
Andy Park incarna alla perfezione lo stereotipo dell’eccentrico britannico: apparentemente un anonimo elettricista di Melksham, piccola cittadina nel sud dell’Inghilterra, ma con una passione per le festività natalizie così smodata che ha dichiarato di aver festeggiato il Natale ogni singolo giorno dal luglio del 1993 come fosse il 25 dicembre.
La sua casa è perpetuamente addobbata per le festività e, ribattezzatosi oppurtunamente Mr. Christmas, ha affermato di consumare tutti i giorni un tacchino, sei patate al forno, venticinque cavoletti di Bruxelles, una bottiglia di Champagne, una bottiglia di Sherry, una bottiglia di vino, mezza pinta di salsa gravy, venti mince pie, oltre ad altre pietanze di contorno per un totale di centinaia di migliaia di sterline complessivo, minando ovviamente la sua salute oltre che il suo conto in banca e la sue relazioni famigliari (la moglie lo lascerà avendone abbastanza di questa sua insana fissazione). Una volta invitò persino la Regina Elisabetta II a tenere in diretta dal soggiorno di casa sua il tradizionale discorso natalizio, che ovviamente Park ha ammesso di rivedere ogni giorno alla stessa ora. La regina rispose con un secco no, e Andy continuò imperterrito e indisturbato nella sua eroica tenacia e fanciullesca esuberanza nel festeggiare ogni singolo giorno il Santo Natale in grande stile.
La giornata tipo di Mr. Chirstmas più o meno è questa (secondo quato dice lui stesso): colazione con sei mince pie e un sandwich al tacchino (fatto con gli avanzi del giorno prima), giretto in posta ad imbucare una lettera di auguri a se stesso, lavoro fino alle 11:30 quando rientra a casa per iniziare a cucinare. Pranzo alle 14:00, discorso della Regina alle 15:00 e alle 20:00 apertura degli regali (che si è fatto da solo) sotto l’albero. Non sta a noi dire se si tratti di una bufala o meno creata ad arte da un mitomane in preda a manie di protagonismo, ma facciamo fatica a credere che questa sia poco più che una storiella Natalizia.



Altro motivo per cui Andy salì alla ribalta oltre alle sue strane abitudini, fu quando nel 2005 scrissè e pubblicò il singolo intitolato “It’s Christmas Everyday!”, canzone in cui esprime all’ennesima potenza il suo amore per le festività e racconta come il suo Natale quotidiano non sia solamente un modo di dire simbolico ma una concreta e folle realtà.
Può esistere infatti un Natale senza orrende canzoni natalizie? Certo che no! E “It’s Christmas Everyday!” ne è la prova più concreta e impietosa: si ignora quanto Andy Park sia stato consapevole di racchiudere in circa quattro minuti ogni singolo stereotipo della musica natalizia più smielata, dozzinale e (auto)caricaturale. Resta il fatto che il risultato è tremendamente scontato, pomposo e irritante. Forse soltanto essendo consapevoli del pazzesco retroscena riguardante il simpatico autore si riesce a non interrompere l’ascolto in preda alla voglia di distruggere albero, addobbi e quant’altro e mettersi a celebrare il Sol Invictus con convinzione.
Un brano troppo banale e stucchevole per ascoltarlo anche solo come semplice sottofondo che fa chiedere fino a che punto si spinga la vera autoironia dell’autore.
Andy Park tuttora rilascia lo stesso identico singolo ogni anno, alternandolo talvolta a qualche altro sporadico brano originale, a qualche cover di “Last Christmas”, o qualche remix (tutto disponibile sul suo sito www.mrchristmas.co.uk), ma soprattutto continua imperterrito come ogni giorno nei suoi festeggiamenti, nonostante nel 2008 abbia sfiorato la bancarotta per i suoi acquisti (che prevedevano qualcosa come 150 sterline a settimana solo per gli alcolici) e si sia visto costretto a ridimensionare e modificare la sua lista della spesa “natalizia” e le sue abitudini alimentari a causa di svariati problemi di salute e di adipe insorti negli ultimi decenni.
Questo è uno dei lati belli dal Natale, quello più pacchiano, spudorato, ma allo stesso tempo ottimista.