Tra gli avvenimenti più discussi nei mesi antecedenti la partenza del Festival di Sanremo 2009, indubbiamente quello che ha fatto parlare di più è stato l’annuncio che Povia avrebbe presentato una controversa canzone su un omosessuale che si ricrede, “Luca Era Gay” appunto.
Il brano, prima ancora di essere ufficialmente presentato, è stato già puntualmente parodiato da Vladimir Luxuria ma soprattutto da Elio e le Storie Tese a “Parla Con Me”.Quello che quasi nessuno sa è che la tematica non è affatto nuova per la canzone d’autore italiana. Si dà il caso che una nostra vecchia conoscenza, il cantautore e conduttore televisivo e radiofonico Gianni Greco (già noto su questi lidi come autore della splendida “L’elefante gay”), abbia già affrontato il tema del “gay pentito” in una canzone datata 1981, prodotta da Gian Piero Reverberi, dal titolo “Tommi”; giusto per aggiungere carne al fuoco la B-side del singolo, “Donna Più Donna”, tratta ninentepopodimeno che dell’omosessualità tra donne, chiudendo il cerchio (anzi, il triangolo!) in una ideale trilogia dell’omosessualità: “Tommi” per l’omosessualità maschile, “Donna più donna” per l’omosessualità femminile e “L’elefante gay” per l’omosessualità spiegata ai bambini.
Entrambi i brani del 45 giri sono ben scritti e godibili all’infinito, esattamente come “L’elefante gay”, ma i testi, le tematiche affrontate e le scelte stilistiche forniscono la definitiva marcia in più: “Tommi” è la vicenda di un ragazzo ancora evidentemente indeciso che, pronto per uscire al suo primo appuntamento omosessuale, impeccabilmente vestito da donna, si rompe un tacco scendendo le scale, e in lacrime torna in casa a chiamare la ragazza che ha conosciuto a scuola, per chiederle di uscire; memorabili i versi “Si tinge gli occhi, ritocca le ciglia / Tommi che fai, ma cosa ti piglia?”.
“Donna più donna”, altrettanto geniale, riprende il discorso affrontato da Rino Gaetano in “Resta, vile maschio, dove vai?”, nel quale il protagonista appoggia la scelta lesbica della sua ragazza, ma le chiede almeno di poter assistere!
Tu sei già matura per il contro natura
Non ti dico di no, ma almeno fammi guardare un po’
…
Essere donna non ti dà il diritto di pensare
Che un’altra donna ti può dare
quanto io ti posso dare
Ma per un capriccio o per un errore
tu non hai pensato a un trio
Sarà un pasticcio senza sapore
se non intervengo io
Tu ricominci: “Vorrei…”
Io ti interrompo: “Senza di me che donna sei?”
Indubbiamente l’argomento è stato affrontato in altre canzoni, ma ciò che rende unico il brano è il fatto che per la prima volta venga esplicitamente citato il “sessantanove” (“Donna più donna ecco fatta la somma / Provi estasi nuove fino a sessantanove”). Ancora una volta la genialità e le idee all’avanguardia di Gianni Greco ci sorprendono e ci fanno riflettere non solo sul periodo storico in cui le sue canzoni furono scritte (periodo per assurdo forse più predisposto a tematiche pruriginose come queste), ma anche sulla condizione attuale della società in cui viviamo, in cui un cantautore che ha raggiunto la fama interpretando una canzone sui piccioni scrive una canzone senza alcuna ironia e ricca di insulti agli omosessuali, e tutti si stupiscono della canzone più che dello stolto interprete.
Tommi
Tommi Tommi Tommi Tommi Tommi
Tommi si guarda allo specchio
Vede se’ stesso diverso
I pantaloni che ha
Li veste solo a metà
Guarda il suo viso perfetto
E poi si mette il rossetto
Si tinge gli occhi, ritocca le ciglia,
Tommi che fai, ma cosa ti piglia?
Tommi, quella ragazza a scuola
Tommi, non la lasciare sola,
Tommi, è innamorata di te
Uo, uo, uo, uo
Tommi, è il primo appuntamento
Tommi, se vuoi sei ancora in tempo
Tommi, è un uomo come te
Sì come, come, come
Tommi Tommi Tommi Tommi Tommi
Tommi s’infila la gonna
E’ già vestito da donna
Tenta un sorriso ma fa
Solo una smorfia e poi va
Scende di corsa le scale
Le scarpe fanno un po’ male…
Scivola a un tratto, gli si è rotto un tacco
Si appoggia al muro, si dà del vigliacco
Tommi, due righe nere in viso
Tommi, un desiderio ucciso
Tommi, sali e telefona a lei
Uo, uo, uo, uo
Tommi, il primo appuntamento
Tommi, sarà forse un tormento
Tommi, ma poi ringrazierai
Quel tacco rotto, Tommi
Tommi Tommi Tommi Tommi Tommi
Donna Più Donna
Essere donna, non ti dà il diritto di pensare
Che essendo donna tu puoi fare tutto quello che ti pare
Ma quella ragazza di cui mi parli ti dà soddisfazione
Dal cuore spazza tutti i tuoi tarli e sorrisi di cartone
Tu mi domandi se puoi
Io ti rispondo che non sono solo fatti tuoi
Donna più donna ecco fatta la somma
Provi estasi nuove fino a sessantanove
Tu sei già matura
Per il contro natura
Non ti dico di no
Ma almeno fammi guardare un po’
Tu sei già matura
Per il contro natura
Non ti dico di no
Ma almeno fammi toccare un po’.
Essere donna non ti dà il diritto di pensare
Che un’altra donna ti può dare quanto io ti posso dare
Ma per un capriccio o per un errore tu non hai pensato a un trio
Sarà un pasticcio senza sapore se non intervengo io
Tu ricominci: “Vorrei…”
Io ti interrompo: “senza di me che donna sei?”
Donna più donna ecco fatta la somma
Provi estasi nuove fino a sessantanove
Tu sei già matura
Per il contro natura
Non ti dico di no
Ma almeno fammi guardare un po’.
Donna più donna
Provi estasi nuove
Tu sei già matura
Per il contro natura
Non ti dico di no
Ma almeno fammi toccare un po’.
Tu sei già matura
Per il contro natura
Non ti dico di no
Ma almeno fammici entrare un po’.
Donna più donna
Ecco fatta la somma
Ma se ci aggiungi un uomo
Il prodotto è più buono
Allora donna più donna più uomo
Donna più donna più uomo
Donna più donna più uomo
Donna più donna più uomo