Francesco e Giada cantano Turuturu, il tormentone teen a Sanremo

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Francesco e Giada TuruturuNel 2001 lo Zecchino D’oro si trasferisce sul palco del teatro Ariston e riesce a cambiare nome in Festival di Sanremo. Al confronto, il Festival dell’anno prima pareva Woodstock!

Primi classificati nella Sezione Giovani i mitici Gazosa che tutti più o meno ci ricordiamo. Terzi classificati arrivarono Francesco Boccia e Giada Caliendo, una coppia di amici anch’essi prodotti da Caterina Caselli, come i Gazosa, loro compagni d’asilo vista la giovanissima età, che per nostra fortuna nessuno ricorda più.

Strano, perché la canzone era così deliziosamente orecchiabile! Sarà merito del titolo, semplice, impattante, oserei dire quasi futurista: Turuturu. Probabilmente un omaggio dei due interpreti alla musica musica dodecafonica d’avanguardia di Arnold Schönberg.

Ma cos’e questo “turuturu”? Difficile dirlo con certezza, ma pare una parola dall’oscuro significato che comunque riempie gran parte del testo.

Oggi ho un turuturuturu per la testa
che fa turuturuturu e non mi passa.

Il brano parla di amori adolescenziali. Lei ama lui e quando lo vede sente ‘sto “turuturuturu”. Lui ama lei e sente ‘sto “turuturuturu”. Ebbasta! Confidatevi il vostro amore e facciamola finita con questo fastidiosissimo “turuturuturu”!

No, aspettate! La canzone ha un colpo di scena:

Se c’è ancora un turuturu per la testa
è perché se t’innamori quello resta.
Ogni giorno viene a farti compagnia,
neanche il vento se lo può portare via.

Ah, ma allora è proprio un problema dell’udito! Se ce lo dicevate prima un otorino lo si trovava subito!

Curiosità: la canzone, scritta dai due giovani interpreti, viene poi reincisa in portoghese (“Quando você passa (Turu turu)” da Sandy & Junior e Maria Gadu), in castigliano e catalano (“Tengo un turuturu” da Gisela e la stessa Giada Caliendo).

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