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MTV è morta, viva MTV

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Da un po’ di settimane, precisamente dallo scorso 18 febbraio 2016, giorno ufficiale della chiusura, mi frulla per la mente l’idea di scrivere un articolo per celebrare la fine ingloriosa dell’avventura di MTV sulla televisione in chiaro italiana. Ho provato diversi approcci: quello storico, quello più “giornalistico” e quello critico. Alla fine ha prevalso quello nostalgico: ecco dunque alcune righe su quello che MTV ha rappresentato per noi ragazzi cresciuti a cavallo tra gli anni ’90 e i 2000.

MTV
Andrea Pezzi

Innanzitutto, MTV è stata una novità. L’Italia è stato uno dei primi mercati su cui l’emittente musicale ha puntato tramite la televisione libera. Nelle altre nazioni la presenza di MTV era tipica delle reti satellitari, delle pay tv e dei pacchetti via cavo. Accedervi tramite la normale numerazione del televisore di casa rappresentò una vera e propria rivoluzione, una sana alternativa al piattume della Rai e un’ideale prosecuzione per la maggior parte dei teenagers dei tempi, cui il prodotto delle reti Fininvest iniziava ad andare un po’ stretto in termini di contenuti. MTV era un’emittente giovane, utilizzava un linguaggio comunicativo adatto alla fascia d’età cui si rivolgeva e trattava di musica, uno degli argomenti che le reti generaliste tendevano a trascurare, se non d’estate col Festivalbar o in maniera formale con Sanremo.

MTV
Marco Maccarini e Giorgia Surina

Secondo, la natura internazionale. MTV agli inizi era prevalentemente in lingua inglese e ascoltare programmi in lingua inglese “faceva figo”, oltre a rappresentare un’ottima opportunità di pratica di lingua inglese per la gioia dei prof di tutto il paese. A tale natura era affiancata la vastità di alternative musicali in essa proposte: c’erano Hitlist UK, European Top 20, Dance Floor Chart, MTV Unplugged più una serie di rubriche musicali che passavano a notte fonda e coprivano tutta la galassia della produzione musicale di quei tempi. Anche quando la rete passò ad un taglio più italiano, produzioni come TRL, MTV on the Beach, Kitchen erano in linea con le proposte internazionali di quei tempi, offrendo di sicuro qualcosa di diverso rispetto alla solita tv italiana trita e ritrita. Per non dimenticare l’impatto che eventi come gli EMA’s e gli MTV Awards avevano: ricordo veri e propri traffici di videocassette per rimanere aggiornati su ogni dettaglio collaterale a questi appuntamenti indimenticabili, come una sorta di mania, parallela all’aura che si creò attorno al fenomeno dei VJ’s, veri e propri idoli pop dei tempi. Degno di essere menzionato anche The Real World, prodromo dei reality show come li conosciamo ora. Una programmazione decisamente innovativa.

MTV
Massimo Coppola

Terzo, l’interattività. In tempi in cui internet era solo agli albori e youtube non era nemmeno nelle menti di chi lo avrebbe inventato, avere l’opportunità di comunicare via clip con dediche musicali scegliendo la propria canzone preferita anticipava il fenomeno dei social network. La videodedica, va detto, era una pratica già diffusa, ma programmi come Select la sdoganarono definitivamente nell’era della comunicazione. Scusate se è poco.

Ci sarebbe molto altro da dire su MTV e sull’impatto che ebbe su un’intera generazione di giovani, tanto che occorrerebbe una serie di articoli specifici. Mi preme però concludere con un’amara considerazione: se è pur vero che negli ultimi anni lo smalto di MTV aveva iniziato a risentire della ruggine del tempo, è anche vero che gli editori hanno preferito cancellare con un colpo di spugna cotanta tradizione di innovazione, affidandosi a un ennesimo tentativo di tv generalista. Al posto di MTV ora abbiamo quindi un “originalissimo” Canale 8, dal nome “accattivante” e dalla programmazione “interessantissima”. Abbiamo barattato quanto ricordato sopra per le ennesime repliche di Cracco e di X-Factor. Secondo voi ne valeva la pena?

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  1. Non è che mtv era tutta sta roba, a parte pif e i soliti idioti, è stata una delle cause del rincoglionimento giovanile di massa

  2. MTV è crollato soprattutto per
    1) La troppa diffusione di internet, smartphone, tablet e di erogazione musicale a costo zero o quasi.
    2) L’enorme diffusione dell’elettronica e del consumismo sfrenato in ogni suo settore ha abbassato
    la soglia dei vecchi valori della vita. La musica è diventata di plastica, qualche esempio: Lady Gaga,
    Nicki Minaj ecc. La maggior parte dei contenuti musicali non trasferisce più messaggi profondi e
    vita di strada.
    Esiste ancora musica di buon livello ma non è valutata dalle etichette discografiche che preferiscono musica
    per deficienti e dai contenuti superficiali. I cantanti diventano concorrenti di X Factor o the Voice, e la musica si trasforma in puro intrattenimento dentro un contenitore dove si da più importanza ai giudici che ai cantanti. Si creano dinamiche di gossip e di reality che oscurano la musica e cosa principale si cantano sempre e solo cover.
    La musica di un certo livello bisogna cercarla spesso nell’underground

  3. L’unica cosa che c’è da prendere da MTv,sono gli “Unplugged”;per è sempre stata sinonimo di “prostituzione” musicale.

  4. Manca mtv. Non è vero che non se ne sente la mancanza. Io facevo i festini a casa mettendo music tv di sottofondo e la lasciavo andare tutto il tempo. Era come avere un jukebox video. Ogni tanto si commenta a la canzone è via quella dopo. Che tristezza la TV senza musica… Youtube nin è lo stesso

  5. Mtv con il suo “Anime night” nell’allora 2001 aveva portato in italia il rinascimento dell’animazione, tra Neon genesis evangelion (per la prima volta in tv!!) Cowboy bebop e GTO.
    Praticamente il meglio dell’animazione giapponese alle 21.00.

