Loredana Bertè Re Sanremo 1986
Loredana Bertè durante la prima esibizione al Festival di Sanremo del 1986

Re, mamme e donne incinte: quando Loredana Bertè scandalizzò Sanremo 1986

Ultimo aggiornamento:

Loredana Bertè Re Sanremo 1986La sera del 13 febbraio 1986 l’Italia era incollata alla TV guardando la prima serata del Festival di Sanremo, con la solita alternanza tra canzoni carine e abominevoli, quella volta impeccabilmente presentate da Loretta Goggi.

La noia aleggiava in sala stampa e chi più chi meno tra i giornalisti accreditati si faceva gli affari propri, con uno sguardo al maxischermo che trasmetteva la diretta e un altro al mazzo di carte, quando improvvisamente successe il finimondo, scatenando il panico tra i presenti e il galoppo verso i telefoni per chiamare le redazioni e dettare le modifiche agli articoli già spediti nel pomeriggio. Ma che cos’era successo?

Semplicemente, si fa per dire, nessuno aveva fatto caso che in quel Sanremo furibondo di liti e risse dietro le quinte, fin dal pomeriggio Loredana Bertè era sparita: nessuno l’aveva più vista. Pare che l’indomabile Loredana avesse deciso di entrare nella storia del Festival se non dalla porta principale, cioé con la canzone più bella, almeno da quella secondaria: con lo scandalo.

Loredana Bertè Re Sanremo 1986
Loredana Bertè durante la prima esibizione al Festival di Sanremo del 1986

L’idea dell’artista era di portare in scena la donna nei due momenti clou della sua vita, nella gravidanza e nel matrimonio e farlo sul palco del Festival, con tanto di balletto annesso (per l’occasione disegnato da Franco Miseria) perché sono due momenti vivi e vitali che come tali devono essere vissuti e celebrati: «Era un’ammissione di verità e personalità della donna nella sua dimensione più vera. Forse la gente crede che la donna incinta debba per forza soffrire in un letto e aspettare il lieto evento con un medico e una levatrice a fianco, invece che ballare, cantare, ed essere se stessa soprattutto in quei momenti così importanti per lei».

Il tutto era però leggermente avanti coi tempi per il 1986 e soprattutto totalmente inadatto al contesto dell’Ariston che da sempre celebrava quanto di più tradizionale e ingessato potesse esserci. Inevitabilmente la performance suscitò enorme scandalo azzerando qualunque discorso sugli altri cantanti e, purtroppo, anche la stessa canzone che passerà inosservata a fronte della mise in questione.

Anche la canzone Re era poco consona alla più tradizionale platea festivaliera, un brano pop rockeggiante scritto con discreta ispirazione da Mango, arrangiato con sonorità moderne per l’epoca per quanto non propriamente orecchiabile (di certo non rimane impressa al primo ascolto e difatti sarà il lato B del 45 giri, Fotografando il vero successo, diventando una delle hit dell’estate).

Come accennato, la seconda apparizione è sempre all’insegna della dissacrazione e dopo le gestanti nel mirino finiscono le spose, rappresentate in pizzi e merletti neri con una Loredana travolta dalle polemiche e già in odore di fiasco che sale sul palco visibilmente incazzata.

In fondo c’e da capirla essendo passata nel giro di qualche giorno da (auto)annunciata vincitrice del festival a guadagnare solo un misero 9º posto. Risultato: la casa discografica la manda al diavolo e per lei inizia quel periodo strano che l’accompagnerà fino ai giorni nostri, dato che solo da pochi anni le viene finalmente riconosciuto il posto che le spetta tra le grandi della canzone italiana e rivedere oggi questi filmati ci consegna soltanto l’immagine di una vera star che fu.

Se vuoi saperne di più su questo incredibile momento della carriera di Loredana Bertè, ti consigliamo l’episodio di SBAM, il podcast di Ariele Frizzante, dedicato proprio a questa vicenda. Puoi ascoltarlo qui.

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  1. Per quanto ricordo lo ‘scandalo’ fu ad uso e consumo degli addetti ai lavori. Alla gente comune non poteva fregargliene di meno. Non la aiutò una canzone che sostanzialmente era anonima e che tutt’oggi non viene ricordata probabilmente neanche dalla Berté stessa.

  2. Nessuno sapeva cosa passava in testa alla Bertè durante la prima esibione. Scomparve per alcune ore e ricomparve dietro le quinte poco prima dell’ esibizione avvolta in uno scialle ( sia lei che le ballerine,), entrò in scena non appena buttò a terra lo scialle. Solo Marcella Bella era a conoscenza della sua provocazione. Infatti le disse :
    Stai attenta, ti stai giocando la carriera. E così è stato. La Cbs la cacciò, Mango ( autore del pezzo ) si incassò fino al punto di negarle l’ album di inediti previsto dopo il festival. L’ anno successivo era discograficamente inattiva. Passò nel 1988 alla Bmg e diede alla luce il suo album più orrendo. IO

  3. Bel pezzo con un ottimo arrangiamento, anche se non proprio immediato. La seconda esibizione, quella con la Bertè vestita da sposa (o da vedova? boh…), cazzutissima. Nella prima si dimenava troppo nella coreografia per concentrarsi a dovere sul pezzo. Comunque, a prescindere dallo scandalo, una Bertè bravissima e in gran forma.

  4. Sarà la vecchiaia che avanza ma non ho mica capito bene l’articolo.
    Nell’introduzione si narra del parapiglia tra i giornalisti perchè Loredana sarebbe scomparsa, che sembrerebbe il tema dello scandalo (ovvero Loredana non si presenta sul palco).
    Poi dopo non se ne fa più menzione e si fa riferimento solo alle provocanti esibizioni (incinta/sposa in nero).

    1. Il parapiglia si scatenò perché Loredana ricomparve incinta (e nessuno se n’era accorto prima!!!). 😉

    1. Quella vera era di Romina Power l’anno successivo! Altra mega polemica gratuita all’italiana!!!

      1. Capitò lo stesso 11 anni prima ad Angela Brambati quando con i Ricchi e Poveri (all’ultimo Sanremo in quattro) cantò in premaman.

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