È il 2008 quando i Linea 77, storica band alternative/nu metal torinese, pubblicano il quinto album studio Horror vacui, il primo sotto la major Universal. Molti attribuiscono proprio a questo passaggio l’inizio del declino del gruppo, la classica commercializzazione, o come direbbe qualsiasi purista «erano meglio i primi album».
In effetti con questo disco prodotto dal mitico Toby Wright (già al lavoro con con Alice in Chains, Korn, Slayer, Soulfly e Primus, giusto per citarne alcuni) i Lenea 77 cambiano leggermente il tiro, puntando verso sonorità più cupe e dirette, ma allo stesso tempo più orecchiabili e chiaramente rivolte a raccogliere un pubblico più ampio.
Tra le varie tracce una in particolare però provocò scalpore nei già sopracitati fans duri e puri. Il motivo della discordia era “Sogni risplendono” a causa di un improbabile featuring con Tiziano Ferro.
In effetti la domanda del rockettaro medio «che ci fanno i Linea 77 con coso lì, Tiziano Ferro?» non è malposta. Mettete in conto che giusto l’anno prima il Tizianone se ne usciva con E Raffaella è mia, non esattamente l’ascolto tipico per i fans della band che fino a qualche anno prima pubblicava dischi con la gloriosa etichetta heavy metal britannica Earache.
La vera sorpresa in Sogni risplendono è proprio Tiziano Ferro che sembra incredibilmente a proprio agio sulle note distorte del gruppo, d’altronde sembra che proprio lui fosse già fan del gruppo (!) e che indirettamente fosse una sua idea: «È tutto nato per un’intervista di Tiziano, in cui diceva che gli sarebbe piaciuto collaborare con noi, che era un nostro fan. Poi ci siamo conosciuti di persona dopo un suo show a Torino, noi stavamo scrivendo ‘Horror Vacui’. Quella sera abbiamo deciso di fare una canzone insieme. C’è stato un rapido scambio di file e in pochi giorni lui aveva scritto la sua parte… killer! Non ci sono complotti oppure operazioni di marketing… ci andava di farlo e basta.» (da un’intervista a Tozzo, batterista dei Linea 77, per groovebox.it).
Nessuna operazione di marketing (ovviamente), ma sicuramente la pubblicità arrivò lo stesso, sia per l’aspettativa causata dalla collaborazione che magicamente catapultò la band nel circolo dorato della musica mainstream con tanto di videoclip fisso su MTV, sia per il malcontento dei “fans delle origini” utilizzando l’antico motto «parlatene bene o male, purché ne parliate».
Sogni risplendono alla fine non è un abominio, ma neppure un capolavoro, il classico pezzo che sta nel mezzo. Un ripetersi di classici riff nervosi tipici di un genere musicale che ha saputo solo autoriciclarsi, ammorbidito da una parte melodica cantata da un Tiziano Ferro assolutamente in forma e molto più convincente del resto del gruppo.
Insomma il più classico degli esempi di molto rumore per nulla anche perché terminata la spinta promozionale Sogni risplendono finì dimenticato dai più (per la gioia del fans dei Linea 77) e nessuno ne sente la mancanza. Resta comunque una buona prova per Tiziano Ferro anche se è meglio che continui a fare quello che gli riesce meglio, lasciandoci il ricordo di questo sfizio artistico dei Linea 77 al grido di «erano meglio i primi album!».
Sogni Risplendono
Senza aspettare più di subire il tempo tra le mani
Sogni risplendono
E non importa se tutto quanto è fermo intorno a te
Sogni risplendono
Io sono il tempo, sono la spazio e i desideri sono
i miei tentacoli
E non aspetto più di bruciare il tempo tra le mani
Sogni risplendono
Hai sensi che confondono
Solo rabbia da estinguere
Senti che rompi tutto ciò che hai intorno ma senza urto
E’ il desiderio che non ha più via di fuga
E all’improvviso poi mi accorgo che non ha più senso
rifugiarsi dentro un’ombra che da noia
E non ci provi più, tu non esisti più
E’ il desiderio che non ha più via di fuga
E all’improvviso poi mi accorgo che non ha più senso
rifugiarsi dentro un’ombra che da noia
E non ci provi più, tu non esisti più
Hai sensi che confondono
Solo rabbia da estinguere
Senza aspettare più di subire il tempo tra le mani
Sogni risplendono
E non importa se tutto quanto è fermo intorno a te
Sogni risplendono
Io sono il tempo, sono la spazio e i desideri sono
i miei tentacoli
E non aspetto più di bruciare il tempo tra le mani
Sogni risplendono
E non ho più ombre da uccidere
E non ho più forza per restare qui
Sa di lucidità e di insana fobia,
come aria invisibile
confondo tutto
E’ solo rabbia che non ha più via di fuga
E all’improvviso poi mi accorgo che non ha più senso
rifugiarsi dentro un’ombra che da noia
E non ci provi più, tu non esisti più
E’ solo rabbia che non ha più via di fuga
E all’improvviso poi mi accorgo che non ha più senso
rifugiarsi dentro un’ombra che da noia
E non ci provi più, tu non esisti più
Hai sensi che confondono
Solo rabbia da estinguere
Senti che rompi tutto ciò che hai intorno ma senza urto
Vorrei sentire la tua voce gridare, tentare, sbagliare
Non sopporto più di vederti morire ogni giorno, innocuo e banale
Vorrei sentire la tua voce gridare, tentare, sbagliare
Non sopporto più di vederti morire ogni giorno, innocuo e banale
Vorrei sentire la tua voce gridare, tentare, sbagliare
Non sopporto più di vederti morire ogni giorno, innocuo e banale
Sa di lucidità e di insana fobia,
come aria invisibile
confondo tutto
Senza aspettare più di subire il tempo tra le mani
Sogni risplendono
E non importa se tutto quanto è fermo intorno a te
Sogni risplendono
Io sono il tempo, sono la spazio e i desideri sono
i miei tentacoli
E non aspetto più di bruciare il tempo tra le mani
Sogni risplendono