A febbraio del’anno erotico 1969, viene stampata Je t’aime… moi non plus o almeno in quella data ne viene impressa la matrice del 45 giri francese: il disco inonda con il suo orgasmo gli italiani durante l’estate successiva e lo “scandalo”, con conseguente scomunica vaticana e sequestro del disco da parte della magistratura, avviene nell’agosto.
Disco scabroso per la sua messinscena di un rapporto sessuale in “presa diretta”, orchestrato dall’abile musicista iconoclasta d’Oltralpe Serge Gainsbourg, che amava le sigarette, le provocazioni e le donne. Ma, nonostante il clamore suscitato alla sua uscita e l’aver favorito la spontanea fioritura di una intera generazione di emuli e cloni, Je t’aime… moi non plus, per quanto sia stata indubbiamente la “prima” vera orgasmo song di ambito mainstream, non è stata l’unica.
La nascita di Erotica
Sempre a febbraio del 1969 (qualcuno osa retrodatarlo addirittura al dicembre 1968) viene stampato anche un altro 45 giri preponderantemente erotico, anzi, quasi pornografico: Erotica.
Il disco viene pubblicato da un gruppo britannico di origine gallese: i Man, reincarnazione psichedelica de The Bystanders, uno dei tanti gruppetti beat, spuntati come funghi nella stilosa Albione degli anni Sessanta, sull’onda del planetario successo dei Beatles. Ai Man aspetta un futuro decennio di blues rock e AOR (il terrificante Adult Oriented Rock), ma per ora sono un gruppetto di esordienti saliti all’ultimo sul carrozzone colorato e allucinato della moda psichedelica.
Al genere contribuiscono con il loro, a mio parere, non bellissimo album d’esordio, Revelation, registrato live in studio al Langland Hotel di Swansee nell’autunno dell’anno precedente. Meglio faranno con il successivo LP dal divertente titolo di 2 Ozs. Of Plastic With A Hole In The Middle (letteralmente “2 once di plastica con un buco nel mezzo”). Il primo singolo estratto dall’album, Sudden Life, stenta a entrare in classifica, ma il botto arriva invece con il singolo successivo, Erotica, che non manca di suscitare a sua volta scandalo e venire bandito dalla morigerata emittente britannica BBC.
È proprio Schroeder ad avere la brillante idea di prendere il nastro di una melodia un po’ fiacca, probabilmente improvvisata dal gruppo durante la registrazione dell’album, prelevare una giovane pubblicista (o segretaria, o dattilografa, le fonti sono contraddittorie in tal proposito), metterla davanti al microfono in sala di registrazione (ma lei, pare, si sia nascosta per la vergogna dietro a una tenda) e farle sovraincidere un orgasmo di ben quattro minuti. L’identità della giovine è tuttora uno dei grandi misteri insoluti del Novecento e mentre vengono desecretati importanti documenti sui retroscena della Guerra Fredda, ancora non è stato rivelato al mondo il nome dell’instancabile goditrice di Erotica. Accidenti.
La canzone è una composizione psichedelica un po’ banalotta, un esercizio strumentale ruvido e insensibile, su cui viene cucito a martellate l’orgasmo di una ragazzotta che dà l’impressione di farlo controvoglia. La sua è una forma di sesso puro che, lungi dal far pensare a un amplesso passionale, porta invece la mente a disegnare una sveltina consumata in fretta nel camerino di una rockstar. Una orgasmo song grossolana e praticamente priva di testo, dove la pubblicista/segretaria/dattilografa coinvolta nell’operazione pronuncia solamente poche scarne battute all’inizio della canzone: «Please love me / love me / please love me», lasciandosi poi andare a un’interminabile sequela di mugolii orgasmici che potrebbero sembrare la colonna sonora di un film hard core.
Ansimando alla conquista dell’Europa
In quello stesso 1969 è la prestigiosa Barclay ad affidare il compito di ansimare sensualmente a Nicole Yasterbelsky, in arte Rita Cadillac, celebre spogliarellista del Crazy Horse con una parallela carriera di cantante.
Erotica di Rita non è però una cover, ma un clone pericolosamente vicino al plagio, che risulta ben più intrigante dell’originale in quanto a spontaneità interpretativa, data la vellutata esibizione della soubrette sdraiata su un morbido tappeto lounge intessuto dai compositori François Porterie e Pierre Groscolas.
