ilona staller album 1979

Il debutto di Ilona Staller come cantante disco e con lo zampino di Ennio Morricone

Ultimo aggiornamento:

Di origini ungheresi, la bella e brava Ilona Staller è diventata un fenomeno mediatico negli anni ’70 grazie al re mida di un certo tipo di  televisione che è Maurizio Costanzo, che nella trasmissione Acquario la mette faccia a faccia con il giudice Salmieri, incorruttibile castigatore di costumi. Il “cicciolino Salmieri” ne esce inevitabilmente sconfitto…

ilona staller album 1979

Tra le altre cose la Staller avrà anche l’onore di tenere a battesimo la prima versione del Fuori Orario di Enrico Ghezzi, presto naufragato perché ritenuto troppo audace, ma un ulteriore esempio di come la ragazza ungherese trapiantata in Italia sia stata un vero fenomeno pop.

Lanciata nel mondo dello spettacolo dal fotografo Riccardo Schicchi attraverso le frequenze di Radio Luna, una delle prime radio libere della penisola, nella trasmissione notturna Voulez-Vous Coucher Avec Moi? risponde alle telefonate degli ascoltatori con fare da bambinetta svampita, dando consigli sessuali (da cui poi verrà tratto un discutibile singoletto).

Non vi basta? Beh, Ilona Staller può vantare di essere stata la prima a portare il nudo integrale in discoteca sollevando scandali e diventando un vero e proprio fenomeno di costume che trascendeva generi e classi sociali; ormai da tutti ribattezzata Cicciolina conquista le copertine di tutti i giornali: La Repubblica, Oggi, nonché il primo servizio di nudo sul settimanale L’Europeo.

È in questo fervore mediatico che esce il suo primo omonimo album per la RCA, disco molto modaiolo che gioca sui soliti stereotipi disco-funk che andavano per la maggiore all’epoca. Ciò non è affatto un male però, perché l’album scorre via piacevolmente, grazie a ben quattro cover su nove brani in scaletta.

Tra i vari brani spiccano I Was Made For Dancing (cover del brano di Leif Garrett qui arrangiato da Gianni Mazza all’epoca ancora dedito alle colonne sonore e alla library music), un paio di cover di future porno-colleghe come Benihana di Marilyn Chambers (indimenticata protagonista del classico Behind the Green Door), e It’s All Up To You della collega Andrea True, Lascia l’ultimo ballo per me (cover dei Rokes che avevano italianizzato grazie a Mogol un vecchio successo dei Drifters), Professor of Percussions e la stupenda Pane, marmellata e me altra cover italianizzata di Up Town Top Ranking di Althea and Donna.

https://youtube.com/playlist?list=PLYVZwXG7nis13iV-t4m9YEbPUQa0rGGok

Il meglio però è nascosto nelle due ballate Labbra e Più su sempre più su dove, spogliati i brani del pesante impianto ritmico, emergono tutti i limiti vocali della nostra amata Ilona, ma che forse proprio per questo diventano appiccicosi tormentoni.

Il disco contiene anche un vero gioiellino per musicofili: Cavallina cavallo è la cover della quasi omonima Cavallina a cavallo tratta dalla colonna sonora di Dedicato al Mare Egeo scritta dal maestro Ennio Morricone che si prende la briga di riarrangiare questa versione dandole un tocco più funky (nonostante quello che si legge in giro, Ilona Staller non ha partecipato alla colonna sonora del film sebbene abbia preso parte alla pellicola; i vocalizzi nel brano originale sono di Edda Dell’Orso).

La fama dell’interprete non riuscì a trascinare il disco al successo, probabilmente per via della scarsa personalità della proposta in un periodo dove la moda della discomusic era diventata più contagiosa della peste. Sparito rapidamente dagli scaffali dei negozi di dischi, dopo i successi degli anni ’80 e ’90 della nostra nel mondo del cinema hard, il vinile è diventato merce per collezionisti, tanto che il disco è stato rimasterizzato su CD nel 2000 dalla Sequel Records/Castele Music anche se solo per il mercato inglese e in un numero assai ridotto di copie.

Ilona Staller/Cicciolina in veste di cantante raggiungerà la fama solamente con l’avvento di internet e del file sharing, quando il suo singolo più famoso (Muscolo rosso) diventerà il massimo esempio della cosiddetta “trash music”. Un vero peccato che questo debutto continui ad essere merce solo per pochissimi.

Tracce:
A1. I Was Made For Dancing (Leif Garrett cover)
A2. Pane, marmellata e me (Up Town Top Ranking – Althea and Dona cover)
A3. Labbra
A4. Benihana (Marilyn Chambers cover)
B1. Lascia l’ultimo ballo per me (The Rokes cover)
B2. Cavallina cavallo (Cavallina a cavallo – Ennio Morricone cover)
B3. It’s All Up To You (Andrea True Connection cover)
B4. Professor of Percussions
B5. Più su sempre più su

SUPPORTACI

Ti piace Orrore a 33 giri? Abbiamo voluto essere sempre indipendenti e per questo non abbiamo pubblicità sul sito. Se vorrai puoi aiutarci a sostenere le spese di hosting con una piccola donazione su Ko-Fi o PayPal. Grazie!

SEGUICI QUI

SUPPORTACI

Orrore a 33 giri è sempre stato un progetto indipendente e per non avere padroni non abbiamo pubblicità sul sito. Per questo, se ti piace quello che leggi, ti chiediamo una mano, se vorrai, con una piccola donazione per sostenere le nostre spese di hosting. Potrai farla su Ko-Fi o PayPal.

GRAZIE MILLE