Leandro Barsotti Fragolina

“Non andar mai via Fragolina mia”: Leandro Barsotti a Sanremo ’97

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Leandro Barsotti FragolinaSignore e signori, a grande richiesta ecco a voi mister Leandro Barsotti!

Barsotti è un genio, uno di quei geni che capiremo tra 30 anni. In ogni caso adesso, a oltre 25 anni dalla sua partecipazione al Festival con questo brano nella categoria Nuove Proposte (per la verità partecipò, molto in sordina, anche l’anno prima), il mondo non è ancora pronto a capire il suo linguaggio metafisico.

Già leggendo la sua biografia si capisce che non siamo davanti a un uomo comune. Si laurea in criminologia e contemporaneamente si dedica alla sua grande passione per la musica fondando un gruppo a metà tra il jazz e il rock. Quando la band fu vittima del furto di tutti gli strumenti, Leandro capì che qualcuno gli stava inviando un chiaro segnale: doveva abbandonare il gruppo e intraprendere la carriera solista.

Qualunque sia la divinità che gli inviò quel segnale, io mi chiedo: ma si poteva fare una padellata di cavoli suoi? Il punto di forza di Barsotti sono sicuramente testi e titoli dei suoi brani (anche perché le potenzialità vocali sono pari a zero): “Ho La Vita Che Mi Brucia Gli Occhi”, “Dio Beve Champagne”, “Pellerossa Love”, “Mick Digei” sono solo alcuni dei titoli della sua sconfinata discografia. Ma perlomeno (masochisti e parenti del cantante a parte che comprarono gli album) nessuno ebbe la sfortuna di ascoltarli.

Purtroppo “Fragolina”, in virtù della partecipazione a Sanremo 1997, venne ascoltata da una media di 13 milioni di spettatori, che comunque presumiamo abbiano cambiato canale dopo la prima strofa.

Come detto in precedenza, Barsotti opta per un linguaggio metafisico: insomma, il testo è un’accozzaglia di parole messe insieme a casaccio in cui l’unica cosa comprensibile è la passione dello stesso per il culo di Fragolina… Tutto sommato avrei preferito non capire nemmeno questo.

Ma gustatevela:

Sono affacciato sul balcone del cosmo
Guardo la gente che cammina giù nel cielo
Passa un’astronave bionda
I miei amici mi salutano dagli oblò
Un pezzo a me un pezzo a te
Mi vedo vagabondo a mezzanotte
Che cerco prede per il libero amore
Divento un calabrone intorno al tuo alveare
Aspetto che mi lasci entrare
Un pezzo a te un pezzo a me
Non andar mai via fragolina mia
Non lo vedi che lo adoro il tuo culetto d’oro
Non lo vedi che ti adoro
Oh no fragolina mia
Un pezzo a me un pezzo a te

Sono affacciato sul balcone del cosmo
Faccio esperienza uscendo dalla mia pelle
Una nuova regola per questo universo
Non esiste più la forza di gravità
Un pezzo a me un pezzo a te
Seduti in macchina fuori da casa tua
Le mani stanno sotto la camicia
In tasca ho qualche cosa che fa bene all’amore
L’estate la passiamo via così
Un pezzo a me un pezzo a te
Non andar mai via fragolina mia
Non lo vedi che lo adoro il tuo culetto d’oro
Non lo vedi che ti adoro
Oh no fragolina mia
Un pezzo a me un pezzo a te

Dopo averlo letto una domanda sorge spontanea: cosa avrà voluto dire Barsotti con l’espressione “In tasca ho qualche cosa che fa bene all’amore”? La giuria decise che avrebbe vissuto perfettamente anche senza la risposta e Barsotti venne subito eliminato. Fragolina venne inserita nell’album “Fragolina Collection”, un best of dei suoi “più grandi successi”.

Seguì il silenzio per alcuni anni. Oggi Barsotti continua a lavorare nella musica soprattutto come autore di qualche fortunato cantante.

Barbara Ghiotti

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