Dopo ben cinque anni dall’ultimo altalenante ma fortunato “Cicciput”, una serie continua di tour e tante (troppe?) collaborazioni musicali e non, tornano finalmente gli Elio e le Storie Tese, liberi da contratti discografici e con un nuovo attesissimo album di inediti.
Il disco già a partire da titolo (ispirato a un’intervista a Cicciolina nella quale sbagliava continuamente il genere dei nomi) e dalla copertina (non proprio memorabile) si presenta come 100% Elio e le Storie Tese.
Non certo inaspettatamente non vengono toccati i picchi creativi del passato (i fans di vecchia data non si aspettino nulla di simile a “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu” o “Italyan, Rum Casusu Çikti” ) ma, pur contenendo un paio di brani brutti, rispetto all’album precedente il passo verso un ritorno al suono classico del gruppo c’è stato forse anhe grazie ad una registrazione meno prodotta e che suona molto live..
Inutile peredere tempo a discutere del lato meramente musicale/strumentale, su questo non ci sono dubbi; gli Elii di oggi continuano nel solco tracciato da “Craccracriccrecr” preferendo parodiare i diversi stili cesellando canzoni formalmente impeccabili piuttosto che tuffarsi in galoppate zappiane dalle forme strambe e imprevedibili.
“Studentessi” non sposta di un millimetro il suono del gruppo che preferisce ripiegare su un classicismo “elico” di maniera, ma la vera pecca sono i testi che sotterrano l’ascoltatore nella noia e inducono allo skip compulsivo tracce onestamente insostenibili come “Indiani (a caval donando)” e “Supermassiccio” (strumentale sarebbe stata magnifica). Peccato non affatto veniale per chi ha costruito la propria carriera sul guizzo verbale e la follia dialettica al servizio di un umorismo nient’affatto demenziale (o non solo demenziale).
I testi mediocri e poco lavorati (o così paiono) non fanno decollare le canzoni che dopo qualche minuto finiscono a fare da mero sottofondo salvo qualche rara eccezione come “Heavy Samba”, dove un’irriconoscibile Irene Grandi gioca a fare Robert Plant su una base piena di citazioni zeppeliniane, “La lega dell’amore” con la partecipazione dell’amico Claudio Bisio (già proposta in maniera più convincente nel tour Bisio e le Storie Tese), il bislacco boogie tutto in minore di “Tristezza”, la mini suite “Suicidio a sorpresa” con la brava Paola Cortellesi e “Ignudi fra i fudisti” (c’era bisogno d’invitare nuovamente Giorgia?) merito della genialata (una delle poche) di costruire la melodia su “Suspicious Minds” di Elvis Presley girata al contrario.
In generale possiamo dire che se “Cicciput” alternava ottimi momenti a troppi riempitivi, qui è la mediocrità generale che porta a casa il risultato, ma senza lasciare il segno. Cartina tornasole di questa mediocrità generale sono il debole singolo di lancio “Parco Sempione” o “Il congresso delle parti molli”, brano molto vecchio stile ma non sopravvive oltre un paio di ascolti.
L’unico brano davvero spettacolare avrebbe potuto essere il prog d’alta scuola di “Plafone” impreziosito da una Antonella Ruggiero sempre magnifica, se solo non si dilungasse a parlare di un plafone appunto.
Citazioni a parte meritano “Single”, un omaggio a Luigi Piloni ovvero Paolo Panigada ovvero il compianto Feiez; brano inciso nel 1997 come sigla per l’omonima trasmissione radiofonica condotta da Luciana Littizzetto e Bruno Gambarotta, “La risposta dell’architetto”, un rap poco divertente affidato al solo Mangoni, che avrebbe beneficiato di un’ospitata, e la malinconica “Effetto Memoria”, potenzialmente un brano interessante che recupera la melodia di Gli occhi del cuore, già sigla di Boris del 2007, qui spezzata in quattro parti sparse all’interno del disco dove i vari membri del complessino si misurano con strumenti che non sanno praticamente suonare.
Sicuramente un album non immediato e senza canzoni trasinanti come “Shpalman”, “Discomusic”, “Fossi Figo”, “Pipppero” o “Tapparella”, ma che mostra un gruppo ancora vivo… nonostante tutto.
Come al solito per conoscere nel dettaglio il disco potete visitare il sito di Marok.
Tracklist:
01. Studentessi (intro)
02. Plafone (feat. Antonella Ruggiero)
03. Ignudi fra i nudisti (feat. Giorgia)
04. Tristezza
05. Effetto memoria (Inverno)
06. Heavy Samba (feat. Irene Grandi)
07. Gargaroz
08. Suicidio a sorpresa – Allegro (feat. Paola Cortellesi)
09. Suicidio a sorpresa – Allegretto (feat. Paola Cortellesi)
10. Suicidio a sorpresa – Andante con moto
11. Suicidio a sorpresa – Allegro (feat. Paola Cortellesi)
12. Suicidio a sorpresa – Allegretto (feat. Paola Cortellesi)
13. Effetto memoria (Primavera)
14. La lega dell’amore (feat. Claudio Bisio)
15. Indiani (A caval donando)
16. Effetto memoria (Estate) (feat. Claudio Baglioni)
17. Supermassiccio
18. La risposta dell’architetto (feat. Mangoni)
19. Parco sempione
20. Il congresso delle parti molli
21. Single (feat. Luigi Piloni)
22. Effetto memoria (Autunno) (feat. Claudio Baglioni)