E l’Italia cosa fa? Sta a guardare? Certo che no. Ma questa volta, a differenza delle rivali, non sfodera quell’inventiva che le aveva già permesso di dare vita a un mini filone in cui esplorava le perversioni della famiglia di Christine Keeler, a seguito del successo di Christine di Miss X, o come avverrà in seguito con il fiorente filone dell’orgasmo song.
L’arrivo in Italia
Il Belpaese, in questo caso, si limita a copiare i compiti del compagno di banco d’Oltremanica. Certo, lo fa con la classe e lo stile propri di un personaggio come Riz Samaritano, che, celando convenientemente il proprio nome (ma ciò non gli impedirà di avere ugualmente grane con la severa censura vigente all’epoca), si esibirà in una delle primissime porno parodie italiane con il disco Favola per adulti, pubblicato dalla casa discografica semiclandestina N.D.N. Record. Il disco presenta un testo audace, di cui Riz Samaritano è autore e interprete, che utilizza come base proprio Erotica dei Man (e sospettiamo persino nella sua versione originale).



Sulla musichetta psichedelica e sull’orgasmo solitario della pubblicista/segretaria/dattilografa della Pye Records, si innesta il duetto tra Riz e la bella moretta di nome Carmela (una non meglio identificata Anna Maria) che viene abilmente sedotta grazie al savoir faire da consumato latin lover del Nostro.
Il disco Favola per adulti ha una circolazione al limite della clandestinità: dischi come questo in quegli anni venivano venduti sottobanco da negozianti compiacenti a clienti fidati, non si rischiava certo di esporsi alle ire censorie che potevano portare addirittura al sequestro dei locali di vendita e dei dischi e a seri guai penali tanto per il licenzioso venditore, quanto per il morboso acquirente.
Erotica dei Man fa una gran fatica a valicare le frontiere italiane: pare che i doganieri fossero ben più scrupolosi nel perquisire i bagagli alla ricerca di materiale osceno che non di altre sostanze illegali. Non sembra infatti esistere un’edizione italiana del 45 giri originale e per ascoltare Erotica nella sua versione originale bisognerà attendere il 1970 e la stampa italiana dell’LP Revelation.
Ecco allora che a diffondere la buona novella dell’orgasmo song psichedelica viene in nostro soccorso la casa discografica italiana allora più attenta alle innovazioni fonografiche: la SAAR Records di Walter Guertler. L’operazione è affidata all’anonima turnista Brigitte, la cui vera identità rimane a tutt’oggi un mistero, ma che avrà innanzi a sé una fulgida carriera nel genere.
È questo anche il primo disco in assoluto della Nostra, distribuito nel 1969 con numero di catalogo S 5348 e con una copertina dominata dal colore rosso assai audace, raffigurante una bella moretta a seno nudo. Non è un dettaglio da poco: copertine simili venivano considerate all’epoca alla stregua di pornografia. Il disco, inoltre, è di una rarità estrema e per questo motivo se ne può dedurre una circolazione assai limitata, vuoi per la volontà di non tenerlo in negozio da parte dei rivenditori più intransigenti e obiettori di coscienza nei confronti della decadenza morale imperversante, vuoi per la volontà stessa del distributore di non finire nei guai e quindi deciso a fare circolare il disco in poche copie sottobanco.
Erotica in seguito scompare dall’interesse di copiatori, clonatori e taroccatori: Je t’aime… moi non plus diverrà la sola fonte di ispirazione del decennio successivo, mentre una serie di epigoni ne emuleranno le gesta in ogni variante possibile. Seppur non la prima in assoluto, comunque a Erotica va il merito di essere stata la prima a mettere in scena un puro, carnale e gocciolante orgasmo femminile in tutta la sua esplicita voglia di godere.
Discografia erotica
- Man – Erotica / Don’t Just Stand There (1969, Pye Records – 45 PV 15315, 7”)
- Rita – Erotica / Sexologie (1969, Barclay – MB 28.003, 7”)
- Christine Lamoure – Esktase / Fanny (1970, Intim – in 5001, 7”)
- Riz Samaritano (non accreditato) – Favola per adulti (1a Parte) / Favola per adulti (2a Parte) (1969, N.D.N. Record – NDN 02 , 7”)
- Brigitte – Erotica / Incontro (1969, Signal – S 5348, 7”)