Sinceramente non conoscevo “Pensa Per Te” di Marcella Bella. Ad un mercatino scovai il 45 giri nascosto sotto la titanica (e diabetica) discografia completa di Al Bano e Romina Power. Marcella era lì, ritratta in colori fluo, più anni ’80 degli anni ’80 stessi, con t-shirt extralange giallo canarino annodata in vita e in una posa incomprensibile. Questo fu sufficiente per desiderare ardentemente di fare mia questa perla discografica.
Quella del 1981 fu un’edizione del festival di Sanremo davvero ricca. Sul palco dell’Ariston sarebbero risuonate le note di canzoni tutt’ora indimenticate: “Per Elisa” di Alice, “Maledetta Primavera” di Loretta Goggi, “Ancora” di Edoardo De Crescenzo, “Sarà Perché Ti Amo” dei Ricchi e Poveri, “Caffé Nero Bollente” di Fiorella Mannoia, solo per citarne alcuni.
Contro questi pezzi da novanta che cosa decise di portare la panterona di Catania, a parte i capelli più fonati del creato? Questa meravigliosa “Pensa Per Te”, scritta su misura per lei dal solito fratello Gianni con l’inseparabile Bigazzi, un brano impegnato ed emozionante quanto la lettura del ricettario di Suor Germana. E non a caso parlo di cucina. Il pezzo infatti comincia regalandoci una profonda perla di saggezza culinaria della quale dovremmo fare tesoro: “il limone non ci va sul pesce!” grida lei, durante i preparativi per la cena. Cena organizzata da lui per portarsela a letto dopo qualche bicchierino di troppo. Ma Marcella, che è donna di mondo, ha capito il suo piano e vuole evitare coinvolgimenti che le spezzeranno il cuore in futuro.
Il limone non ci va sul pesce
Scotta ancora la banana flambè
Dammi il vino che non ti riesce
Ad aprirlo mangia e pensa per te
Pensa per te
Che a me ci penso da me
Anche perché stasera
Con il sesso voglio andarci piano
E il tuo piano non funziona con me
Stiamo in folle è meglio se evitiamo
Materassi a molle whisky e moquette
Pensa per te
Che a me ci penso da me
Anche perché ognuno pensa per se
Pensa per te
Che a me ci penso da me
Anche perché stasera
Stiamo in folle e un bacio ci scatena
Non ci addormentiamo fino alle tre
E poi ci vuole la dolcezza
Sarò fatta male sarò pazza
Ti voglio bene con un cuore di ragazza
Che ogni volta mi si spezza in tre
Stasera pensa per te pensa per te
Che a me ci penso da me
Anche perché ognuno pensa per sé
Pensa per te che a me ci penso da me
Anche perché stasera
Stiamo in folle meglio se evitiamo
Materassi a molle whisky e moquette
E poi ci vuole la dolcezza
Sarò fatta male sarò pazza
Pensa per te che a me ci penso da me.
La canzone si piazzò solo diciottesima, vedendosi sorpassare pure da quel supplizio sonoro che era “Blue” di Sterling Saint-Jacques.
È la stessa Marcella ad indicare ancora oggi “Pensa Per Te” come il peggior pezzo da lei mai interpretato. Viva la sincerità.
Barbara Ghiotti