Dario Camiglieri La Commessa

Tormentoni mancati: La commessa di Dario Camiglieri

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Dario Camiglieri La Commessa«Pelle ambrata, sorriso allegro, sguardo blu che ti guarda e che ti “fa fondere”. Una fisicità latina e irresistibile quella di Dario Camiglieri, romano, classe 1976, diplomato in trombone al Conservatorio e una passione viscerale per musica sin dall’infanzia».

No, non siamo impazziti, queste poche righe introduttive le abbiamo prese pari pari dal sito ufficiale di Dario Camiglieri e direi che sono estremamente esplicative dello spessore artistico del personaggio in questione, quindi continuiamo pure: «Il secondo singolo “La Commessa”, nato da uno spunto di vita quotidiano, è un brano autobiografico, ironico, vivace e colorato, degno successore del singolo apripista» (per chi non lo sapesse “Supersexy”), in altre parole una puttanata enorme nello stile del peggiore Alex Britti.

Andiamo avanti: «E’ pieno di idee, romantico, testardo, contraddittorio, irritabile, ma anche allegro, generoso, fiducioso, aspira al successo senza stress» peccato che non sia ingegnere o avvocato altrimenti sarebbe l’uomo da sposare per fare contenta mammà! E’ una vera sfortuna che tutta questa sua passione per la musica, tutte queste idee e questo suo buonumore abbiano partorito questo aborto sonoro degno solo dei peggiori villaggi turistici per casalinghe in menopausa.

Ridateci Gianni Drudi!

La Commessa

Ieri ho fatto un giro, sono finito al centro commerciale
quando da dietro la vetrina di un grande negozio di vestiti
vedo qualche cosa che mi guarda maliziosa e allora piano piano mi decido
ad entrare
cerco di fare il vago e vado verso il reparto magliette
solo che non posso fare a meno di guardare anche… le sue trecce
Poi si avvicina gentilmente e mi fa “Ciao! Ti posso aiutare?”
io lì davanti non so più che dire vorrei dire vorrei fare ma comincio a sudare

La commessa la commessa
parte al volo una tresca
la commessa la commessa
tanto quando ci casca?
lei mi sfugge, non mi calcola
va sempre di fretta
con il nome bene in vista
dritto sulla targhetta
lunedì, martedì,
tanto la ritrovo qui
giovedì o venerdì,
alla fine dice sì
per un sabato a ballare
o la domenica un po’ al mare
forse no o forse sì

Le chiedo scusa, hai mica per caso un paio di boxer neri?
passando di qua mi sembra di averli visti in vetrina ieri
li cerca, li trova, mi dice “se vuoi ti accompagno così li puoi provare”
ed ecco ancora che la immagino, mi agito, mi eccita, non trovo le parole
e forse ha già capito tutto ma penso, fa finta di niente
fa un po’ la sostenuta ma per lei sono speciale, mica un normale cliente
ma quale speciale, nel camerino mi ha mandato un collega gay
io gli chiedo “Ma Vanessa?” “dice che ha finito il turno” e allora lì son stato proprio male!

La commessa la commessa
parte al volo una tresca
la commessa la commessa
tanto quando ci casca?
lei mi sfugge, non mi calcola
va sempre di fretta
con il nome bene in vista
dritto sulla targhetta
lunedì, martedì,
tanto la ritrovo qui
giovedì o venerdì,
alla fine dice sì
per un sabato a ballare
o la domenica un po’ al mare
forse no o forse sì

La commessa la commessa
parte al volo una tresca
la commessa la commessa
tanto quando ci casca?
lei mi sfugge, non mi calcola
va sempre di fretta
con il nome bene in vista
dritto sulla targhetta
lunedì, martedì,
tanto la ritrovo qui
giovedì o venerdì,
alla fine dice sì
per un sabato a ballare
o la domenica un po’ al mare
forse no o forse sì

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