande è comunque dato dalla voce della D’Addario, talmente bassa da sembrare a tratti una sorta di brusio di sottofondo ma probabilmente non si poteva proprio fare di meglio.



A conti fatti è forse un bene che del disco non si abbia notizia, anche se sarebbe stato interessante ascoltarlo per intero. Ai più curiosi tuttavia è riservata una chicca, che si può trovare sul suo sito ufficiale, in cui si esibisce in I Like Torero, un inquietante remix di Torero di Renato Carosone ad opera del famigerato DJ Spankox (aka Agostino Carollo, aka il papà di Gaia & Luna). Capirete bene che commentarlo sarebbe come sparare sulla Crocerossa.
Il fatto che l’intera operazione discografica sia fallita miseramente e sparita senza lasciare alcuna traccia nonostane le evidenti “spintarelle” ricevute lascia ben presagire per il futuro musicale della nostra piccola e disgraziata penisola. Stroncarne una per colpirne cento.