“Tunak Tunak Tun” è ormai una canzone entrata a forza nell’immaginario collettivo grazie o a causa del videoclip divenuto un vero proprio video virale di internet.
Daler Mehndi (classe 1967) non è semplicemente uno dei tanti cantanti pop provenienti dal subcontinete indiano, ma è considerato tra gli apripista del genere bhangra-pop, versione moderna di un genere di musica popolare che trova la sua origine nella tradizione culturale del Punjab (india settentrionale).
Ha esordito ufficialmente nel 1995 ottenendo un enorme successo in tutta l’India ed entrando subito nella lista degli artisti più venduti della storia del paese anche grazie ai suoi video pieni zeppi di belle ragazze travestite da ballerine (anche in India evidentemente vale il vechio detto “tira più un pelo di…”) e da quel momento Daler Mehndi ha cominciato a sfornare successi senza freni. Attualmente conta più di venti album escludendo le numerosissime colonne sonore da lui composte ed è molto attivo in numerosi progetti filantropici a suo nome rivolti all’aiuto dei senzatetto, dei malati e degli orfani del paese.
Mentre nel corso degli anni è riuscito a guadagnarsi in India la nomea di King of Pop (come afferma fieramente il suo sito web ufficiale) rimane totalmente ignoto al di fuori del sub-continente di origine per ovvi motivi culturali e linguistici (in quanto il suo repertorio è quasi interamente in lingua punjab, parlata nell’omonima regione), fino a quando a partire dal 2005 la sua canzone “Tunak Tunak Tun” e relativo videoclip diventano un vero e proprio fenomeno mondiale del web nonostante il brano fosse stato pubblicato originariamente nel 1998.
La canzone in questione non è altro che la massima espressione del genere bhangra-pop, apparendo come una versione più ridicola e quasi più accattivante persino dei successi di Punjabi MC che raggiunsero il mondo occidentale una decina d’anni fa.
https://youtu.be/vTIIMJ9tUc8
Basta poco per comprendere il successo virale di questo video: al ritmo della musica bhangra indiscutiblmente già trascinante di per sè, vanno aggiunte la memorabile cadenza ripetitiva del brano e sopratutto il famigerato videoclip che rende l’esperienza sonoro-visiva assolutamente indimenticabile. In un greenscreen che fa molto Windows 95 Dalher Mehdi con magici effetti visivi si destreggia in balletti goffissimi in compagnia di alcuni suoi cloni vestiti con abiti sgargianti. L’unico paragone possibile non può essere che il video di “Hooked on a Feeling” di David Hasselhoff uscito giusto l’anno prima.
In un’intervista dell’epoca Dalher Mehdi raccontò come il video fosse la risposta divertita verso chi lo criticava affermando che l’unico motivo del suo successo fosse la presenza di ragazze avvenenti che abitualmente apparivano nei suoi video, e così ironicamente fece apparire nel video solamente se stesso.
Molti di voi forse si saranno chiesti di cosa parlasse la canzone (o anche se semplicemente avesse un senso), siamo riusciti a trovare una traduzione forse fatta un po’ alla buona ma essenziale alla comprensione del testo. Da ciò deduciamo che questo assurdo brano altro non è che, ebbene sì, un canzone d’amore:
Tesoro, suonano le corde dello strumento
ascolta quello che dice il cuore
Vieni qui ed amami
Il mondo è un luogo colorato
non è buono né cattivo
Ascolta, cara, ciò che dice l’iiktaara,
l’amore di Mehndi
Tesoro, vieni e sorridi con me
e guarda cos’è custodito nel mio cuore
Questo corpo non è più sotto controllo
Tesoro, tu sei la luna e io sono Chakor
Non c’è nessuno come noi
I fili della nostra vita sono nelle mani di Dio
Se per certezza sappiamo che il chakor è un uccello del sub-continente indiano, che nella tradizione locale rappresenterebbe l’amore irrequieto cantando alla Luna, ignoriamo il significato del termine “tunak tunak tuk” ripetuto nel ritornello; un nome proprio ? Un’onomatopea? Un totale nonsense? Chi può dirlo.
Dalher Mehndi continua tutt’oggi ad incidere musica con un ritmo impressionante e ad avere un enorme successo in patria, mentre per il resto del mondo si sono perse le tracce, finché una notizia scabrosa abbastanza recentemente lo ha riportato sotto i riflettori: Mehndi è finito sotto processo per accuse di traffico di esseri umani; a quanto pare le indagini hanno scoperto diversi casi nel corso degli anni in cui il cantante di “Tunak Tunak Tuk” portava gente all’estero e viceversa per motivi ancora non del tutto chiariti con la scusa di essere membri del suo staff. Birichino.