  6. Vorrei ricordare ai nostalgici di MTV, che sì aveva una programmazione allettante, come anime incredibili ( EVANGELION etc .. ) e brand-new, ma come nacque MTV ITALIA ?
    Acquisendo le frequenze di Tmc2/Videomusic , che già era al collasso è vero, ma che aveva ancora qualcosa da salvare e recuperare nella nuova emittente .. quel che mi duole ricordare , è che MTV ITALIA, come uno sciacallo , preso possesso di VIDEOMUSIC, si preoccupò di liberarne la sede da tutti i nastri delle trasmissioni per stoccarli in un magazzino , ormai inutili , per il nuovo corso della storia .
    Che fine han fatto i Nastri di VIDEOMUSIC ? – credo di aver letto un articolo a riguardo sul manifesto nel 2001, o sul mensile “CARTA” .

    1. Ricordo vagamente che per un breve periodo andò in onda una trasmissione che ripescava vecchi spezzoni dal palinsesto della dipartita Videomusic. Il presentatore non si vedeva, era tipo una sagoma nera. Ricordo anche che parlò proprio di magazzino in cui erano stoccati questi filmati.

  7. Sarà che ormai passavano solo pezzi “rap” italiani e pop che ormai fatico a digerire, sarà che facevano più “reality” che programmi musicali, sarà che sono io che ormai sto cominciando a invecchiare e divento razzista, musicalmente parlando, se qualcosa non mi piace ma sta di fatto che per me almeno MTV è morta con la mia adolescenza, tipo 20 anni fa..

  8. Personamente io ho sempre visto MTV come un’Italia 1 all’ennesima potenza, dove l’omologazione, il giovanilismo a tutti i costi e un generale senso di ipocrisia regnavano sovrani. E poi Andrea Pezzi e Victoria Cabello erano davvero insopportabili!

  9. Tutti i ragazzi romani (e non so se anche altrove), come me ricorderanno quello che era MagicTV, che all’epoca stracciava MTV, trasmettendo anche molta musica di nicchia nella prima metà degli anni ’90 come il Rap proposto da Joe Cassano, Uomini di Mare, Neffa e I Messaggeri della Dopa, etc…, oltre ad altre tante rubriche come quella dei videoclip in rotazione, dove, telefonando da casa, era possibile far mettere in coda il video che si voleva vedere, tutto in tempo reale seguendo le scritte in sovrimpressione, e questo ha anticipato di gran lunga quello che fece MTV anni dopo!

  10. Vorrei ricordare il grande merito di MTV di avere trasmesso Daria, uno dei cartoni animati più belli di sempre (a mio insindacabile giudizio!)

  11. boh.. io ricordo solo VIVA.
    per il resto, penso che siamo nell’era di i-tunes, mp3 e compagnia cantante.. era fisiologica una fine del genere, per una emittente che non aveva neanche tutto sto passato glorioso (fascisti, omofobi e razzisti, censuravano e cancellavano videoclip a loro piacimento..)
    ciao ciao MTV, ce ne faremo una ragione…

    1. fascisti, omofobi e razzisti

      rotfl, un altro che vede fasssisti dappertutto.
      torna a cantare bella ciao

  12. In un mondo di squali possono pare nuotare un pesce musicale al tasto 8 del telecomando ? Siamo seri…..e comunque concordo con i ragazzi, Videomusic e’ stata la svolta…..la domanda vera è : è Mtv che è finita oppure è la musica in generale ?

  13. Ragazzi, abbiamo scordato il canale “The Box”?? Facevo le elementari e passavo i pomeriggi col videoregistratore acceso, per non parlare dello scatto felino per cliccare su “rec” ogni volta che partiva un video che mi piaceva (si parla delle mitiche boyband anni ’90)… E fremevo all’idea di MTV in chiaro.. Che tempi!

  14. Ti sei dimenticato dell’esistenza di Video Music che, lei si, trasmetteva musica 24 ore su 24. Da almeno 10 anni MTV aveva cessato di essere un canale musicale. Onestamente non ne sentirò la mancanza

      1. Non solo dalla Garfagnana! dal Ciocco! Ci ho giocato a tennis un mucchio di estati nella mia giovinezza!!

  15. Non so. La “mia” rivoluzione l’ho vissuta con Rick & Clive su Videomusic che contrastavano il (cmnq ottimo) DeeJay Television di Linus su Italia 1. Per me i veri pionieri erano quei due e quel po’ di gente che avevano intorno. Quando scomparve Videomusic e arrivò MTV, anche se è vero che era molto più “giovane” della televisione che circolava già, cmnq aveva già il sapore di “big network” e mancava della freschezza a cui ero abituato….. un po’ come la differenza che c’era tra gli Hamburger di Italy&Italy e quelli di McDonald, che a me sono sempre piaciuti ma i primi erano meglio.

    Considerando poi la programmazione degli ultimi anni, non me ne dispiaccio troppo. Sarà che, appunto, la mia rivoluzione televisiva l’hanno fatta altri 🙂

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