Per molti di voi la domanda sorge di certo spontanea: chi diavolo è Mr Blobby?
Si tratta un fantoccione animato che ha caratterizzato per anni alcuni stacchetti del contenitore televisivo del sabato sera Noel’s House Party, trasmesso dalla rete televisiva BBC. Una sorta di Gabibbo d’oltremanica inserito in un contesto tipo “Fantastico”, per intenderci. Ciò che rende il tutto ancor più tristemente patetico è l’aspetto del personaggio, un pallocchio oblungo a forma di lampadina, di color rosa costellato di pois gialli, dal sorriso abbastanza beffardo, dal naso da maiale e dagli occhi pallati verdi. Insomma un inquietante inrocio tra Pennywise del romanzo It di Stephen King e il coniglione di Donnie Darko. A rincarare la dose, la particolarità dello stesso di proferire solo la parola “blobby”, a sua volta distorta da effetti elettronici.
Un personaggio controverso nella stessa Albione ma che, a dispetto delle critiche piuttosto pesanti e del responso negativo del pubblico, ha goduto di una presenza continuativa sugli schermi televisivi e di una relativa fama.
Il fondo del barile fu raschiato nell’anno del Signore 1995, quando il singolo natalizio di Mr Blobby, “Christmas in Blobbyland”, venne ufficialmente rilasciato per celebrare le contemporanee festività. Definirlo un flop è riduttivo. Chiamarlo gran tristezza è sicuramente troppo poco. Il testo scontato, l’odiosa musichetta da pianola dell’oratorio, le sonorità vecchie di almeno un decennio e il continuo “blobby blobby” del protagonista hanno contribuito a renderlo un simbolo della decadenza inglese di quei tempi, nonché un vero e proprio fiasco musicale. Talmente impopolare che anche un sondaggio tra i lettori di un tabloid come il The Mirror lo incoronò come il peggior singolo natalizio della storia. Giudizio cui, sinceramente, non fatichiamo a dare torto nemmeno al di qua delle Alpi. Con tanti auguri di Buon Natale blobboso o, se volete, “Blobby Christmas everyone”.