Italia: spaghetti; baffi neri; mandolino; ciao mamma. Elencare i luoghi comuni e gli stereotipi che caratterizzano il nostro paese non è per nulla semplice. Su una cosa però possiamo stare certi: l’amore per la musica e l’amore per il calcio.
Italiani brava gente dicono: quale miglior modo per condensare queste comuni caratteristiche se non una squadra di calcio composta da cantanti che organizza partite a fine benefico? Ci riesce, dopo alcuni precedenti storici “da una botta e via” il genio paroliere Mogol nel 1981. Formazione d’eccezione: Junior Magli, Franco Califano, Diego Peano, Don Backy, Jimmy Fontana, Paolo Mengoli, Massimo Ranieri, Gerry Manzoli e Tonino Cripezzi dei Camaleonti, Armando Savini, Lallo Sbriziolo dei Dik Dik, e Gianni Pettenati. Il gotha, o quasi, della canzone italiana contemporanea. All’insegna del blu dipinto di blu delle maglie il progetto si evolve, trovando piena realizzazione nell’Anno del Signore 1992, dove gli 80.000 dello Stadio Olimpico di Roma assistono festanti alla prima edizione della Partita del Cuore, un incontro benefico tra la nazionale canterina e i Telecronisti RAI, in una commistione tutta italiana di volti noti o meno.



Piaccia o non piaccia, tutti noi almeno una volta nella nostra vita abbiamo indugiato sulle immagini di queste partite dal ritmo terribilmente lento ma dalla verve agonistica a volte intensa, a testimonianza della quale abbiamo un ruolino non indifferente di infortuni più o meno gravi. Tutti noi ricordiamo le sgroppate di Eros Ramazzotti là davanti, gli stop di Paolo Belli, le parate di Paolo Mengoli, i menischi saltati dei vari partecipanti e, soprattutto, le mitiche interviste a bordo campo dei cronisti RAI di turno che, con l’immancabile accento romanaccio, alternavano commenti tecnici a slogan per la pace nel mondo.
Un patrimonio nazional-popolare così importante da venir impresso nel 2004 ad imperitura memoria su un DVD a tiratura limitata ed in edizione speciale che non potevamo farci sfuggire. Una carrellata delle immagini più belle, delle azioni più memorabili e dei momenti più significativi della storia di questa grande selezione di calcio.



Ciò che più mi colpì, ai tempi, fu però la modalità di assegnazione di quel DVD: realizzato in collaborazione con Acqua Vera, occorreva telefonare a un numero verde sovvenzionato dalla stessa compagnia per ordinare una copia che veniva recapitata direttamente a casa, salvo esaurimento delle scorte. Una modalità che ricordava vagamente l’episodio di Bevery Hills in cui Steve Sanders scambia un uovo in cambio dell’indirizzo di un rave party: in poche parole, allucinantemente nostalgico!
Purtroppo non fui tra quei fortunati ad ottenerlo in esclusiva, ma colmai la lacuna pochi mesi fa scovandone una copia presso un mercatino dell’usato: era lì, ancora impacchettato, al modico prezzo di un euro. Un nostalgico come me non ha potuto esimersi dall’acquistarlo. Del resto, voi che cos’avreste fatto?