Mi capita spesso di pensare a come sarà il dopo Berlusconi e soprattutto cosa resterà tra 20, 50, 100 anni di questo tragicomico suicidio istituzionale.
Cosa verrà ricordato? Le leggi ad personam? I legami con la mafia? La riabilitazione dell’amico Bettino Craxi? Il monopolio dell’informazone? Le barzellette? I festini con le prostitute? Le gaffe internazionali? I dischi in dialetto napoletano con il menestrello Mariano Apicella? Forse, ma una cosa è certa, del divino Silvio verrà tramandata la sua capacità di suscitare sentimenti forti e polarizzati, ma sicuramente sinceri o sinceramente interessati.
No, non sto parlando di politica, ma di musica, perchè il nostro ha ricevuto una serie di omaggi musicali per i più svariati motivi: il primo è stato Gerardo Carmine Gargiulo sul finire degli anni ’80, seguito forse dal più celebre brano del lotto, ovvero quel “Caro Berlusconi” uscito dalla penna di Cristiano Malgioglio, fino al più recente inno “A Silvio (Menomale che Silvio C’è)”.
Quest’anno, a sopresa è spuntata “La pace può” che vuole servire da colonna sonora per la candidatura del nostro al Nobel per la pace 2010.
Il solo pensiero di vedere il nome del proprieteario del gruppo Mediaset al fianco di Nelson Mandela e Martin Luther King fa venire i brividi, ma se vi fermate un attimo a riflettere non ci poteva essere canzone migliore per celebrare questo folle sogno.
Il brano al primo ascolto lascia sgomenti, non solo per la canonizzazione di Berlusconi, ma anche per la musica, che suona come un lungo e noioso jingle.
Superato l’impatto emotivo notiamo come il cantato a due voci ad opera della stessa Loriana Lana e del tenore Sergio Panajia suoni come se Cristina D’Avena cantasse un brano con Andrea Bocelli con un testo che vorrebbe essere epico, ma finisce solo per delirare “l’Abruzzo si risveglia incredulo / la neve e il sole / che s’incontrano / e la tua mano è qua” oppure “la guerra è stata solo un incubo / voglio un abbraccio che sia unico / e dove sei sarò” facendo naufragare anche gli ultimi scampoli di serietà facendoci pensare che la candidatura di David Gnomo sia più credibile di quanto propostoci.
Se paragoniamo questa roba agli illustri predecessori già menzionati ne esce con le ossa rotte, ma forse è solo decadenza dei costumi e delle arti.
La Pace Può
(Loriana Lana/ Pino Di Pietro)
La pace può
ripeterò
queste parole senza smettere
E il vento penserà a diffonderle
e il mondo ascolterà.
La pace può
guarda anche tu
l’Abruzzo si risveglia incredulo
la neve e il sole
che s’incontrano
e la tua mano è qua.
C’è un Presidente
sempre presente
che ci accompagnerà
Siamo qui per te
cuore e anima
un Nobel di pace
Silvio grande è.
Siamo qui per te
coro unanime
un’unica voce
Silvio Silvio grande è.
La pace può
miracolo
la guerra è stata solo un incubo
voglio un abbraccio che sia unico
e dove sei sarò.
C’è un Presidente
sempre presente
che ci accompagnerà.
Siamo qui per te
cuore e anima
un Nobel di pace
Silvio grande è.
Siamo qui per te
coro unanime
un’unica voce
Silvio Silvio grande è.